Francesca Barra racconta il dolore dopo l’aborto: “Sono stati mesi duri”

Francesca Barra racconta il periodo difficile dopo l'aborto, il dolore e la voglia di rinascere

Pubblicato: 6 Settembre 2019 13:32

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Coraggiosa, eppure fragile, ma soprattutto sincera: Francesca Barra racconta il dolore dopo l’aborto.

Lo fa sulla sua pagina Instagram, la stessa in cui, appena tre mesi fa, aveva annunciato che il suo bambino non c’era più. La gioia per una nuova nascita, la vita, nata dall’amore per il marito Claudio Santamaria, che cresce, poi il vuoto e un lutto terribile, che la giornalista ha superato con grande difficoltà.

La Barra non si nasconde e racconta mesi difficili, segnati dalla tristezza e dalla necessità di non farla pesare ai suoi bambini. Un dolore che pochi riescono a comprendere e che la scrittrice ha cercato di descrivere nel suo post. “Un bambino non nato, non è entità – ha spiegato -. Ma un bambino che è cresciuto con te, che hai visto muoversi, respirare, a cui hai visto il cuore battere. E una pancia vuota, non è solo una pancia vuota. Ma è la tua pancia senza di lui”.

Tre mesi dopo la ferita dell’aborto è ancora aperta e Francesca non ha paura di confessarlo. “Sono stati mesi duri all’inverosimile – si legge nel post -. Mesi di attese, di esami, di controlli medici, di dolori e gioie strozzate in un lutto senza fine. In questo tempo il mio corpo ha subito diverse ferite, non ultimo un cambio ormonale e una reazione alle cure che mi hanno molto piegata”.

Tornare alla vita normale non è stato semplice per la Barra, impegnata a conciliare quel dolore straziante con tanti impegni lavorativi e la cura dei figli nati dall’ex marito Renato Molfino.

“Siamo sopravvissuti senza tata per 4 mesi – ha svelato -, come fanno tanti genitori che hanno tutta la mia solidarietà, con i bimbi che devi preservare dalla tristezza, anzi! E che hanno diverse esigenze: orari differenti, attività da una parte all’altra della città. Abbiamo trasformato il nostro problema in un’opportunità per misurarci con una nuova sfida. Dura eh, spero irripetibile. Con il libro da finire, il lavoro da organizzare, i lavori in casa da seguire.”

Proprio il dolore però ha consentito a Francesca di conoscere la sua vera forza di donna: “Non seppellirò mai questa fase di vita – ha svelato -, ma camminerò a testa alta sapendo che la forza che abbiamo noi donne è infinitamente più grande dei ritocchi e della superficialità che vogliono imporre”.

Poi un messaggio finale, rivolto a tutte le donne che spesso si sentono imperfette ed estremamente fragili. ″È arrivato il momento di ribellarsi e dire la verità – ha scritto -. Basta immagini artefatte, opere chirurgiche che deformano perché alla ricerca di ideali finti. Basta spot con bibitoni miracolosi, Photoshop, chirurgia sulle ragazze così giovani! Per essere in forma ci vuole pazienza, impegno, serenità e sforzo. Le scorciatoie, da sole, non funzionano. E poi circondatevi di persone con l’anima bella”.

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