Fedez in tribunale: “Sono nullatenente”. Arriva l’esposto alla Finanza

Nuovi guai per il rapper dopo lo scandalo che ha travolto la vita privata e professionale della moglie Chiara Ferragni

Pubblicato: 15 Febbraio 2024 10:33

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Fedez ancora protagonista della cronaca. Dopo lo scandalo del pandoro che ha travolto la vita della moglie Chiara Ferragni, il rapper è stato di nuovo attaccato dal Codacons che ha deciso di fare un esposto alla Finanza in seguito ad alcune dichiarazioni che il cantante ha rilasciato qualche anno fa in tribunale. Federico Lucia, questo il vero nome dell’artista, si è dichiarato nullatenente nonostante il suo stile di vita agiato, mostrato quotidianamente sui social network tra attico esclusivo a Milano, viaggi in jet privati e gioielli di lusso.

Fedez è nullatenente? L’esposto del Codacons alla Finanza

“Beni mobili o beni immobili registrati? Nullatenente direi”, così Fedez ha risposto ad un’udienza telematica, nel corso di un processo per diffamazione contro il Codacons, nel 2020, in piena epoca Covid. Ogni tanto l’audio saltava, quindi il magistrato ha ripetuto la domanda con una certa insistenza ma la risposta di Fedez è sempre stata la stessa: “Nullatenente”. La precisazione, che fa comprendere meglio e spiega la situazione, è la seguente: “È tutto intestato alle mie società”. Tradotto, i beni del giudice di X Factor, nel 2020, non erano intestati a lui bensì alle società che gli fanno capo. O almeno così era quattro anni fa, stando a quanto rivelato da Fedez.

Quelle parole dette davanti al giudice hanno destato l’attenzione del Codacons, da anni in guerra con Fedez, che lo scorso 12 febbraio ha inviato alla Guardia di Finanza di Roma e Milano un esposto, scrivendo che quanto riportato risulterebbe “importante tenendo presente quanto dichiarato dallo stesso Fedez che, sentito in atti dall’Autorità Giudiziaria, dinanzi alla domanda se fosse intestatario di beni, ha risposto “no, ho tutto intestato alle mie società”.

L’associazione chiede in sostanza “di fare luce sulle società riconducibili al rapper” e per questo ha anche commissionato una relazione tecnica a un esperto per ricostruire lo schema degli asset riconducibili a Fedez e tutte le modifiche degli assetti societari che hanno coinvolto le società del rapper.

La replica di Fedez

Non è tardata ad arrivare la replica di Fedez, che a La Repubblica ha fatto sapere: “Mi spiace molto leggere questo articolo, non ne capisco il senso e lo scopo, se non quello di dare un’idea sbagliata ai lettori e alle lettrici riportando una mia dichiarazione in modo del tutto decontestualizzato”.

Ha spiegato: “Durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati. Ho risposto la verità che non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo paese. Se avessi detto il contrario avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato”.

Ha concluso: “Comunque, le mie società sono a disposizione per ogni eventuale controllo delle autorità competenti, non abbiamo nulla da temere o nascondere”.

Fedez e il Codacons

Lo scontro tra Fedez e il Codacons va avanti da tempo, da almeno sei anni. Il prossimo 6 maggio il marito di Chiara Ferragni sarà sentito dai pm romani nel procedimento in cui è accusato di calunnia nei confronti dell’associazione che difende i consumatori. Le diverse schermaglie ruotano intorno a spot e raccolte fondi, due campi che ultimamente hanno creato più di qualche pensiero ai Ferragnez.

Anche la denuncia archiviata a Milano riguardava una raccolta fondi. Fedez e la moglie imprenditrice digitale avevano promosso una raccolta per la costruzione di un reparto di terapia intensiva al San Raffaele di Milano durante la pandemia. E quando il Codacons aveva criticato le raccolte fondi ingannevoli il cantante si era lamentato dicendo che l’associazione ostacolava le raccolte fondi private.

Per quanto riguarda Chiara Ferragni, l’influencer – insieme a Balocco – ha deciso di recente di impugnare il provvedimento dell’Antitrust facendo ricorso al Tar del LazioLe due società sono determinate a dimostrare di avere operato correttamente e confidano nel fatto che il provvedimento verrà annullato.

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