Sono passati ormai trent’anni dalla prima messa in onda di Non è la Rai, il programma televisivo che ha conquistato i giovani degli anni ’90 e che ha dato il via alla carriera di molti personaggi televisivi, come Ambra Angiolini, protagonista indiscussa dello show.
Nato da un’idea di Gianni Boncompagni e Irene Ghergo, Non è la Rai è stato uno dei programmi di punta della televisione italiana. Show indimenticabile, è ancora nel cuore e nella memoria del pubblico che lo seguiva con costanza e con grande affetto. E tanti sono stati i nomi che hanno iniziato a muovere proprio nella trasmissione i primi passi del mondo dello spettacolo.
Ambra Angiolini, Laura Freddi, Alessia Mancini, Antonella Elia, Miriana Trevisan, Laura Colucci e Pamela Petrarolo sono solo alcuni dei volti che hanno lavorato a Non è la Rai. Ma se alcune ne conservano un ricordo positivo, proprio nel giorno dei trent’anni dalla prima messa in onda sono venute a galla pesanti critiche.
Se a Non è la Rai molti associano un ambiente giovane, sereno e spensierato, Laura Colucci ha un ricordo molto diverso. Ha, infatti, rilasciato forti dichiarazioni che descrivono una realtà completamente diversa: un ambiente ostile, stando a quanto da lei affermato, poco adatto ad una giovane ragazza. Parole che hanno investito, inevitabilmente, anche Gianni Boncompagni, scomparso nel 2017.
A prendere le difese dello show, però, ci ha pensato Pamela Petrarolo, che raggiunta da FanPage si è detta sconvolta da quanto affermato dall’ex collega. Per Boncompagni c’è, invece, solo grande riconoscenza per averle permesso di vivere una bellissima avventura con spensieratezza e allegria durante tutta la sua adolescenza.
La Petrarolo, poi, ha dichiarato di avere ancora molti contatti con l’ex colleghe e assicura che molte di loro sono della sua stessa idea. E a Laura Colucci riserva parole molto dure:
Quello che ha detto la signora non esiste, le sue parole si commentano da sole, non capisco dove voglia andare a parare, probabilmente ha provato a farsi pubblicità.
Insomma, Pamela Petrarolo non ha dubbi. Quello che lei ricorda e in cui ha lavorato da giovanissima è stato un ambiente pulito e spensierato. Ciò che ha descritto la Colucci, secondo la sua opinione, è qualcosa che non esiste o che ha riguardato solo lei. E su Boncompagni non ha conclude: “Meriterebbe rispetto”.