Sono passati due anni da quando Elena Santarelli ha fatto una scoperta destinata inevitabilmente a cambiarle la vita. Modella e donna di spettacolo, dal 2017 l’immagine della showgirl bella e affascinante ha lasciato il posto a quello di mamma forte e combattiva. Con coraggio e tenacia Elena ha portato avanti la battaglia per il suo Giacomo, affetto da una forma di tumore cerebrale.
Mentre nei momenti immediatamente successivi alla diagnosi ha concentrato tutte le sue forze per prendersi cura del figlio, quando il peggio è stato scongiurato ha scelto di continuare a combattere per tutti quei genitori che da un giorno all’altro si trovano a vivere un’esistenza senza più certezze. Proprio con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, ha scelto di esporsi in prima persona raccontando e condividendo dettagli spesso tutt’altro che piacevoli di una battaglia che l’ha portata a passare più ore in ospedale che a casa.
Una quotidianità dura, fatta di dolore e preoccupazione e che lei non ha mai nascosto. Una realtà difficile da accettare e che la showgirl ha raccontato senza filtri in Una mamma lo sa, il libro da poco pubblicato dove racconta i retroscena di una malattia atroce e spietata.
Dettagli che Elena torna a raccontare anche su Instagram lanciando un messaggio forte e al tempo stesso carico di speranza. Ripercorrendo l’inizio della battaglia scrive:
“Il 29/11/2017 ricordo che ero in bagno a vomitare e a piangere in silenzio, ero ignara che a pochi km da casa mia c’erano due genitori che piangevano per non poter più festeggiare il compleanno della loro bambina nata lo stesso giorno in cui io ho ricevuto il pugno allo stomaco, scomparsa nel 2015 a causa di un tumore cerebrale”.
Non una semplice data. Un giorno che rappresenta l’incontro non certo casuale tra due strade destinate a proseguire nella medesima direzione.
“Non è un caso che io abbia scoperto il tumore il 29/11/17 e che Gaia sia nata il 29/11/2010, oramai sono grande e non credo più alla casualità, qualsiasi fatto accade sempre per un motivo”.
Due destini che per quanto differenti sono entrati in contatto per quella che sembra essere una vera e propria missione: supportare la ricerca.
Così Elena ha conosciuto i genitori della piccola Gaia che poco dopo la scomparsa della figlia hanno scelto di dare vita in sua memoria al Progetto Heal, di cui la Santarelli è diventata madrina. Un impegno costante e tutto orientato ad aiutare altre mamme e papà con l’acquisto di un simulatore 3d per il reparto di Neurochirurgia pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù di Roma.
Oggi Elena annuncia un importante traguardo raggiunto anche grazie all’aiuto dell’amico Bobo Vieri, che ha scelto di sostenere la medesima buona causa: 250 mila euro raccolti e destinati proprio al Progetto Heal. Una tappa significativa e che oggi più che mai la showgirl vuole festeggiare nel nome di Gaia, la bambina da cui tutto ha avuto inizio.
“Ecco come una data tanto odiata si trasforma in miracolo – scrive a conclusione del suo post- grazie a tutti voi che avete permesso questo primo step e grazie a te Gaia per aver scelto me in questa missione mediatica e di cuore”.