Nek ha deciso di mostrare le cicatrici della sua mano, quella coinvolta nel brutto incidente risalente al novembre del 2020. L’ha fatto tramite Instagram, dove ha pubblicato uno scatto accompagnato da parole di consapevolezza e da un messaggio di rinascita.
Il cantante infatti qualche mese fa aveva comunicato ai fan di essere stato operato d’urgenza, pubblicando una foto dall’ospedale. Quando il peggio era passato, aveva raccontato di essersi tagliato con una sega circolare in un momento di distrazione, mentre lavorava nella campagna di famiglia.
In quel terribile incidente Nek ha rischiato di perdere due dita, e dopo un intervento di 12 ore è riuscito a recuperare, piano piano – e non senza difficoltà – la funzionalità della mano.
“Questa mano qua ha scritto i pezzi fino ad oggi, quindi ho tutta l’intenzione di rimetterla in sesto”, aveva confessato il cantante a Silvia Toffanin durante la sua intervista a Verissimo. Il percorso di recupero non è ancora finito, come aveva raccontato qualche settimana fa nel salotto della trasmissione di Canale 5: “Mi sentivo come un bambino, ho dovuto reimparare dei gesti che prima sembravano normali”.
Oggi, senza tutore e fasciature, Nek ha deciso di mostrare i segni di quell’incidente su Instagram, non solo fisici ed esteriori, ma più profondi:
Ecco la mia mano oggi. La sento reagire con me. La sento lentamente risvegliarsi come da un lungo letargo, come se rinascesse di nuovo. Queste cicatrici dolorose ogni giorno mi ricordano quanto possa cambiare in un secondo il corso della vita… E quest’anno purtroppo, lo ha ricordato in molte forme a tante persone…
Il cantante, in questo lungo percorso di riabilitazione ha voluto condividere con i suoi follower la sua nuova consapevolezza e la sua rinascita, il cambiamento delle sue priorità e la volontà di godere di ogni momento della sua vita. Questo incidente infatti l’ha messo di fronte al dolore e alla sofferenza, ed è per questo che ha voluto lasciare questo messaggio ai suoi fan:
Pianifichiamo, progettiamo sicuri nel nostro cammino poi qualcosa di inaspettato come un pugno allo stomaco, come un lampo improvviso, trasformano tutto. Si, programmerò pianificherò e procederò ancora ma d’ora in poi tenterò di vivere ogni giorno come fosse il primo.