Quando salirà al trono, sarà la quarta Regina regnante di Svezia e la prima del Casato di Bernadotte. Vittoria di Svezia, alla nascita, non avrebbe dovuto essere regina ma nel 1980, la legge che regolamenta l’ascesa al trono è cambiata favorendo la primogenitura assoluta e così lei, essendo la prima figlia di Re Carlo Gustavo e della Regina Silvia, nata il 14 luglio 1977, diventa l’erede al trono.
In Svezia è dal lontano 1720 che non si ha una Regina regnante, ma dopo Vittoria ci sarà un’altra sovrana, la figlia Estelle. Così si prevede per la Svezia un insolito trono tutto al femminile.
Non ha ancora tre anni, quando il padre concede a Vittoria il titolo di Duchessa di Västergötland. La Principessa ereditaria trascorre i suoi primi anni di vita nel Palazzo Reale di Gamla Stan, a Stoccolma, ma nel 1981, la famiglia si trasferisce al Palazzo Drottningholm, a Ekerö, appena fuori dalla capitale svedese.
Vittoria diventa maggiorenne il 14 luglio 1995 e proprio in questa ricorrenza, durante una cerimonia nella Sala di Stato del Palazzo Reale, la Principessa ereditaria pronuncia un discorso che viene trasmesso in televisione, in cui promette di rimanere sempre fedele al Re e al Riksdag, il Parlamento svedese. Lo stesso giorno, la Principessa riceve anche le insegne dell’Ordine Reale dei Serafini, massima onorificenza in Svezia, tra le più antiche d’Europa.
Indice
L’anoressia colpisce la Principessa
I vent’anni di Vittoria non sono semplici e la Principessa deve far fronte ad una malattia che la riduce pelle e ossa: l’anoressia. Il peso e la pressione data dal ruolo non fanno vivere serenamente Vittoria che inizia a soffrire di questo disturbo alimentare. Nel 1997 la portavoce di Palazzo Elisabeth Tarras-Wahlberg deve ammettere al quotidiano Expressen che “la Principessa soffre di disturbi nell’ingestione del cibo”.
La notizia fa il giro del mondo e in un’intervista, rilasciata anni dopo, la Principessa racconta: “Era come se tutto nella mia vita e intorno a me fosse controllato dagli altri. L’unica cosa che potevo controllare era il cibo che ingerivo. La mia angoscia era enorme. Odiavo davvero come apparivo, come ero. Io, Vittoria, non esistevo”.
Gli studi internazionali e la dislessia
Fortunatamente, dopo un anno passato negli Stati Uniti a studiare scienze politiche e storia presso la prestigiosa Università di Yale, seguita dai medici, Vittoria torna in patria in salute come all’epoca ha tenuto a precisare: “Posso dire di non essermi mai sentita così bene”.
Al suo ritorno in Svezia, la Principessa si iscrive all’Università di Uppsala, dove segue corsi sull’implementazione della pace a livello internazionale per poi proseguire prima con un tirocinio presso le Camere di Commercio di Parigi e Berlino e poi con un addestramento militare di base presso il Centro internazionale delle forze armate svedesi.
In seguito si specializza, presso l’Università della Difesa svedese, in scienze politiche, relazioni internazionali e risoluzione dei conflitti. I suoi studi diplomatici li mette in campo nel 2007, quando trascorre un periodo presso la rappresentanza permanente della Svezia a Bruxelles.
Il suo percorso di studi non è facile, soprattutto all’inizio. Infatti, da piccola Vittoria, proprio come suo fratello, Carlo Filippo, soffre di dislessia che per sua ammissione le crea diversi problemi, anche con i coetanei: “Vedevo i miei amici capire tutto, divorare i libri che ci davano da leggere, mentre io non riuscivo nemmeno ad arrivare a metà.”
L’amore per il personal trainer
Il ritorno dal percorso universitario negli Stati Uniti per Vittoria è fortunato non soltanto dal punto di vista della salute ma anche dell’amore. Per recuperare la forma fisica, Vittoria si affida alla guida di un istruttore, Daniel Westling. Daniel, diplomato in scienze motorie, è il gestore della palestra più in voga di Stoccolma.
All’inizio, la storia d’amore non piace al Re che non trova adatto Daniel per la figlia, futura Regina di Svezia. Di estrazione borghese, Daniel è un giovane uomo molto amichevole e cordiale con tutti, a detta degli amici. Vittoria, in questa occasione, decide di non piegarsi alla volontà del padre proseguendo la storia con Daniel che nel frattempo si impegna per diventare un principe consorte perfetto, studiando le lingue, la dizione, il galateo e l’etichetta.
Tutti i royal watcher definiscono la sua trasformazione “incredibile” e così Vittoria e Daniel riescono ad annunciare il fidanzamento il 24 febbraio 2009. Purtroppo, nei mesi successivi, Daniel subisce un trapianto di rene per un’insufficienza di cui soffre fin da bambino. Il donatore è suo padre Olle e dopo aver superato anche questa prova, finalmente arriva il grande giorno.
Amor vincit omnia
Il matrimonio è celebrato nella Cattedrale di Stoccolma il 19 giugno 2010. La principessa è radiosa: indossa un meraviglioso abito dello stilista svedese Par Engsheden e, a completare il look, la tiara di cammei indossata anche dalla madre Silvia nel giorno delle nozze con Carlo Gustavo, celebrate lo stesso giorno, di 34 anni prima.
Vittoria rompe con la tradizione svedese facendosi accompagnare dal padre “quasi” all’altare, cosa che ad alcuni svedesi non è piaciuta. La tradizione svedese vuole che la sposa e lo sposo camminino insieme. Lei, invece, si fa accompagnare dal padre a metà strada per poi arrivare all’altare con Daniel.
Nel suo discorso di nozze, il Principe Daniel racconta che Vittoria è rimasta sveglia tutta la notte, prima della partenza per un lungo viaggio, scrivendogli una lettera per ogni giorno di sua assenza. Lui si è svegliato trovando 30 lettere da leggere nei giorni in cui sarebbe rimasto da solo.
La coppia si trasferisce a vivere nel Palazzo di Haga e due anni dopo nasce la prima figlia, la Principessa Estelle. Il secondo figlio, il Principe Oscar, viene al mondo nel 2016.
Il suo impegno per la pace e per i giovani
Nella vita di tutti i giorni, oltre agli appuntamenti istituzionali dovuti al suo ruolo, la Principessa ereditaria è particolarmente impegnata nella promozione della pace e degli aiuti umanitari a livello internazionale e partecipa in diverse occasioni a iniziative e conferenze delle Nazioni Unite.
Un altro suo grande interesse è quello per la natura e l’impegno della Principessa nei confronti del mare e della pesca ha svolto un ruolo chiave nella creazione del Seafood Business for Ocean Stewardship, in cui le dieci maggiori aziende di pesca e molluschi del mondo collaborano con il supporto di ricercatori per ottenere un’industria più sostenibile.
Il benessere dei giovani è sempre stato un altro focus della Principessa, tanto che in occasione del suo matrimonio nel 2010, insieme al marito, istituisce una fondazione il cui scopo è quello di promuovere la salute e prevenire l’esclusione sociale tra i bambini e i giovani in Svezia.
Secondo gli ultimi sondaggi, la Principessa Vittoria è il componente della famiglia reale svedese più amato e sono in molti a volerla presto come Regina di Svezia.