L’ecografia ginecologica, definita anche “ecografia pelvica”, è un esame ginecologico sicuro e non doloroso che verifica lo stato di salute dell’apparato genitale femminile, così come degli organi interni dell’area addominale. Questo tipo di esame viene solitamente richiesto in accompagnamento alle visite ginecologiche di routine ma anche all’inizio e durante la gravidanza per monitorare lo stato della gestazione. L’esame ginecologico permette di individuare masse anomale di diversa natura, come quelle tumorali, e quindi di prevenire diagnosi dell’apparato genitale.
L’ecografia pelvica viene consigliata alle donne già in giovane età. Molti ginecologi affermano che dai 18 anni è utile fare le prime visite ginecologiche, o anche prima se si è sessualmente attive. L’importanza di questo tipo di visita sta nella capacità di prevenire moltissime problematiche e malattie.
Indice
Cos’è un’ecografia ginecologica
Durante un’ecografia ginecologica viene utilizzata la tecnologia a ultrasuoni, che si basa sulla capacità degli ultrasuoni di riflettere in modo diverso sui tessuti che attraversano. Grazie a questa tecnologia è possibile quindi verificare le dimensioni e lo stato di salute degli organi interni e, in particolare con l’ecografia pelvica, dell’apparato genitale femminile. A differenza delle radiografie che utilizzano radiazioni ionizzanti, gli ultrasuoni garantiscono un esame approfondito senza rischi o pericoli per la donna.
L’ecografia viene eseguita attraverso un apposito strumento, l’ecografo, che rimanda le informazioni ottenute in tempo reale su un monitor. In questo schermo il medico può quindi analizzare il risultato degli ultrasuoni sui propri tessuti, verificando che non siano presenti masse. L’ecografia può essere pelvica o transvaginale, la prima è esterna e l’ecografo viene poggiato direttamente sulla cute della porzione inferiore dell’addome (pelvi), la seconda è invece interna e l’ecografo viene posizionato nel canale vaginale.
Perché richiedere un’ecografia ginecologica?
L’ecografia ginecologica è un esame consigliato a tutte le donne, dai 18 anni circa. Questo tipo di esame può essere richiesto dal medico a fronte di problematiche come disordini, ritardi o dolori durante le mestruazioni, ma può essere anche richiesto come esame di controllo di routine.
L’importanza dell’ecografia pelvica sta nella capacità di questo esame di individuare differenti problematiche, da piccole cisti benigne a tumori in vario stadio, da fibromi a corpi estranei o malformazioni strutturali. L’ecografia è in grado di fornire anche ulteriori informazioni sul tipo di massa, ad esempio la natura benigna o maligna di un tumore, e può inoltre essere utilizzata per guidare i medici ad eseguire biopsie o drenaggio di una cisti o di un ascesso.
Come anticipato, le ecografie transvaginali e transaddominali possono essere prescritte da un medico se la paziente presenta alcuni sintomi legati a patologie o condizioni problematiche riguardanti l’apparato genitale femminile. Tra i più diffusi ci sono sicuramente problematiche legate alle mestruazioni, come dolori pelvici molto forti, flussi abbondanti che possono tradursi in sanguinamenti eccessivi, perdite anche dopo il ciclo e irregolarità. L’ecografia può essere molto utile anche per problematiche di infertilità, per approfondire l’eventualità di una condizione di sterilità.
L’ecografia ginecologica e la visita sono consigliabili anche nella tarda adolescenza, dai 18 anni in poi (o prima in caso di un soggetto sessualmente attivo). In questo modo si ha la possibilità di avere un confronto con un professionista su problematiche legate all’attività sessuale, sulla prevenzione di malattie e sul possibile utilizzo di contraccettivi, nonché la possibilità di monitorare in fase di crescita e sviluppo eventuali problematiche da diagnosticare.
L’ecografia ginecologica in gravidanza
L’ecografia transaddominale è solitamente eseguita nelle prime fasi della gravidanza per confermare la datazione, verificare la presenza di uno o più feti e valutare la salute generale del feto e della placenta.
L’ecografia transvaginale, invece, coinvolge l’inserimento di una sonda ecografica nell’area vaginale della madre. Questa tecnica fornisce immagini più dettagliate e precise, specialmente durante le prime fasi della gravidanza quando il feto è più piccolo e le strutture interne sono meno visibili attraverso l’ecografia transaddominale.
L’ecografia transvaginale è spesso utilizzata per valutare la posizione dell’embrione, rilevare eventuali anomalie precoci e monitorare il benessere del feto in gravidanze ad alto rischio. Entrambe le tecniche di ecografia sono considerate sicure per la madre e il feto, e vengono spesso utilizzate in combinazione per fornire una valutazione completa della gravidanza.
Cosa è possibile diagnosticare con l’ecografia ginecologica
L’ecografia permette di fare diagnosi e/o di approfondire le cause di numerose manifestazioni o condizioni:
- tumori e malformazioni dell’utero, dell’ovaio, delle tube o dell’apparato genitale interno;
- amenorrea, una condizione che consiste nella mancanza delle mestruazioni nel periodo di fertilità, o altre irregolarità mestruali (dismenorrea → mestruazioni dolorose, ipermenorrea → mestruazioni abbondanti; metrorragie → perdite ematiche nella fase intermestruale);
- problemi di infertilità;
- dolori pelvici di origine non chiara;
- anomalie durante la gravidanza, come la placenta previa o una gravidanza ectopica;
- cistiti;
- presenza di liquidi o masse nel tessuto muscolare uterino.
Preparazione a un’ecografia ginecologica e controindicazioni
Quando si desidera prenotare un’ecografia ginecologica, in particolare quella transvaginale, bisogna ricordare che non si deve avere il ciclo il giorno della visita. In caso di donne che assumono contraccettivi ormonali o che sono in menopausa non è un problema, ma per coloro che soffrono di ciclo irregolare può essere utile chiedere direttamente al medico quale sia la data adatta.
Per trovare il giorno adatto è necessario fornire poche informazioni come la data delle ultime mestruazioni, il livello di irregolarità e di ritardo. Per l’ecografia transaddominale viene spesso richiesto di presentarsi all’esame con la vescica piena, quindi si consiglia di bere molta acqua. La tecnologia ad ultrasuoni non è invasiva e non presenta controindicazioni né nell’immediato né a lungo termine.
Fonti bibliografiche:
- Cleveland Clinic, Transvaginal Ultrasound
- Mayo Clinic, Transvaginal Ultrasound
- Hopkins Medicine, Pelvic Ultrasound