Non ho voluto figli eppure sono felice lo stesso

Non tutte le donne nascono (e devono) diventare mamme. E questo non ci rende egoiste o poco affettuose

Pubblicato: 4 Ottobre 2024 08:14

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Mi chiamo F., ho 41 anni e non sono una mamma. E soprattutto sono felice lo stesso perché so di non essere nata per essere mamma. Nonostante questo ogni giorno mi scontro con persone che mi guardano come se fossi un’aliena, come se non avere figli mi renda strada, diversa, e persino incapace di amare. Io non capisco, dicono. Non posso comprendere il dolore del parto è vero, né cosa vuol dire occuparsi di pappe e pannolini. Ma questo mi rende disumana? O non degna di essere inclusa nelle cerchie sociali? Ve lo dico perché negli ultimi tempi sono stata esclusa dal mio gruppo di amicizie, e questa non è una sensazione, ma un dato di fatto. Non solo nei discorsi, in cui la mia opinione non è richiesta né considerata, ma anche negli incontri. Capisco che ci siano uscite a misura di “bambino”, ma io non mi sono mai tirata indietro, neanche quando ho fatto da “baby sitter” e da zia acquisita su richiesta. Davvero devo essere messa in disparte solo perché non ho e non voglio figli? Mi sembra davvero ridicolo che nel 2024 io debba giustificarmi per questo e peggio rinunciare alle amicizie. Che pensate?

Mia cara F., rispondo subito alla tua domanda e lo farò senza girarci intorno: no, non devi essere messa da parte solo perché non hai e non vuoi figli. E hai ragione quando dici che non tutte le donne devono diventare madri. È tuo, anzi nostro diritto scegliere chi essere e cosa diventare, se costruire una famiglia e come farlo. Ma, amica mia, viviamo in un mondo che porta con sé i pregiudizi di un retaggio culturale antico e obsoleto che vede ancora le donne come l’angelo del focolare. E questo pensiero, purtroppo, è ancora tutto da sradicare.

Quindi come prima cosa ti consiglio di non curarti di chi ti guarda in maniera diversa solo perché hai scelto con la tua testa, e col tuo cuore, chi diventare. Senza cedere ai ricatti sociali che ti immaginavano in altre vesti. È vero, come tu stessa scrivi, forse non puoi capire il dolore del parto, o non puoi immaginare cosa voglia dire districarsi tra pappe e pannolini, ma probabilmente neanche il tuo stile di vita non sarà capito da chi vive in maniera diversa da te.

E questo è normale: abbiamo impegni, professioni, doveri diversi, priorità che non si incastrano con quelle degli altri. Nessuna di queste cose è assoluta, giusta o sbagliata. Si tratta di una vita costruita a nostra misura, quindi pazienza se qualcuno non la comprende. Figuriamoci se qualcuno può mettere in dubbio la tua capacità di amare.

Certamente non devi sentirti meno di una mamma, o più in generale di un genitore. Penso che il fatto che tu ti senta felice, nei tuoi ruoli e nella tua vita in generale, è un traguardo che di per sé già dice tutto. Non avrai trovato la tua soddisfazione nella genitorialità, ma magari lo hai fatto grazie al lavoro, all’amore o alle tue passioni. E questa, amica mia, è l’unica cosa che conta.

Diverso è, invece, il caso del comportamento dei tuoi amici. Intanto voglio chiederti: sei sicura che le persone a te care ti stiano escludendo davvero? Perché vedi, a volte il pregiudizio, condito dalle pressioni sociali, sa distorcere ogni realtà. Mi chiedo solo se forse non ti invitano nei discorsi e nelle uscite perché pensano che tu sia impegnata o preferisca fare altro, oppure perché, come dici tu, ti escludono. Qualsiasi sia la motivazione, mia cara F., ti invito a indagare insieme a loro.

Sicuramente i loro stili di vita sono differenti dai tuoi, e più affini, invece, a chi ha già dei figli. Ma non posso immaginare che questo sia un motivo per chiudere delle amicizie, se è di questo che si tratta. Quindi ecco il mio consiglio: prova a parlarne con loro, spiegagli come ti senti, senza muovere giudizi o accuse, e cerca di capire se questo allontanamento è condizionato solo dalle tue sensazioni o se magari, involontariamente, è stato portato avanti da loro. Sono certa che se è un affetto vero e reciproco che vi unisce riuscirete a capirvi, e a ritrovarvi.

 

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