Demi Moore, l’abito da sirena total black conquista il Film Festival

Demi Moore ha - ovviamente - vinto il "Maria Manetti Shrem Award for Acting" per The Substance agli SSFILM Awards: focus sulla sensuale mise

Pubblicato: 12 Dicembre 2024 14:40

Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

È successo: come predetto, Demi Moore – accanto a Denis Villeneuve, Malcolm Washington e Jason Reitman – ha avuto il suo momento di gloria durante la serata di premiazione degli SFFILM Awards appena tenutisi. La celebrazione, atta ad onorare chi si è distinto più di altri nell’arte cinematografica, è un evento di raccolta fondi il cui ricavato è interamene dedicato alla missione primaria dell’organizzazione ossia quella di coltivare e mettere in luce la nuova generazione di artisti emergenti del cinema. La location ad ospitare la cerimonia è stato il maestoso Gateway Pavilion di San Francisco, presso il Fort Mason Center for Arts & Culture, chiaramente traboccante di star per una notte. Star che Demi Moore ha saputo ammaliare con il suo peculiare fascino, enfatizzato ancor di più da uno splendido abito da sirena.

Demi Moore, il look sensuale agli SSFILM Awards

Tra coloro che hanno avuto l’onore ed il piacere di ricevere il riconoscimento in questione agli SFFILM Awards in passato si annoverano nomi quali Harrison Ford, Richard Gere, Nicolas Cage, Margot Robbie, Oscar Isaac, Amy Adams, Kate Winslet e Robin Williams.

Quest’anno è stato il turno di Demi Moore, e non sarebbe certo potuto essere altrimenti: il volto di The Substance ha ricevuto il Maria Manetti Shrem Award for Acting, premio assegnato dal 1996 all’interprete “il cui lavoro cinematografico esemplifica brillantezza, indipendenza e integrità.”

Ed eccola in forma smagliante prendersi tutto il suo applauso, fasciata in un lungo abito nero dalle vibrazioni gotiche e dalla silhouette a sirena – così c0me la chioma scura – firmato GAP.

Fonte: IPA
Demi Moore

Un look impeccabile, messo a punto grazie al prezioso aiuto dello stylist di fiducia Brad Goreski: se il capo vantava di per sé grande semplicità nelle linee, a personalizzarlo ci pensavano una corta giacca in pelle, delle Louboutin nascoste sotto l’orlo e, in ultimo, la luce prodotta dagli scintillanti gioielli Tiffany & Co.

Demi Moore, il ruolo in The Substance e la superata ossessione per l’aspetto fisico

Quello del tempo che passa è uno spauracchio oramai superato per Demi Moore: la grande protagonista della macabra satira femminista sull’ossessione della società per la giovinezza, della regista Coralie Fargeat, ha ammesso in una recente, lunga intervista di aver raggiunto una sorta di “gioiosa accettazione” del suo naturale processo di invecchiamento. Ma non è stato sempre così: complice la crudeltà dell’ambito lavorativo in cui esercita, l’attrice ha confessato di aver trascorso – influenzata da eventi e commenti degradanti vissuti sulla propria pelle – fin troppo tempo ad esprimere aspri giudizi su di sé.

Nessuno, meglio di lei, avrebbe potuto personificare la morbosa ex superstar hollywoodiana ormai sul viale del tramonto in The Substance, spietata pellicola a far luce sulla mania per la fama, la bellezza e la gioventù attraverso una lente insanguinata e raccapricciante. Ruolo, il suddetto, che le ha fatto guadagnare ancora una volta (così come anche nel 1997 e nel 1991, per Ghost) la candidatura ai Golden Globes 2025 come Miglior attrice.

Quello per un’ineccepibile forma fisica, negli anni della sua giovinezza, è stato un tormento che l’ha condotta a sviluppare persino un disturbo alimentare, portandola a sottoporre il suo corpo a folli sessioni d’allenamento ed a trattamenti estremi.

L’ex moglie di Bruce Willis ha proseguito raccontando di aver raggiunto poco a poco un maggior grado di consapevolezza, vincendo la battaglia con sé stessa e riuscendo finalmente a “vedersi” senza necessariamente legare il proprio valore all’aspetto estetico come un tempo. “Il mio rapporto con il tempo che passa ora è molto più simile a una gioiosa accettazione. Ovviamente ci sono cose per cui dici: “Oh, vorrei che non fosse così”, ma se valuto l’insieme, vedo me stessa e la pienezza della donna che sono diventata, in contrapposizione al solo mio aspetto esteriore”, parole, queste, che sanno di riconciliazione e che l’attrice si è dedicata.

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