I ragazzi e le ragazze fanno grandi sogni. Se Riccardo vuole fare l’hacker etico, Marta sogna di diventare illustratrice, mentre Luca vorrebbe essere un garden designer e Viola punta a fare la creatrice di gioielli. Bibi, invece, vuole cantare. E i genitori di tutti loro storcono il naso: “Ma che lavori sono? Non potete fare gli impiegati, gli insegnanti, gli avvocati come noi? Non c’è sicurezza in questi lavori che sognate, non c’è futuro. Seguite la nostra strada e non dovrete preoccuparvi di cercare un’occupazione o di diventare precari!”.
Speranze dei genitori vs sogni dei figli
Accade molto spesso che le ambizioni dei figli e quelle dei genitori non coincidano. Le generazioni cambiano esigenze e aspirazioni, anche a seconda del momento storico e delle possibilità economiche. Il progetto del figlio “sistemato”, però, rimane una costante nelle speranze dei genitori. In special modo, se uno dei due ha una carriera avviata ed è un professionista affermato, spera che i figli seguano la sua strada, che è già aperta e sicura. Ogni padre, ogni madre cerca di facilitare la vita dei figli per aiutarli a inserirsi nel mondo del lavoro nel modo più “liscio” possibile. È umano. È comprensibile. Ma talvolta è un po’ troppo. Perché ogni persona giovane ha il suo sogno che vorrebbe inseguire.
Come evitare la collisione (e ottenere un “sì”)
Il rischio è di entrare in collisione con i genitori, scettici sulle esili possibilità di realizzazione di di una figlia decisa a diventare pasticcera o tatuatrice piuttosto che prof di matematica. Ci vuole molta determinazione per convincere un genitore a farti intraprendere un percorso diverso da quello che aveva immaginato per te. E ci vuole tempo. Dimostrarsi mature e convinte è il plus che giocherà a tuo favore. Quindi…
- Se credi davvero nel tuo obiettivo, dovrai pazientare e mostrarti serena ma decisa. Insomma, niente scenate, musi lunghi e porte sbattute. Devi dimostrarti all’altezza del tuo sogno.
- Cerca il dialogo con i genitori, argomentando le tue ragioni con equilibrio e realismo. I loro timori sono comprensibili, ma il tuo intento è sincero e profondo.
- Dimostra la tua passione e il tuo entusiasmo per quello che vorresti fare: documentati e eleva la qualità della tua scelta (“Papà, io voglio fare un corso serio, noto, accreditato, anche difficile ma di alto livello”).
- Prometti che farai di tutto per darti da fare al massimo.
- Impegnati a “ridurre le spese”: se vuoi che mum&dad paghino la scuola di canto o di game designer, giura che non farai richieste di soldi al di là di ciò che ti è necessario (ovvio che è impossibile, però puoi provarci).
- Riferisci loro di ogni tuo progresso e coinvolgili sempre nei tuoi studi.
- Garantisci ottimi risultati in entrambi i corsi di studi, se le lezioni della tua materia del cuore sono parallele al liceo. Studiare alle superiori e studiare canto due volte a settimana si può fare senza problemi.
Pensare comunque al piano B
In effetti si può studiare Legge e cantare, per far contento il papà e (comunque) assicurarsi un piano B nel caso in cui la carriera di cantante non decolli. Hanno ragionato così la cantante Annalisa, laureata in Fisica; Aiello, in Economia e Commercio; Ghemon in Giurisprudenza come pure Checco Zalone; Ludovica Martino di Skam Italia in Interpretariato e Traduzione; Naomi al DAMS; Tiziano Ferro in Lingue.
Mediazione e persuasione
D’altronde, con un tasso di disoccupazione giovanile in Italia del 29,4% tra le persone tra i 15 e il 24 anni, non c’è da essere tanto ottimisti. Bisogna mediare tra l’esigenza del genitore di proteggerti e la tua, che ti spinge a esprimere il tuo talento nel campo che più ami. Il papà si convincerà a farti seguire la tua passione se farai un’opera di persuasione con calma, convinzione e l’aiuto della mamma, su cui dovrai “lavorare” (con gentilezza e rispetto) per farla stare dalla tua parte.
E fare bene i conti!
Un’ora di lezione di canto costa circa 25 euro. Per riuscire a cantare bene ci vogliono almeno due/tre anni, in relazione alla velocità di apprendimento, ma anche al tempo che si potrà dedicare allo studio e alla frequenza. Altri esempi? Il corso da tatuatore è di 800 ore e costa circa 4000 euro. Un corso professionale di gioielleria e oreficeria costa 4900 euro ed è di 300 ore, mentre quello da pasticcere dura 550 ore e costa 7000 euro. Fai bene i conti prima di partire all’attacco, con il canto o qualsiasi altra specializzazione che vorresti intraprendere.