Stenosi mitralica: cos’è, diagnosi e terapia

La stenosi mitralica è un restringimento dell'apertura della valvola mitrale nel cuore, che può causare affaticamento, dispnea e palpitazioni a causa dell'ostacolo al flusso sanguigno

Pubblicato: 16 Aprile 2024 12:12

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

La stenosi mitralica è un fenomeno patologico caratterizzato da un restringimento della valvola mitrale del cuore, il che causa una compromissione del normale deflusso sanguigno dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro.

I soggetti affetti da stenosi mitralica possono presentare vari sintomi, che includono dispnea (difficoltà respiratoria), fibrillazione atriale (un ritmo cardiaco irregolare e spesso rapido) e/o dolore toracico. Il trattamento prescritto dipende dall’entità della stenosi e dalla severità dei sintomi. Nei casi più seri, può rendersi necessario un intervento chirurgico per ripristinare il corretto funzionamento della valvola e migliorare la sintomatologia del paziente.

Per approfondire la conoscenza su questa condizione patologica è importante informarsi sulle opzioni terapeutiche, sulla gestione dei sintomi e sull’evoluzione clinica della malattia.

In cosa consiste la stenosi mitralica

Si parla di stenosi mitralica quando è presente un restringimento della valvola mitrale tale da comprometterne la corretta attività. La valvola mitralica, posta a livello dell’orifizio che collega l’atrio sinistro al ventricolo sinistro del cuore, ha la funzione di regolare il flusso unidirezionale di sangue tra le due cavità cardiache durante le fasi di diastole e sistole. In poche parole, nell’individuo affetto da stenosi mitralica il passaggio del sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro è ostacolato.

Nelle sue normali condizioni la valvola mitrale è formata da due sottili lembi mobili fissati mediante corde tendinee a due muscoli chiamati papillari che, contrandosi assieme al ventricolo sinistro in cui sono collocati impediscono il prolasso dei lembi mitralici nell’atrio sinistro. Quando la valvola si apre i margini dei due lembi si separano, permettendo al sangue di fluire dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro e si riavvicinano nel momento in cui la valvola si chiude, impedendo al sangue di ritornare indietro.

In alcune circostanze però può capitare che la valvola mitrale subisca delle alterazioni che provocano un restringimento. Ciò accade quando:

Durante il passaggio del sangue dall’atrio al ventricolo sinistro, in presenza di una stenosi mitralica, la pressione nell’atrio sinistro aumenta. Tale meccanismo di compensazione comporta l’aumento della pressione nelle vene che riportano dai polmoni il sangue al cuore. Ciò provoca a sua volta un accumulo di liquido nei polmoni ed un aumento della pressione nelle arterie polmonari che mette il ventricolo destro in sovraccarico di lavoro portandolo, a lungo andare, allo sfiancamento e determinando un’insufficienza cardiaca. Per tali motivi una stenosi mitrale trascurata può portare a gravi conseguenze per la salute.

Principali cause della stenosi mitralica

La principale causa che porta alla stenosi mitralica è da imputarsi ad una malattia di origine reumatica, una sindrome autoimmune che può essere scatenata da una infezione batterica (da streptococco) delle vie aeree. Pur essendo questa affezione sempre più rara nei paesi industrializzati è ancora molto comune nei paesi in via di sviluppo e può provocare gravi danni ai lembi della valvola mitrale, impedendole il corretto funzionamento.

Solitamente, in seguito ad un’infezione, l’organismo dell’essere umano risponde producendo anticorpi per debellare i batteri senza complicazioni. In alcuni soggetti però le difese prodotte contro lo streptococco tendono a riconoscere come estranee anche le cellule valvolari, aggredendole. Ciò crea uno stato infiammatorio che porta alla deformazione della valvola mitrale, portando all’ispessimento o la fusione dei suoi due lembi ed impedendole quindi, nel primo caso, di aprirsi correttamente e, nel secondo, di aprirsi e chiudersi.

Ci sono però anche altre cause che possono essere alla base di una stenosi mitralica, tra cui:

Quali sono i sintomi e i segni di una stenosi mitralica

La stenosi mitralica non è sempre accompagnata da sintomi, infatti alcuni soggetti possono avere questa condizione ma sentirsi comunque bene oppure accusare sintomi modesti che non compromettono e non limitano in alcun modo il normale stile di vita. Tuttavia, i sintomi possono insorgere o peggiorare improvvisamente e comprendono:

Come viene effettuata la diagnosi della stenosi mitralica

Per individuare una stenosi mitralica è necessario il ricordo ad esami diagnostici quali:

Le terapie possibili della stenosi mitralica

Il tipo di terapia che verrà prescritto al paziente dipenderà in stretta misura dalla gravità della stenosi mitrale. Una stenosi lieve che non dà origine ai sintomi richiede semplicemente dei provvedimenti utili al fine di evitare un peggioramento. Ai soggetti che soffrono di stenosi mitriale lieve è quindi consigliabile eseguire periodicamente visite di controllo mediche e osservare le generali regole igieniche per evitare e prevenire le infezioni batteriche.

Nel caso in cui il soggetto accusi alcuni tipici sintomi della stenosi è necessario ricorrere all’uso di alcuni farmaci:

Nei casi moderati o gravi invece l’approccio terapeutico è completamente differente. In casi come questo viene richiesto un intervento chirurgico, soprattutto nelle situazioni in cui, dopo gli esami diagnostici, al paziente viene diagnosticata l’ipertensione o l’edema a livello polmonare. Le possibili operazioni chirurgiche sono:

Fonti bibliografiche:

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