Meghan Markle, nuovi problemi per il suo nuovo brand di marmellate, cos’è successo

Sembra che Meghan Markle si trovi a dover gestire, nuovamente, dei problemi burocratici che riguardano il suo nuovo brand American Riviera Orchard

Pubblicato: 29 Novembre 2024 11:55

Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

Il Principe Harry e Meghan Markle hanno deciso di lasciare l’Inghilterra nel 2020 per costruirsi una vita più felice oltreoceano. I due risiedono, ormai, da diversi anni in California, a Montecito, ma, anche lontana dalla Corona, la coppia non è esente dalle complicazioni. Infatti sembra che la Duchessa di Sussex stia affrontando un nuovo problema burocratico che blocca la sua ultima idea imprenditoriale. Da qualche tempo, in effetti, l’ex attrice ha svelato di voler lanciare un brand di marmellate, prodotti per la casa e lifestyle.

Il progetto si dovrebbe chiamare American Riviera Orchard, ma la registrazione di questo marchio ha ricevuto, di recente, una nuova battuta d’arresto.

Meghan Markle, ancora non registrato il marchio American Riviera Orchard

American Riviera Orchard è il nome scelto da Meghan Markle per la sua nuova linea di prodotti, che avrebbe intenzione di lanciare nel mercato americano. La Duchessa di Sussex, infatti, avrebbe intenzione di commercializzare delle marmellate e degli oggetti di diverso genere, creati secondo il suo gusto personale. Un’anteprima di quella che sarà la sua produzione, almeno per quanto riguarda le confetture, è stata data dalla stessa ex attrice ad aprile scorso, quando ha deciso d’inviare 50 barattoli della sua confettura ad amici vip.

In seguito, però, il progetto imprenditoriale di Meghan Markle ha subito diverse battute d’arresto e, adesso, è stato reso noto che i documenti per la registrazione del marchio non sono, ancora, in regola. Sembra che, secondo quanto riportato dal Dailymail, la Duchessa di Sussex abbia chiesto un’ulteriore proroga di tre mesi alle autorità statunitensi per sistemare l’incartamento per l’iscrizione nei registri del suo nuovo brand.

Sarebbe stato il team legale dell’ex attrice a portare avanti questa richiesta, dopo una precedente proroga di tre mesi già ottenuta in estate. Ad agosto, infatti, la registrazione di American Riviera Orchard era stata già respinta dalle autorità competenti. In quell’occasione sarebbe emerso che la domanda di iscrizione del brand non era stata debitamente firmata e che non erano nemmeno state versate le giuste somme per ottenere il certificato. Non è ancora noto, però, cosa abbia spinto, stavolta, il team della moglie di Harry d’Inghilterra a chiedere una nuova proroga della registrazione, in ogni caso, se la Duchessa di Sussex non fornirà quanto dovuto entro la prossima scadenza, la sua domanda d’iscrizione del marchio dovrà essere riavviata da capo.

Meghan Markle, tutti i problemi con il nuovo progetto

Già quando Meghan Markle ha lanciato, per la prima volta, il suo nuovo brand American Riviera Orchard è sembrato che lo stesso non nascesse sotto una buona stella. Fin da subito, infatti, si sono impennate le vendite delle confetture di Re Carlo III, come se i sudditi volessero supportare il sovrano nei suoi progetti imprenditoriali, dopo la concorrenza della nuora.

Ma anche la procedura di registrazione del marchio, fin da subito, ha subito delle complicazioni. L’impresa titolare del brand Royal Riviera, infatti si è opposto all’iscrizione, richiesta dall’ex Duchessa, lamentando il rischio di confusione tra le due diverse aziende. A marzo, quindi, il team della Duchessa di Sussex ha scelto di puntare sul nome American Riviera Orchard, ma anche questa decisione ha incontrato delle difficoltà, perché il brand dell’ex attrice cita l’American Riviera, nome di luogo comunemente usato per descrivere una porzione della costa Californiana che, quindi, non può diventare un brand.

Infine sembra che i Duchi abbiano avuto diverse difficoltà nel trovare un CEO, che possa gestire il nuovo progetto imprenditoriale e che 18 dipendenti si siano già licenziati negli scorsi mesi.

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