Il mondo del giornalismo sportivo ha dovuto dire addio a Gianni Clerici, storica firma del tennis, da tempo collaboratore di Repubblica. Autore di decine di libri – e non solo a tema tennistico – lo scrittore ha trasmesso la passione per la scrittura alla figlia Carlotta, regista teatrale di successo.
Chi è Carlotta Clerici
Carlotta Clerici, figlia del giornalista Gianni, nasce il 20 agosto 1965 a Como. Dopo una laurea in Lettere-Storia del Teatro alla Statale di Milano, si trasferisce a Parigi, dove ottiene un master alla Sorbona e inizia a coltivare la sua grande passione, lavorando come regista.
Nel 2002 decide di fondare, con altri i registi Anne Coutureau, Mitch Hooper e Yvan Garouel, la compagnia Théâtre vivant, che co-dirige per 10 anni. Nel frattempo, l’amore per il teatro trova nella sua vita altri modi per realizzarsi: scrive il suo primo testo teatrale, La Mission, nel 2001 e L’Envol nel 2003. Ce soir j’ovule, il suo monologo più famoso, viene messo in scena da Nadine Trintignant nel 2010 al Théâtre des Mathurins e rimane in cartellone per un anno intero. Lo spettacoo ha riscosso un ottimo successo anche in Italia, interpretato da Antonella Questa.
La sua attività non si è certo fermata qui: ha scritto Le Grand Fleuve (diretto da Jean-Luc Jeener), Mariages, C’est pas la fin du monde, e nel 2015 L’Envol/Il Ritorno è stato allestito da Marco Bernardi allo Stabile di Bolzano, ed è andato in scena anche al Teatro Franco Parenti a Milano. Sta attualmente lavorando all’allestimento della sua nuova pièce, Ce qui reste d’un amour, per il Festival off d’Avignon 2022.
Dal padre ha certamente ereditato la passione per la scrittura, che l’ha portata, nel 2017, a scrivere il suo primo romanzo, Éloge de la passion, pubblicato in Francia da Denoël. Oltre ai suoi testi, Carlotta Clerici mette in scena diversi spettacoli, tra cui la Trilogia della Villeggiatura di Goldoni, nella sua traduzione-adattamento.
Gianni Clerici, addio allo scrittore e firma storica del tennis
Si è spento all’età di 91 anni a Bellagio Gianni Clerici. La sua vita è stata dedicata al tennis, prima come giocatore, poi come giornalista e scrittore, e infine come spalla di Rino Tommasi nelle telecronache. Nato a Como il 24 luglio del 1930, aveva partecipato a Wimbledon nel 1953, per poi abbandonare la carriera da sportivo senza mai lasciare il mondo del tennis.
Italo Calvino lo aveva definito “uno scrittore imprestato allo sport”: Clerici ha iniziato la sua carriera di giornalista a La Gazzetta dello Sport, poi è passato a Il Giorno fin dalla fondazione del quotidiano e infine a La Repubblica. Era considerato il maggior esperto di tennis del mondo, soprattutto dopo la pubblicazione, nel 1974, di 500 anni di tennis, uscito poi in una nuova edizione nel 2007 e ancora oggi il libro di tennis più venduto al mondo.
Nel 2006 è stato inserito nella “International Tennis Hall of Fame”, primo giornalista non anglofono della storia e secondo italiano di sempre dopo Nicola Pietrangeli (insignito nel 1986). “Unico e irripetibile, questo era Gianni Clerici. Ci mancherà tantissimo, non solo come giornalista ma anche come scrittore”, ha dischiarato l’amico all’Ansa Nicola Pietrangeli.