Rania di Giordania è di nuovo ricaduta nell’incubo della faida famigliare che mina il potere di suo marito, il Re Abd Allah II. E ancora una volta a far tremare la Monarchia è il fratellastro del Sovrano, Hamzah bin Hussein, che mira al trono, sobillando la Corte. Contro il quale però il Sovrano questa volta ha reagito col pugno di ferro, mettendo fine a ogni possibilità di dialogo o di perdono.
Rania di Giordania, il tradimento di Corte
La faccenda è molto intricata e riguarda legami di sangue e tensioni di famiglia. A mettere in pericolo il titolo di Rania di Giordania, di Abd Allah II e del loro primogenito, Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh, che dal 2006 è stato designato come erede al trono. Mossa che avrebbe irritato profondamente il fratellastro del sovrano, spingendolo al tradimento e a organizzare nel 2021 un golpe per rovesciare il potere. Le autorità giordane sono intervenute e hanno arrestato un ex consigliere del re e un’altra ventina di persone tra funzionari civili e militari, mentre il fratellastro del Re è finito ai domiciliari.
Un anno dopo, Hamzah bin Hussein, è tornato in libertà dopo che ha giurato di rinunciare a ogni pretesa sul trono. Ma a distanza di qualche mese dalla fine degli arresti domiciliari, il cognato di Rania pare sia tornato alla carica. La situazione è divenuta così pericolosa che Abd Allah II è intervenuto emanando un provvedimento ad personam.
Rania di Giordania, il provvedimento contro il cognato ribelle
Come riportato dal sito Africa Express, la stampa giordana ha ripreso le parole del marito di Rania, che così ha giustificato il decreto emanato contro il fratellastro ribelle: “Durante l’ultimo anno Hamzah ha esaurito tutte le occasioni per rimettersi sulla retta via. Non permetterò a nessuno di porre i propri interessi al di sopra di quello della nazione, e non permetterò nemmeno a mio fratello di disturbare la pace della nostra orgogliosa nazione. Non abbiamo il lusso del tempo per affrontare il comportamento irregolare e le aspirazioni di Hamzah. Abbiamo molte sfide e difficoltà davanti a noi e dobbiamo tutti lavorare per superarle e soddisfare le ambizioni del nostro popolo e il suo diritto a una vita dignitosa e stabile”. E prosegue: “Purtroppo mio fratello crede davvero a ciò che afferma. L’illusione in cui vive non è nuova; altri membri della nostra famiglia hashemita e io ci siamo resi conto da tempo che rinnega i suoi impegni ed è persistente nelle sue azioni irresponsabili che cercano di seminare disordini, incurante delle conseguenze della sua condotta sul nostro Paese e sulla nostra famiglia”.
Abd Allah II parla anche di contatti presi dal fratellastro con funzionari di Paesi esteri per ottenere sostegno al suo progetto di rovesciare il regime. Con il decreto emesso, spiega il Re, s’intende limitare lo spazio di manovra del Principe ribelle: “Forniremo ad Hamzah tutto ciò di cui ha bisogno per vivere una vita confortevole, ma non avrà più lo spazio di una volta, ha abusato offendendo la nazione, le sue istituzioni e la sua famiglia, minando la stabilità della Giordania. È stato emesso un decreto reale, approvando la raccomandazione del consiglio formato in conformità con la legge della famiglia reale, di limitare le comunicazioni, il luogo di residenza e i movimenti del principe Hamzah”.
Chi è Hamzah bin Hussein, cognato di Rania di Giordania
Abd Allah II e Hamzah bin Hussein sono entrambi figli del precedente Re di Giordania, Hussein, ma nati da madri diverse. Quando, nel 1999, Hussein morì di cancro, il trono andò ad Abd Allah II, mentre Hamzah ricevette il titolo di Principe ereditario. Tuttavia, il marito di Rania ha privato Hamzah del titolo cinque anni dopo e lo ha dato a suo figlio maggiore, Al Hussein bin Abdullah II. Questo passaggio di potere avrebbe spinto il cognato di Rania a riprendersi quello che riteneva di suo diritto.
Rania di Giordania, look incantevoli a sostegno del Re
Mentre Abd Allah II si è quindi mosso per arginare la ribellione del fratello, Rania di Giordania sta lavorando a mantenere la stabilità del Regno, proseguendo con i suoi impegni istituzionali. Solo qualche giorno fa ha incontrato le giocatrici della squadra giordana femminili di calcio, Ajloun, presentandosi all’appuntamento con un magnifico look casual, da copiare: camicia celeste, dal taglio maschile, pantaloni bianchi e décolletée dalla punta tonda e tacco largo.
Rania ha accompagnato suo marito a New York dove è stato premiato col Path to Peace Award, per aver promosso il dialogo interreligioso. Per la serata di gala, la Regina ha indossato un abito lungo plissettato, firmato Daneh, abbinato alla classica clutch di Bottega Verde.