Silvia Califano, unica figlia dell‘artista Franco Califano scomparso nel 2013, ha vissuto un rapporto complesso con il padre, caratterizzato da distanze e riappacificazioni. Lontana dai riflettori, la sua storia personale e quella del padre trovano nuovo interesse con la trasmissione di un film su Rai 1, che esplora la vita di Califano fino alla metà degli anni Ottanta. Diretto da Alessandro Angelini e con Leo Gassmann nel ruolo dell’iconico cantautore, il film promette un’immersione nelle sfumature di uno degli artisti più influenti della musica italiana.
Chi è Silvia Califano
Classe 1959, Silvia Califano è nata a Milano dalla relazione tra il celebre artista e Rita di Tommaso, ma fin da subito ha dovuto rinunciare ad un rapporto tra padre e figlia, costretta a seguirlo da lontano.
L’assenza del padre, dovuta ai suoi numerosi impegni professionali, ha lasciato un vuoto significativo nella sua adolescenza, influenzando profondamente la loro relazione. Nonostante le difficoltà, la determinazione e il coraggio di Silvia hanno permesso ai due di riconciliarsi dopo anni di distanza emotiva, dimostrando una resilienza notevole nel fronteggiare le sfide legate all’abbandono paterno. Un rapporto decisamente travagliato, il loro, che però è riuscito ad avere un riscontro positivo dopo molti anni e (soprattutto) grazie alla tenacia di una figlia che non ha mai accettato l’abbandono. E mentre il cantante di Tutto il resto è noia era distante, Silvia si è diplomata presso il Liceo Artistico per poi studiare alla scuola del Balletto di Roma e successivamente in altre grandi città come Venezia, Londra e Parigi.
La sua carriera è data dal mondo artistico, esattamente come il papà, l’indimenticabile Califfo (così lo chiamavano tutti). Lontana dalla tv e dallo showbiz, ma Silvia Califano è l’esempio di figlia d’arte: innamorata della danza e anche della moda, ha trascorso la sua vita tra il ballo e la carriera da costumista.
La danza, però, resta il suo mestiere tutt’ora: nel tempo, infatti, dopo essersi affermata come ballerina di danza classica, la figlia dell’artista è riuscita a fondare una scuola a Trieste, Arteffetto. Buon sangue non mente, dunque, e non ne avevamo alcun dubbio. Non si conosce molto della sua vita privata, però: della donna, estremamente riservata, si sa solo che ha una figlia di nome Francesca.
Silvia e Franco Califano: un rapporto difficile
Avere un rapporto complesso con il proprio genitore non è affatto facile, e Silvia Califano, ha perso molto tempo utile con lui (anche se non per sua volontà). All’età di 11 anni, dopo essere stata abbandonata da piccola a soli 5 mesi, i due si sono incontrati in occasione del divorzio tra Rita e Franco. Il rapporto tra Franco Califano e sua figlia Silvia è stato segnato da assenze e distanze, che hanno definito gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza della ragazza.
Il tentativo di riconciliazione nel corso degli anni non ha cancellato i momenti di difficoltà, come quando, durante il processo di divorzio dei suoi genitori, un gesto di affetto da parte di Franco venne respinto da una giovane Silvia, simbolo di una frattura emotiva non ancora sanata. Nonostante queste sfide, Silvia ha saputo trovare forza e autonomia, creando una vita e una famiglia proprie, con una figlia, Francesca, a testimoniare la continuità e la riscoperta di legami familiari profondi. Quell’incontro, però, non è bastato affinché tra padre e figlia potesse iniziare un nuovo percorso: è stata la stessa Silvia, circa dieci anni dopo, a cercare di avvicinarsi a lui con estrema convinzione. E la tenacia ha vinto, perché è riuscita a ritrovare uno spiraglio di rapporto con Franco, che è poi scomparso nel 2013 (a 74 anni) a seguito di un arresto cardiaco.
Proprio in occasione del funerale di suo padre, Silvia Califano ha spiegato di aver ritrovato un legame con lui, nonostante durante l’infanzia e l’adolescenza fossero stati distanti e avessero perso molto tempo da poter trascorrere insieme.
Franco Califano, il documentario su Rai 2
Nel 2022 su Rai 2, andava in onda Tutto in un Tempo piccolo, la prima parte della serata fu dedicata a due artisti come Franco Califano e a Amanda Lear le fu dedicata la seconda parte, intitolata Queen Lear. Si tratta di due documentari che ripercorrono la vita e la carriera dei due artisti che hanno lasciato il segno nel mondo della musica, soprattutto grazie alla loro capacità di essere sempre controcorrente e di non passare mai inosservati.
La vita artista del Califfo, così lo chiamavano e lo chiamano ancora tutti, è stata sicuramente segnata dalla celebre Tutto il resto è noia, ma lui è riuscito ad entrare nel cuore di tantissimi italiani per la sua bravura e il suo modo di scrivere sempre contemporaneo.