La prima puntata di X Factor 2024 regala alcune conferme (la bravura di Manuel Agnelli, colonna portante del programma che ci mancava) e parecchie sorprese: la spigliatezza di Giorgia, nuova conduttrice, e Paola Iezzi, nuovo giudice. La simpatia di Jake la Furia, la bravura di tanti nuovi talenti, sempre più giovanissimi e qualche genio incompreso. I nostri voti:
Giorgia: se il buon giorno si vede dal mattino, per lei X Factor sarà senza dubbio una splendida giornata. Spigliata, a proprio agio, divertente e divertita, abbraccia i concorrenti come una sorella maggiore e sembra condurre il programma da sempre. Giorgia è una professionista del settore, e forse era davvero ora di far scegliere un pezzo da 90 come lei. Voto: 9
Manuel Agnelli: c’è poco da dire, l’esperienza sia come musicista che come giudice di X Factor si fa sentire. Le parole sono sempre ragionate e misurate, non parla per piacere o piacersi ma per dire cose sensate e funzionali al programma. Si arrabbia quando c’è da arrabbiarsi (se i concorrenti riscrivono testi sacri, facendone scempio: anatema!) ed è ironico e divertente quando serve. Manuel in qualche modo è ormai X Factor. E il fatto di sentirsi particolarmente a proprio agio con gli altri giudici lo rende ancora più centrato sul (e perfetto per il) programma. Voto: 10
Jake La Furia: chi l’avrebbe mai detto che il rapper dei Club Dogo fosse così simpatico, preparato e soprattutto tenerone? Una delle rivelazioni di questa edizione. Un “orsacchiottone” che – lo si intuisce – occhio a fare arrabbiare… Voto: 8
Paola Iezzi: professionale, ironica e auto-ironica (quando gli altri giudici intonano le hit storiche di Paola&Chiara), empatica con i concorrenti ma determinata e non disposta a farsi mettere i piedi in testa dai colleghi. Paola, dopo Giorgia e Jake, è la terza piacevole sorpresa, e a parer nostro sarà uno dei giudici più cazzuti. E quel look da maestrina sexy – le citazioni in latino sono già un must – la rendono irresistibile. Voto: 7
Achille Lauro: era quello su cui avevamo più aspettative, e forse quello che, per ora, ci ha lasciati un più delusi. Sembra partito in sordina, meno a suo agio rispetto agli altri, ma forse ha solo bisogno di scaldarsi e ingranare. Per trasformarsi da utilitaria a rolls royce. Daje Lauro! Voto: 6 sulla fiducia
McDrago e Michele Vinci, geni incompresi: il primo arriva a X Factor confessando di non aver mai preso un microfono in mano e di non conoscere manco i nomi dei giudici, ma il suo amico gli ha detto che spacca e lui è sceso da Bergamo di corsa, con il motto “Paüra dè nisu, schefe del negüt”. Il suo inno al “nostro eroe che non ci meritiamo ma che abbiamo” ( ipse dixit) Fleximan – l’abbattitore di autovelox – è geniale. Peccato non poter ascoltare l’altro suo inedito Minivan (“Non è dedicata al furgoncino ma alla mia ex Vanessa alta 1 metro e 50”). Per non parlare di Michele Vinci con Il coccodrillo come fa, la celebre canzone dello Zecchino cantata su base di It’s My Life di Bon Jovi. Voto: Fuori classifica
Djomi e Lorenzo: la gioventù che avanza (e sbanca) ad ogni edizione di X Factor. Da Djomi che arriva da Pinarella di Cervia insieme alla nonna con una cover di Beggin dei The Four Season di cui ha riscritto le strofe (facendo storcere inizialmente il naso a Manuel, poi ricredutosi) al sedicenne Lorenzo Salvetti che commuove al piano con Poetica di Cremonini. Fino ai Potara che fanno giocare a Jake il suo X Pass. A conferma che ci sono tantissimi giovani in Italia che cantano davvero bene e che sono potenziali star, anche se poi la differenza la fanno l’unicità e l’originalità. Achille Lauro e Manuel Agnelli insegnano. Voto: 10 di incoraggiamento