Attacchi di panico: sintomi, cause e cura

Gli attacchi di panico sono episodi intensi di paura e ansia improvvisa, accompagnati da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e sensazione di soffocamento.

Pubblicato: 24 Marzo 2024 17:56

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

L’attacco di panico si presenta come un episodio di forte paura, ansia e disagio, spesso accompagnati da sintomi anche di natura fisica, come fatica a respirare, senso di oppressione toracica, dolore al petto, vertigini e tachicardia.

Questo disturbo può manifestarsi come evento isolato o, al contrario, ripetersi anche in periodi successivi. Tipicamente di durata piuttosto breve, malgrado il suo forte impatto sul piano emotivo/psicologico, l’attacco di panico non è pericoloso dal punto di vista medico per chi lo sperimenta.

Un episodio di solito dura tra i cinque e i venti minuti, anche se sporadicamente può avere una durata più lunga. Quest’ultima, però, tipicamente non supera l’ora. Durante l’attacco di panico il livello d’ansia è estremamente alto e la persona è seriamente preoccupata per la propria incolumità.

L’attacco di panico si risolve spontaneamente. I sintomi, spesso, dopo circa una ventina di minuti svaniscono lasciando il soggetto in uno stato di grande turbamento e allarme.

Come si avrà modo di approfondire più avanti, esistono diverse tecniche – ad esempio quelle di controllo del respiro – che consentono di limitare la durata dell’attacco o addirittura di impedirne la manifestazione.

Le tipologie di attacchi di panico

Gli attacchi di panico possono essere distinti in due tipologie:

La maggior parte dei soggetti con disturbo da attacchi di panico si aspetta in anticipo e teme di avere un altro attacco (ansia anticipatoria), quindi cerca di evitare i posti o le situazioni che in precedenza avevano scatenato l’episodio.

Gli attacchi di panico generano in chi li sperimenta ricadute psicologiche sia a livello cognitivo ed emotivo, sia a livello comportamentale.

Il paziente può essere genuinamente preoccupato per la propria salute (pensando di avere qualche patologia seria), oppure sviluppare problemi in ambito sociale (per la paura di essere giudicato negativamente a seguito di un episodio), o ancora condurre una vita non autonoma (ad esempio per la paura di rimanere soli durante un eventuale nuovo attacco).

I sintomi più comuni di un attacco di panico

I sintomi dell’attacco di panico possono essere di natura cognitiva e somatica. Essi includono:

Chiaramente non tutte queste manifestazioni sono presenti durante un attico di panico, in quanto la sintomatologia può differire da caso a caso.

La frequenza con cui si verificano i sintomi del panico definisce, però, la gravità del disturbo.

Gli attacchi di panico possono presentarsi con relativa bassa presenza, per esempio una volta al mese, oppure, nei casi più gravi, arrivare anche a più episodi nella stessa giornata. In quest’ultimo caso si parla più correttamente di “disturbo di panico”.

Attacchi di panico: le possibili cause

Le cause di un attacco di panico non sempre sono semplici da individuare e in ogni caso sono il risultato di un mix di elementi psicologici e fisici.

Generalmente il primo attacco si verifica durante un periodo di particolare stress per il soggetto. La fonte dello stress può essere un singolo evento acuto o l’azione combinata di più fattori.

Le cause più rilevanti di un attacco di panico possono essere:

Dopo il primo episodio tipicamente l’individuo sviluppa una forte preoccupazione e vive in uno stato di perenne apprensione, una specie di ansia anticipatoria, fondata sulla paura della paura che inevitabilmente accresce i livelli di stress, dunque agevola l’insorgere di nuovi attacchi. 

In sostanza s’innesca un circolo vizioso, dove è la paura di sperimentare un nuovo episodio che alimenta l’ansia. Quest’ultima diventa panico e si genera un nuovo attacco.

In alcuni casi, invece, gli attacchi di panico si collocano all’interno di un disturbo più grave (come ad esempio la depressione, i disturbi alimentari o il disturbo post-traumatico da stress).

Come curare gli attacchi di panico

La cura degli attacchi di panico può prevedere un trattamento farmacologico, psicoterapeutico oppure un approccio integrato che ricomprenda entrambi.

La  prima azione da compiere è riconoscere il problema e cercare aiuto. Raramente, infatti, tali disturbi svaniscono in modo autonomo.

Curare un disturbo di panico, chiedendo aiuto quanto prima, evita la cronicizzazione del disturbo e l’attivazione del circolo vizioso della paura.

Dopo avere escluso cause di tipo organico, e aver quindi verificato la natura psicologica degli episodi, si può procedere con l’inizio della terapia.

Le terapie per gli attacchi di panico

Il trattamento farmacologico è possibile nei casi più gravi e invalidanti. Esistono due principali categorie di farmaci coinvolti nella cura degli attacchi di panico:

Trattamento psicoterapeutico in alternativa o in aggiunta alla terapia farmacologica può essere impostato secondo uno dei due diversi approcci psicoterapeutici più comunemente utilizzati:

La prevenzione degli attacchi di panico si focalizza sullo sviluppo di abilità che permettano di gestire efficacemente lo stress e l’ansia nella vita quotidiana. Strategie come la meditazione mindfulness, esercizi di respirazione profonda e tecniche di rilassamento progressivo muscolare sono state dimostrate utili nel ridurre la tensione e migliorare la regolazione emotiva. L’adozione di uno stile di vita salutare attraverso una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e sonno adeguato può contribuire a minimizzare i fattori scatenanti. Inoltre, pratiche come la tenuta di un diario dell’ansia possono aiutare gli individui a identificare e gestire i pattern di pensiero e comportamento che precedono gli attacchi. L’importanza di tali pratiche risiede nella loro capacità di aumentare il senso di controllo personale e ridurre l’incidenza degli episodi.

Inoltre, il supporto sociale è un pilastro fondamentale nella gestione a lungo termine degli attacchi di panico. Il coinvolgimento di amici e familiari nel processo terapeutico può offrire un sostegno emotivo significativo e può essere facilitato attraverso l’educazione sui disturbi d’ansia. Gruppi di supporto, sia online che di persona, offrono l’opportunità di condividere esperienze e strategie di coping.

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