Kanye West offende tutti alla PFW. Gigi Hadid: “Bullo ridicolo”

Kanye West dopo essersi presentato alla PFW con una maglietta offensiva ("Le vite dei bianchi contano") ha bullizzato una giornalista scatenando l'inferno

Pubblicato: 5 Ottobre 2022 14:04

DiLei

Redazione

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Kanye West, o meglio  Ye, come si fa chiamate ora, una ne pensa, cento ne fa. Il rapper che già negli ultimi tempi aveva dato segni di squilibrio e che dopo la separazione da Kim Kardashian ha perso totalmente il controllo (basti pensare ai post e tweet offensivi rivolte al nuovo compagno – oggi già ex – di Kim, Pete Davidson). Di recente, ospite della Paris Fashion Week dove ha presentato l’ultima collezione del suo marchio Yeezy S9, ha inanellato una serie di scandali e figuracce da far invidia al gaffeur per eccellenza, il suo beniamino Donald Trump.

Prima si è presentato indossando una t-shirt con la scritta “White lives matter” (“Le vite bianche contano”) sul retro mentre un’altra versione sfilava in passerella con il volto di papa Giovanni Paolo II sul davanti. La frase è ovviamente un richiamo, un ripudio, secondo molti, di quel “Black lives matter” divenuto simbolo della protesta seguita nel 2020 all’omicidio dell’afroamericano George Floyd per mano della polizia a Minneapolis. Kanye era già partito bellicoso, dichiarando pubblicamente di voler distruggere lo status quo della moda, ribaltandone gli schemi. E lamentando come, “nonostante le grandi imprese da lui compiute”, i media si concentrino sempre e soltanto sugli scandali che lo coinvolgono.

Fonte: IPA
Kanye West con la maglietta offensiva alla Paris Fashion Week

Tra l’altro West aveva pubblicato e cancellato una serie di messaggi sul suo account Instagram, subito prima della sfilata, incluso uno che diceva tutto in maiuscolo: “TUTTI SANNO CHE BLACK LIVES MATTER ERA UNA TRUFFA. ORA È FINITA”.

Non a caso ospite della sfilata, e fotografata in prima linea insieme a Kanye, c’era l’influencer conservatrice di destra Candace Owens.

Fonte: IPA
Kanye West e Candace Owens alla Paris Fashion Week

 

La maglietta molto politicamente scorretta ha inevitabilmente scatenato molte proteste: Jason Lee, che aveva iniziato a lavorare come portavoce e pubblicista di West a marzo, ha annunciato lunedì di essersi dimesso per protesta durante lo spettacolo, accusando l’ex capo West di “gaslighting nero e potenziamento della supremazia bianca“. L’Anti Defamation League, organizzazione non governativa internazionale ebraica, ha accusato la frase di essere “una dichiarazione di odio”. E tra le molte voci autorevoli che hanno biasimato le scelte del rapper c’è stata anche quella della fashion editor di Vogue America Gabriella Karefa-Johnson.

Gabriella Karefa-Johnson aveva detto che le magliette erano “profondamente offensive, violente e pericolose“.

Proprio contro di lei West  si è particolarmente risentito e accanito. E come sua consuetudine, ha usato i social per attaccarla pubblicando due foto della stylist pubblicando commenti quali “questa non è una persona fashion” e “so che Anna odia questi stivali” (con riferimento alla direttrice di Vogue America Anna Wintour). Per poi concludere: “Quando dico guerra, intendo guerra“. Salvo poi fare dietro front poco dopo, visto il putiferio creato, e sottolineare come Gabriella fosse in realtà “sua sorella” e avessero avuto una discussione chiarificatrice di due ore, durante una cena insieme,  dopo lo scambio di opinioni.

Ma ormai la frittata era fatta e molte celeb si sono esposte pubblicamente contro West, difendendo Karefa-Johnson. In particolare una delle protagoniste della Paris Fashion Week, Gigi Hadid, che di Gabriella è molto amica. La top ha commentato il post di Kanye scrivendo: “Dovresti sperare di avere un minimo del suo intelletto. Sei un bullo e ridicolo“.

Vediamo se Ye risponderà anche a lei. Magari nel suo stile, concludendo in bellezza una settimana memorabile.

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