Paolo Bonolis, con la sua inconfondibile ironia e spontaneità, ha recentemente acceso i riflettori su di sé durante un’intervista a Un Giorno da Pecora, la trasmissione radiofonica di Radio1 condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Il celebre conduttore ha rivelato di aver ricevuto una proposta per presentare il Festival di Sanremo 2025, una notizia che ha subito fatto il giro del web, ma ha anche spiegato di aver declinato l’offerta.
Sanremo, un palco che non fa per Paolo Bonolis (stavolta)
Durante l’intervista, Bonolis ha scherzato sulle modalità della proposta ricevuta: “Me l’hanno chiesto, ma ho detto di no”, con una battuta che non ha lasciato spazio a dubbi: “Avevo gente a casa”. E ancora: “Hanno citofonato a casa ed era un Dhl con dentro un dirigente Rai, ma avevo altre cose da fare”.
Un rifiuto che, nella sua leggerezza, racconta molto del conduttore: una carriera ormai consolidata, senza bisogno di rincorrere traguardi già raggiunti. Non dimentichiamo che Bonolis ha già calcato il prestigioso palco dell’Ariston, guidando con successo il Festival di Sanremo nel 2005 e nel 2009, regalando serate memorabili e record di ascolti.
Alla domanda sul temuto confronto con Amadeus, che negli ultimi anni ha portato Sanremo a cifre da capogiro, Bonolis ha risposto con la solita nonchalance: “Non è per quello. Non è una gara”. E con una stoccata elegante, ha citato le parole di Carlo Conti sullo share stellare di Amadeus: “Io non finirò mai alle tre di notte”.
Il ritorno in Rai? “Dove mi metti sto”
Tra una risata e l’altra, Bonolis ha affrontato anche la questione del suo possibile ritorno in Rai, che in molti avevano immaginato proprio grazie a Sanremo.
“Ci sono altri modi per tornare in Rai. Infatti eccomi qua” ha detto, lasciando intendere che, pur essendo aperto a eventuali collaborazioni, si trova a suo agio nella sua attuale posizione a Mediaset. “Io sto bene dove sto. Sto bene a Mediaset, sono stato bene in Rai, sto bene a casa, sto bene qui con voi: io ho la sindrome del soprammobile. Dove mi metti sto”.
Una dichiarazione che racconta la sua natura versatile e tranquilla, in grado di adattarsi a ogni situazione senza troppe pretese. La sua capacità di intrattenere, unita a una carriera che attraversa decenni, rende Bonolis un punto di riferimento nel panorama televisivo italiano.
La politica e il calcio: tra aneddoti e rivelazioni
Oltre alla televisione, durante l’intervista Bonolis ha toccato altri argomenti, tra cui la politica e la sua passione per il calcio. Sul fronte politico, il conduttore si è definito “disincantato”, spiegando che nel corso degli anni ha cambiato orientamento, fino ad arrivare a un certo distacco: “Non posso partecipare a una festa che non mi piace”. Nonostante ciò, rimane un cittadino rispettoso del governo in carica, lasciando aperta la porta a eventuali cambi di idea in futuro.
Tifosissimo dell’Inter, ha raccontato un curioso aneddoto legato alla sua squadra del cuore. Durante un viaggio in Ecuador, Bonolis assistette al campionato mondiale Under 19 e, notando il talento di un giovane Adriano, consigliò al presidente dell’Inter, Massimo Moratti, di seguirlo. Poco dopo, il giocatore fu effettivamente acquistato, dimostrando quanto l’occhio attento del conduttore vada ben oltre il piccolo schermo.