Non si è fatta attendere la risposta di Enrico Montesano alla decisione della Rai di squalificarlo da Ballando con le Stelle. L’attore, infatti, ha dato mandato al suo avvocato per farsi tutelare, sottolineando come sapessero della maglietta che lo ha portato all’allontanamento dallo show condotto da Milly Carlucci.
Nuovi sviluppi, dunque, per una vicenda che ormai da giorni tiene banco sui social e sui giornali.
Enrico Montesano, cosa ha detto della squalifica da Ballando con le Stelle
Ha usato Facebook per dire la sua sulla squalifica da Ballando con le Stelle 2022, lo ha fatto con un post in cui spiega la sua posizione in merito: a partire dall’origine della maglietta, che lo ha portato all’allontanamento dalla trasmissione, fino ai prossimi passi che è deciso a compiere.
Tutto, per Enrico Montesano, è iniziato durante prove della popolare trasmissione di Rai 1 quando l’attore ha indossato una maglietta che riportava i simboli della Decima Mas. Notata da Selvaggia Lucarelli, una dei giudici della trasmissione, che aveva spiegato che si tratta di “una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo”.
Enrico Montesano a quel punto ha chiesto scusa, ma questo non è bastato e la Rai ha proceduto con la squalifica.
Ora arrivano le parole dell’attore che non solo sottolineano come la Rai sapesse della maglietta, ma anche che ha dato mandato al suo avvocato per tutelarlo. “Avendo avuto notizia che la Rai vorrebbe disporre il mio allontanamento dal programma Ballando con le Stelle, dichiaro la mia assoluta buona fede e ricordo di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista”, ha spiegato tramite il proprio profilo Facebook.
L’attore ha poi proseguito: “Ho precisato che la maglietta da me indossata, che fa parte di una mia collezione da anni è in vendita pubblica nei negozi italiani senza che alcuno abbia mai pensato trattarsi di uno strumento di propaganda antidemocratica. Ricordo che la maglietta contiene una frase di Gabriele D’Annunzio che è liberamente riprodotta anche nei libri di studio di letteratura italiana adottati nelle scuole”.
E poi ha voluto sottolineare come la Rai sapesse di quel capo e che non abbia detto nulla a riguardo: “Altresì aggiungo che la maglietta da me indossata è stata vista dai rappresentati della Rai sia durante le mie prove della prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, senza alcuna obiezione – si legge nel post -. Aggiungo che il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentati della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini”. Insomma parole che spiegherebbero la Rai sarebbe stata a conoscenza del capo indossato dall’attore.
L’attore conclude promettendo battaglia: “Ho dato mandato all’avvocato Giorgio Assumma insieme al mio agente Settimio Colangelo di esaminare la situazione per tutelare al meglio la mia identità personale e la mia onorabilità”.
Enrico Montesano, cosa aveva detto la Rai e come si era difeso
Quando è esplosa la levata di scudi Enrico Montesano ha reagito prima pubblicando parole che erano in netto contrasto nei confronti di colei che aveva fatto partire l’accusa, poi aveva chiesto scusa: “Nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della Costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un’ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c’entro nulla e li disprezzo profondamente. Chiedo ancora scusa”, aveva detto.
Ma la Rai ha deciso comunque di “interrompere la partecipazione di Enrico Montesano alla trasmissione del sabato sera Ballando con le stelle”, nel comunicato l’azienda ha anche chiesto scusa ai telespettatori.