Una donna anticonvenzionale, conturbante, a tratti drammatica. È quella interpretata da Luisa Ranieri in È stata la mano di Dio, film autobiografico di Paolo Sorrentino in gara alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia.
L’attrice interpreta la zia del regista, una delle poche figure immaginarie del film, che ammalia lo spettatore ed è un elemento di rottura rispetto alla mentalità e alla quotidianità piccolo borghese della Napoli di qualche anno fa.
“Non ho chiesto neanche se è esistita, non era importante per me”, ha confessato l’attrice, che ha voluto sottolineare quanto Sorrentino – ancora una volta – abbia saputo scrivere una sceneggiatura “perfetta, mi è arrivato il dolore di questa donna epr la mancata maternità. Non era pazza, lo diventa combattendo questa grande sofferenza. Vive nei sogni, non le piace la realtà”, spiega al Corriere della Sera.
In una delle scene iconiche del film Luisa Ranieri si mostra in un nudo integrale, cosa che in un’altra occasione (in Eros, film del 2004 di Michelangelo Antonioni) l’aveva messa in imbarazzo. “All’epoca ero troppo giovane, Paolo Sorrentino mi ha dato un’altra tranquillità. L’ha girata com’è scritta, un nudo quasi statuario, per niente morboso”.
In poche si sarebbero prestate, specie in un’epoca in cui si insegue la perfezione a ogni costo. Ma Luisa non ha avuto paura di mettersi a nudo, in tutti i sensi, fisicamente ed emotivamente. “Ho affrontato quella scena con la maturità di una donna che ha 47 anni“, spiega chiudendo così l’argomento e mettendo a tacere la morbosa curiosità che gira sempre attorno a questo genere di argomenti, sempre un po’ tabù.
E se Sorrentino ha ammesso che proprio la perdita dei genitori a 16 anni lo ha convinto a dedicarsi alla sua più grande passione, il cinema, la sua scelta di diventare attrice non è dipesa dalla perdita del padre: “Scelsi di fare questo mestiere in modo inconsapevole, per superare la timidezza. Facevo la modella per mantenermi agli studi, poi la rappresentante di abbigliamento e tante altre cose”.
Ora è una delle attrici più amate e apprezzate, forte di una maturità che si va consolidando con il tempo che passa e di una serenità anche familiare raggiunta nel tempo con Luca Zingaretti, suo marito. “Sono una donna solare ma anche orsa e a volte buia. Sopravvivo in questo conflitto. Con i figli, io e mio marito ci aiutiamo molto, se ne occupa chi non lavora”, conclude.