Ho 37 anni, quasi 38. E da sempre mi considero un’inguaribile sognatrice. Quando ero bambina avevo le idee molto chiare su quello che sarei diventata. Crescendo si sono aggiunti altri desideri, nuovi obiettivi e anche qualche difficoltà. Il problema è nato quando mi sono resa conto che nonostante gli sforzi e la perseveranza non avevo realizzato nulla. Tutti sono andati avanti, i miei amici, i vecchi compagni di scuola e i conoscenti. Tutti hanno trovato il lavoro dei sogni, hanno fatto carriera, comprato una casa. Hanno trovato la persona giusta, qualcuno si è anche sposato e ha comprato casa. Io sono rimasta nella città in cui sono nata e cresciuta cercando di trovare la mia strada, ma senza successo, mentre gli altri realizzavano i loro sogni. Sono stanca, forse è arrivato il momento di guardare in faccia la realtà e di accettare che ho fallito su tutto.
“Si può sognare una moltitudine di bevande, ma quando si ha veramente sete bisogna svegliarsi per bere” diceva Sigmund Freud, e quanto aveva ragione! Se lo avessi ascoltato, in tempi non sospetti, probabilmente avrei evitato molte delusioni. Perché vedi, anche io esattamente come te ho fallito e non sono riuscita a realizzare i miei sogni. O almeno è di questo che mi ero convinta.
Lasciatelo dire, il fatto che tu sia un’inguaribile sognatrice è bellissimo. In una società fatta di caos e disordine, di impegni, di corse e rincorse, guardo sempre con profonda ammirazione chi riesce a fermarsi e a ritagliarsi del tempo per sognare. Ma devo chiedertelo: che forma hanno i tuoi sogni? E soprattutto: da dove nascono?
Vedi, c’è una sottile differenza che non tutti notiamo quando sogniamo. A volte lo facciamo per dare forma agli obiettivi e ai desideri che magari ci accompagnano da quando siamo bambine. Altre volte, però, lo facciamo per fuggire dalla realtà, soprattutto quando niente va come avevamo immaginato.
È in quei momenti che la porta che si apre sul mondo dei sogni diventa la perfetta via di fuga, quella che ci permette di accedere a un luogo fatto a nostra immagine e somiglianza. Un posto in cui tutto ciò che abbiamo sempre desiderato prende forma. Una destinazione sicura dalla quale non vorremmo allontanarci mai.
Ed è bello sognare, sia quando lo facciamo socchiudendo gli occhi, sia quando il nostro sguardo è vigile e fisso. Ma la verità è che per realizzare tutti quei straordinari sogni che ci appartengono dobbiamo svegliarci, agire e vivere. Tu devi farlo!
Quindi no, amica mia, non devi rinunciare ai tuoi sogni, anche se fino a questo momento ti sembra di aver collezionato più insuccessi che traguardi. Raramente ce lo dicono, ma la verità è che senza fallimenti non c’è possibilità di crescita e di evoluzione. A patto però che tu sappia accoglierli e farne tesoro.
Quindi ecco il mio consiglio: continua a sognare, ma fallo restando lucida, designando nella tua mente la destinazione che vuoi raggiungere. E non preoccuparti se ti sembra che tutto ciò in cui hai creduto si sta frantumando: i sogni non si rompono mai. Cambiano, si trasformano e mutano, si palesano in forme diverse e a volte incomprensibili, e sono tuoi il diritto e il dovere di decifrarle.
Ma ti prego, non commettere l’errore di restare intrappolata in quel mondo che risiede dentro di te. Esci da quel sogno anche se hai paura, anche se il risveglio sarà brusco. Portalo con te nella quotidianità e inizia a vivere: la distanza tra i sogni e la realtà si chiama azione.
E ricorda: i sogni ci cambiano la vita, e non lo fanno solo quando si realizzano. Lo fanno nel momento stesso in cui diventano ingombranti in quel cassetto nel quale li abbiamo rinchiusi e ci chiedono di farli uscire, quando per seguirli scegliamo di intraprendere un percorso di cambiamento che inizia prima dentro di noi e poi si estende fuori. Lo fanno quando ci mostrano che è nostro il potere di cambiarli, di plasmarli e di renderli migliori, ma soprattutto di trasformarli in realtà. In bocca al lupo!