Il Principe Andrea è da diversi anni al centro di scandali e controversie per la sua presunta vicinanza a Jeffrey Epstein, imprenditore accusato di traffico sessuale di minori e morto suicida in carcere nel 2019. A sostenere il coinvolgimento dell’ex Duca di York nella vicenda, è stata per prima Virginia Giuffre, che nel 2014 accusò il fratello minore del Re Carlo di aver abusato di lei quando aveva solo 17 anni. Nonostante la firma di un accordo economico tra le parti, un tragico epilogo ha segnato la vita della donna, morta suicida nel 2025.
Chi era Virginia Giuffre, l’accusatrice del Principe Andrea
Classe 1983, Virginia Giuffre (all’anagrafe Virginia Roberts) nacque in California. Dopo i primi anni sulla costa del Pacifico degli Stati Uniti, si trasferì in Florida: la sua infanzia fu segnata da molestie e abusi, poiché la donna ha poi raccontato di essere stata vittima di un amico di famiglia a soli sette anni. A 14 avrebbe iniziato a vivere per strada, mentre negli anni 2000 provò a ricostruire la sua vita lavorando come addetta agli spogliatoi in un resort di lusso a Palm Beach.
Proprio qui avrebbe incontrato Ghislaine Maxwell, ex fidanzata di Epstein, il finanziere morto suicida in carcere mentre era in attesa di giudizio per i crimini sessuali di cui era imputato. Lei le avrebbe offerto un colloquio per fare la massaggiatrice, ma la Giuffre ha raccontato che le cose sarebbero andate diversamente: sarebbe stata infatti costretta a fornire servizi sessuali e a incontrare uomini potenti e facoltosi nonostante fosse ancora minorenne.
Tra di loro ci sarebbe stato anche il Principe Andrea: secondo i racconti di Virginia, il fratello minore di Carlo avrebbe abusato di lei quando aveva solo 17 anni in tre occasioni. Le accuse contro l’ex Duca di York si concretizzarono in una lunga causa legale, terminata nel 2022 con la firma di un accordo extragiudiziale tra i due.
Nonostante la nascita di tre figli, Christian, Noah ed Emily, la donna non riuscì mai a cancellare totalmente il suo passato difficile: nel marzo 2025, a soli 41 anni, si suicidò nella sua fattoria nell’Australia Occidentale. Accanto al cadavere, fu trovato un bigliettino in cui incoraggiava le vittime di violenze sessuali a denunciare.
Virginia Giuffre è condiserata un simbolo della lotta agli abusi sui minori, che lei stessa ha cercato di aiutare fondando l’organizzazione Speak Out, Act, Reclaim (SOAR). Le sue memorie sono raccolte nel libro Nobody’s Girl, in uscita a fine ottobre 2025.
Virginia Giuffre, le accuse al Principe Andrea
Virginia Giuffre dichiarò pubblicamente nel 2014 di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con il Principe Andrea in tre occasioni quando aveva 17 anni: a Londra, a New York e nelle Isole Vergini. L’ex Duca di York ha sempre negato le accuse. Poiché il giudice rifiutò di archiviare il caso, la Regina Elisabetta decise nel 2019 di revocare ad Andrea tutti i titoli militari e i patrocini reali.
Le due parti riuscirono comunque a trovare nel 2022 un accordo extragiudiziale che pose fine alla causa intentata dalla Giuffre: oltre ad un riconoscimento economico di diversi milioni di sterline, il documento prevedeva anche una donazione all’organizzazione di Virginia che si occupa di fornire supporto ai diritti delle vittime di abusi.
I guai per il Principe Andrea non sono tuttavia terminati con la stesura dell’accordo: a gennaio 2024 sono stati desecretati alcuni documenti relativi al caso Epstein, portandolo nuovamente nell’occhio del ciclone. Il suicidio di Virginia, avvenuto nell’aprile dello stesso anno, e il riemergere di uno scambio di email tra lui ed Epstein all’inizio del 2025 sono stati tra i motivi principali che lo hanno spinto a rinunciare a tutti i suoi titoli reali, anche in virtù del danno d’immagine causato dalla sua condotta alla Royal Family.