Live, Sgarbi non chiede scusa alla D’Urso: la sua reazione

Dopo la lite, Sgarbi non chiede scusa a Barbara D'Urso: la sua reazione

Pubblicato: 2 Marzo 2020 11:11

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Sgarbi non chiede scusa a Barbara D’Urso, ma a Live svela che sarebbe stato vittima di un equivoco. Il critico d’arte è stato ospite della trasmissione di Canale Cinque dove si è presentato con un mazzo di rose rosse per la conduttrice, parlando della violenta lite che l’ha visto protagonista qualche giorno fa. “Avevo pensato di fare con te un discorso sul senso di raccomandazione – ha detto Sgarbi -. Io portandola in tv ho raccomandato Elenoire Casalegno perché l’ho fatta vedere. C’è stato un equivoco”.

“Berlusconi mi ha raccomandato te perché mi ha detto che sei brava – ha aggiunto -. Io che cosa avrei potuto fare per te. Non c’è la materia proprio. Hanno parlato molto di noi, abbiamo reso allegra una parte di umanità mentre in giro si parla di Coronavirus. È straordinario che sia accaduto qualcosa di così violento sul niente. Mi hai detto di andare via ed ero tuo ospite, un ospite non si caccia. Forse merito anch’io delle rose. Berlusconi mi ha detto più volte che sei brava, la più brava di quelli che lavorano in Mediaset”.

La reazione della D’Urso, di fronte al discorso di Vittorio Sgarbi, è stata ferma e decisa. “Accetto le rose e comprendo la tua dissertazione sul termine ‘raccomandata’ – ha replicato la conduttrice -. Ma permettimi di dire che l’accezione popolare è diversa, ha un significato ben preciso”. Barbara ha poi rivendicato i suoi lunghi anni di carriera e il percorso intrapreso per entrare nel mondo dello spettacolo, intrapreso senza nessun aiuto

“Io sono andata via di casa da ragazzina lottando per la meritocrazia – ha detto -. L’ho insegnata ai miei figli che hanno un loro lavoro, un loro cognome e che sono cresciuti nel fermo proposito di non essere raccomandati. Il termine “raccomandazione” mi ferisce se si parla di me. Tu hai reagito in maniera violenta e questo l’ho trovato scomodo. Sei andato avanti in maniera violenta nei confronti di una donna. Un uomo colto deve essere sempre gentile. Ti invito perché amo la tua intelligenza e la tua cultura. Sono rimasta molto male. Accetto le rose, non ho ricevuto le tue scuse, ma va bene così”.

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