Un uomo e la sua terra, un piccolo paradiso nel cuore del Salento frutto di un lungo lavoro fatto di amore, passione, cuore. Al Bano nel corso degli anni ha costruito con pazienza e impegno le Tenute Carrisi nella sua Cellino San Marco ma con amarezza e delusione sono diventate mira di persone senza scrupoli, che hanno violato il posto che chiama “casa”. Gravi danni ai vigneti e la consapevolezza che da alcune persone bisogna imparare a difendersi, guardando sempre in avanti. Senza arrendersi.
Al Bano, furto nelle tenute di Cellino San Marco
Lo ha raccontato ai quotidiani locali e, in breve, la notizia ha fatto il giro del Paese. Del resto non poteva essere altrimenti: Al Bano è una vera istituzione in Italia, uno dei cantanti più amati di sempre nonché uno di quei personaggi che basta soltanto un accenno di voce per riconoscerli. Panama bianco, occhiali da vista e l’anima di un uomo d’altri tempi che ha sempre vissuto la sua vita a cavallo tra successo e voglia di restare con i piedi per terra.
Lo ha fatto creando da zero le sue tenute a Cellino San Marco, il suo paesino natale, trasformandole dapprima nella propria casa e poi, con tanta fatica e impegno, in un luogo magico che esprime tutta la tradizione di una terra bella e a tratti ancora selvaggia. Questo luogo, però, è entrato nelle mire di un gruppo di ignoti che ha messo a segno un furto da circa 3.500 euro nella notte tra il 20 e il 21 marzo 2022, dopo altri casi simili registrati nelle vicinanze.
Al Bano lo ha raccontato con estremo rammarico, colto da una ovvia preoccupazione per aver visto violati i propri spazi ma anche dalla delusione per chi ha deciso di danneggiare irrimediabilmente ciò che gli appartiene, senza tener conto che è “casa” sì, ma anche un posto che dà da mangiare alle tante famiglie che vi lavorano. I Carabinieri stanno indagando per cercare di trovare i colpevoli ma non si può prevedere quanto dureranno le indagini.
Al Bano, parole piene di amarezza
Come riporta il quotidiano Il Mattino, i ladri (attualmente ignoti) hanno messo a segno un colpo ben organizzato, estirpando da un vigneto di Negroamaro di proprietà di Al Bano circa 240 pali in ottone. “Hanno tagliato fili, tolto i pali, creando un danno all’interno dei vigneti, oltre che un disservizio”, ha dichiarato il cantante di Cellino San Marco, ancora scosso per quanto accaduto.
“L’amore per la mia terra mi ha spinto in tutti questi anni a prendermi cura della tenuta – ha proseguito Al Bano -, impegnandomi nella produzione del vino e nella promozione di tutte le nostre eccellenze con passione, anche se faccio un altro lavoro. Ecco perché certi episodi fanno molto male”. Più del danno materiale in sé, per il cantante è il gesto a pesare. Perché in un attimo vedi un sogno che crolla e i frutti di tanti anni di fatica e sudore gettati al vento da persone che neanche conosci.
“Tu fai le cose per bene. Dedichi tanto tempo alla tua terra e lo fai con amore e passione. Poi, però, di colpo arriva chi invece distrugge il tuo lavoro. (…) Fa male al cuore. (…) Ne hanno fatto parecchi in questi anni, e ogni volta si prova tanta amarezza. Tu fai le cose con tanto amore, poi arriva qualcuno, per un capriccio o per un bisogno di soldi, e ti provoca questi danni. Ci sono uomini che costruiscono e uomini che distruggono: bisogna difendersi dai secondi”.
Al Bano, le Tenute Carrisi trasformate in rifugio
Nei giorni scorsi si era parlato delle Tenute Carrisi per un argomento tutt’altro che triste ma che, anzi, avvalora ancor di più quello che abbiamo imparato con il tempo: che Al Bano, al di là della sua fama e del suo lavoro, è sempre rimasto lo stesso ragazzo di Cellino San Marco con un grande cuore e sani principi, con un grande senso della famiglia e un legame speciale con la propria terra.
Dopo gli avvenimenti in Ucraina, con i bombardamenti russi e l’uccisione di tanti innocenti coinvolti in una guerra ingiusta, il cantante non solo ha rinnegato Putin dopo tanti anni di stima reciproca, ma ha deciso di aprire le porte delle sue Tenute proprio per accogliere dei rifugiati ucraini. Una mamma, una psicologa, con il suo bambino, e due studenti, arrivati nella sera del 17 marzo 2022 in Puglia e che Al Bano ha accolto personalmente. “Vorrei riuscire a dare loro radici, anche se questa non è la loro terra, non la conoscono, ma la diventerà”, ha raccontato ai microfoni di Oggi è un altro giorno.