Al Bano Carrisi ripudia l’amicizia con Vladimir Putin durante l’intervista telefonica a Oggi è un altro giorno con Serena Bortone. Il cantante pugliese, che sta ospitando nella sua tenuta di Cellino San Marco quattro rifugiati ucraini, spiega come sia cambiato il suo rapporto con il presidente russo allo scoppiare della guerra.
Al Bano, perché si è allontanato da Putin
Al Bano Carrisi non ha mai nascosto la sua simpatia e amicizia con Vladimir Putin, nata in seguito alle tante esibizioni del cantante in Russia. Ma nel pomeriggio del 18 marzo, intervistato telefonicamente da Serena Bortone durante il programma Oggi è un altro giorno ha deciso di prendere le distanze pubblicamente da un uomo che, a suo dire, non riconosce più.
“Putin? Non lo amo più. Non ho mai celato la stima che provavo nei suoi confronti, ha portato la Russia fuori dalla crisi” ha spiegato Al Bano, ricalcando quanto in passato sia stato vicino al Presidente della Russia.
“L’ho conosciuto, ho cantato per lui, questo Putin non lo riconosco, non lo amo più. Putin ha fatto risorgere la Russia, è stato anche candidato come possibile Nobel per la Pace e ora questo” ha dichiarato telefonicamente. La conduttrice ha redarguito più volte il cantante, che stava illustrando la figura di un uomo dal passato lodevole, distante insomma da quello che in realtà è sempre stato Vladimir Putin, tutt’altro che un pacifista.
“Vorrei capire cosa lo ha spinto a fare tutto questo, a diventare l’uomo che è oggi. Non c’è giustificazione a bombardare le città e far morire la gente per una guerra”.
Il grande cuore di Al Bano: ospito quattro rifugiati a casa mia
Non avevamo dubbi che Al Bano Carrisi non si sarebbe sottratto in questa gara di solidarietà verso i profughi ucraini. Infatti il cantante e la compagna, Loredana Lecciso, hanno accolto in casa loro quattro persone, a Cellino San Marco.
Sono una mamma, una psicologa, con il suo bambino, e due studenti, arrivati nella sera del 17 marzo in Puglia. Ad accoglierli c’è stato proprio lui, Al Bano, che ha aperto le porte della sua casa per offrire ospitalità a chi ne ha estremo bisogno. “Vorrei riuscire a dare loro radici, anche se questa non è la loro terra, non la conoscono, ma la diventerà” ha raccontato Al Bano, parlando anche di un simpatico aneddoto.
“Quando la signora è arrivata a casa la prima cosa che ha detto è stata ‘Ma lei è davvero Al Bano’ e siamo scoppiati tutti a ridere”.
Ha poi chiarito di non sentirsi un super uomo, ma solo una persona che mette in pratica i valori importanti della vita, quelli che la rendono degna di essere vissuta, come l’accoglienza, la misericordia e l’altruismo.
“Non sono un super italiano, sono un italiano come tanti che hanno il cuore in mano nei momenti del bisogno. Ho assistito a scene di grande solidarietà e umanità”.
Ha poi spiegato come è riuscito a far arrivare queste persone a casa sua: “Mi sono rivolto a una mia cugina, lei ha accolto in passato ragazzi di Chernobyl, li ho ospitati anche qui da me, e le ho chiesto se avesse ancora contatti in Ucraina”.