Ginevra, sorella di Elettra Lamborghini, si confessa sul loro rapporto e parla della sua assenza alle nozze dell’ereditiera con Afrojack. Cantante e artista, Ginevra è la secondogenita di Tonino Lamborgini e Luisa Peterlongo. Bionda e con un’animo artistico, ha lavorato per molto tempo nell’azienda di famiglia prima di iniziare una carriera nel mondo della musica.
Al matrimonio di Elettra Lamborghini e Afrojack era presente Ferruccio, fratello maggiore della cantante. L’artista ha inoltre scelto come testimoni di nozze le sorelle Lucrezia e Flaminia, gemelle nate nel 1999 e legatissime a Elettra. Grande assente Ginevra che non è stata avvistata alla cerimonia, ma ha scritto un messaggio su Instagram dedicato agli sposi, lasciando intendere l’esistenza di attriti con la sorella minore. In un’intervista rilasciata a FanPage, la cantante di Scorzese ha voluto chiarire la situazione, parlando del rapporto con la giovane Lamborghini.
“C’è chi pensa che siamo molto legate, ma in realtà abbiamo due caratteri molto diversi, abbiamo fatto due percorsi completamente opposti – ha raccontato -. Se la domanda è: la carriera di Elettra ti è servita per emergere? Ti dico di no, ma con tutto il rispetto per la sua carriera, perché veniamo da due background diversi, abbiamo due direzioni diverse, poi è ovvio che siamo sorelle e siamo accomunate nelle cose, però in realtà veniamo da due mondi separati, io vengo da Venere e lei da Marte”.
Ginevra ha ammesso l’esistenza di alcuni attriti con Elettra, ma senza entrare nello specifico. “Come in tutte le famiglie ci sono le sorelle e i fratelli che ogni tanto bisticciano – ha svelato -, poi l’abbiamo fatto sempre anche da piccoline, eravamo sempre lì a bazzicare però le voglio bene, le auguro il meglio per la sua carriera è bravissima in quello che fa e spero di fare altrettanto nel mio”.
Cresciuta in una famiglia molto famosa come quella dei Lamborghini, Ginevra ha sempre cercato di trovare la sua strada. “Ci sono stati vari momenti della mia vita, in passato, in cui volevo affermarmi, anche in famiglia e non mi è stato dato quel consenso – ha confessato -. Mio padre ha sempre voluto che mettessi le zampe in azienda fin da subito. Io ne ero ben contenta, ma allo stesso tempo sentivo che non era ancora il tempo, non ero abbastanza matura. Avevo voglia di emergere prima in quanto Ginevra, non Ginevra ‘figlia di’”.