Quando l’amore diventa dipendenza: riconoscere e superare la Love addiction

La dipendenza affettiva trasforma l'amore in un bisogno ossessivo, ma è possibile superarla ritrovando l'autostima e l'autonomia emotiva

Pubblicato: 9 Settembre 2024 15:11

Donatella Ruggeri

Psicologa

Psicologa, fondatrice di “Settimana del Cervello”. È una nomade digitale: lavora da remoto e lo fa viaggiando.

La dipendenza affettiva è una condizione psicologica complessa in cui l’amore per l’altro si trasforma in un bisogno ossessivo e insaziabile, quasi come se il partner diventasse una “droga” emozionale.

Chi ne soffre si trova a vivere relazioni in cui la propria identità e autostima dipendono completamente dalla presenza e dall’approvazione del partner

Questa dipendenza non solo limita la libertà personale, ma può portare a comportamenti estremi, come l’isolamento sociale, il sacrificio dei propri interessi, la sottomissione totale, la dipendenza economica e la soppressione dei propri bisogni.

Il pericolo maggiore della dipendenza affettiva risiede nella sua capacità di passare inosservata, mascherata da gesti di amore e dedizione. Tuttavia, come dimostrano vari studi nel campo delle neuroscienze, questa condizione può alterare il funzionamento del cervello, in modo simile a quanto avviene con altre forme di dipendenza.

Affrontare questa dipendenza significa recuperare la propria autonomia emotiva e costruire relazioni basate su rispetto reciproco, fiducia e indipendenza. Vediamo quindi come fare.

Riconoscere la dipendenza affettiva

Una delle difficoltà più grandi della dipendenza affettiva è riconoscerla. Il bisogno costante di vicinanza e rassicurazione viene spesso interpretato come indice di un legame profondo, anche se in realtà può indicare un problema.

Possono esserci comportamenti di controllo dell’altro, come l’intrusione nei suoi dispositivi o account social, alla ricerca di prove e rassicurazioni: comportamenti che però, oltre ad essere una violazione della privacy dell’altro, spesso creano tensioni che allontanano il partner. In molti casi, è proprio il partner a notare per primo i segnali di dipendenza affettiva.

Differenza tra amore sano e dipendenza affettiva

Mentre in un amore sano c’è un equilibrio tra il dare e il ricevere, nella dipendenza affettiva il legame è alimentato dalla paura di essere abbandonati e dalla necessità costante di conferme. Questa paura non riguarda solo il controllo dell’altro, ma anche il timore o la convinzione di non riuscire a mantenere la propria autonomia senza l’altro. Chi soffre di dipendenza affettiva spesso teme di non essere in grado di vivere senza il partner, e ogni segnale di indipendenza, sia del partner che proprio, viene percepito come una minaccia alla stabilità della relazione.

Questo porta a un circolo vizioso in cui sia il desiderio di controllo che la propria incapacità di staccarsi dall’altro rendono la relazione soffocante e insostenibile, impedendo a entrambi i partner di crescere e mantenere la propria individualità.

Differenze tra uomini, donne e persone LGBTQ+

La dipendenza affettiva colpisce uomini, donne e persone LGBTQ+ in modi differenti.

Studi epidemiologici indicano che le donne sono generalmente più inclini a sviluppare dipendenza affettiva rispetto agli uomini, probabilmente a causa di aspettative sociali e ruoli di genere che incoraggiano le donne a essere più orientate verso le relazioni e la cura degli altri.

Gli uomini, d’altro canto, tendono a manifestare la dipendenza affettiva in modi che possono essere meno evidenti ma altrettanto dannosi. Spesso, l’espressione di questa dipendenza si accompagna a comportamenti di controllo o gelosia, derivanti dalla difficoltà a esprimere vulnerabilità e bisogni emotivi in modo sano. Gli uomini possono anche essere meno propensi a riconoscere di avere una dipendenza affettiva e chiedere aiuto a causa delle norme culturali che tendono a stigmatizzare l’espressione delle emozioni maschili e la richiesta di supporto emotivo.

La discriminazione, la mancanza di supporto sociale e le esperienze di rifiuto legate all’identità di genere o all’orientamento sessuale possono rendere le persone LGBTQ+ più vulnerabili alla dipendenza affettiva e accentuare il bisogno di conferme e approvazione all’interno delle relazioni.

Segnali della dipendenza affettiva

Identificare i segnali in tempo può prevenire l’instaurarsi di dinamiche tossiche con conseguenze gravi sulla salute mentale e fisica delle persone coinvolte.

I segnali più comuni ai quali prestare attenzione includono:

Cause della dipendenza affettiva

Le radici della dipendenza affettiva spesso si trovano nei primi anni di vita, nelle dinamiche relazionali con i genitori e le figure di riferimento. Diversi fattori possono infatti predisporre una persona alla dipendenza affettiva. I principali sono:

Oltre a questi fattori, anche la depressione e i disturbi di personalità possono contribuire significativamente alla dipendenza affettiva.

Come superare la dipendenza affettiva

Affrontare la dipendenza affettiva richiede un intervento terapeutico strutturato che aiuti la persona a rompere il ciclo di pensieri e comportamenti disfunzionali e a sviluppare una maggiore autonomia emotiva.

Se sospetti di soffrire di dipendenza affettiva, il primo passo è riconoscere il problema. 

Prenditi del tempo per riflettere sulle tue relazioni passate e attuali. L’assenza del partner ti genera ansia e insicurezza? Sacrifichi spesso i tuoi bisogni e desideri per compiacere il partner?

Se ti riconosci in questi comportamenti, potrebbe essere utile cercare il supporto di un terapeuta, preferibilmente uno specializzato in terapia cognitivo-comportamentale, che ti possa aiutare a lavorare sull’autostima, sull’autonomia emotiva e sulla gestione dell’ansia. Inoltre, coltivare interessi personali e mantenere relazioni sociali al di fuori della coppia può rafforzare il tuo senso di identità e ridurre la dipendenza dal partner.

Se invece sospetti che il tuo partner soffra di dipendenza affettiva, è importante affrontare la situazione con empatia e sensibilità. Evita di criticare o minimizzare i suoi sentimenti, poiché ciò potrebbe aumentare l’insicurezza e l’ansia. Invece, incoraggia una conversazione aperta sulle sue paure e insicurezze e offri supporto emotivo senza però diventare l’unica fonte di rassicurazione. Suggerisci delicatamente l’idea di un percorso terapeutico, anche di coppia, spiegando che lavorare sulla propria autonomia emotiva può portare a una relazione più sana e soddisfacente per entrambi. Nel frattempo, assicurati di stabilire confini chiari e di preservare la tua autonomia in modo che il legame tra voi rimanga equilibrato e rispettoso delle esigenze di entrambi.

Uomini, donne e persone LGBTQ+ possono beneficiare di approcci terapeutici personalizzati che tengano conto delle specifiche esperienze di genere e identità. Ad esempio, per le donne può essere utile focalizzarsi sul potenziamento dell’autonomia e della stima di sé, mentre per gli uomini potrebbe essere fondamentale lavorare sull’espressione emotiva e sulla gestione della gelosia. Nelle persone LGBTQ+ è spesso necessario un supporto aggiuntivo per affrontare le influenze esterne come la discriminazione e l’isolamento sociale, oltre a costruire un senso di identità forte e indipendente all’interno della relazione.

In alcuni casi, soprattutto quando la dipendenza affettiva è associata a disturbi come ansia o depressione, può essere necessario l’uso di farmaci antidepressivi o ansiolitici, che vanno prescritti da un medico psichiatra. Questi farmaci possono aiutare a gestire i sintomi più acuti e a creare una base più stabile per il lavoro psicologico terapeutico. Tuttavia, è importante sottolineare che i farmaci non rappresentano una soluzione a lungo termine, ma piuttosto un supporto temporaneo.

Oltre alla terapia e ai farmaci, esistono diverse tecniche di auto-aiuto che possono supportare il percorso di guarigione dalla dipendenza affettiva. Lavorare sull’autostima è un primo passo. Imparare a gestire l’ansia è un altro aspetto importante, per cui possono venire in aiuto tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o la mindfulness.

Come evitare di ricadere nella dipendenza affettiva

La prevenzione della dipendenza affettiva nelle relazioni future passa attraverso la costruzione di un senso di sé solido e indipendente. Per farlo è necessario lavorare su sé stessi per sviluppare una autonomia emotiva che permetta di vivere le relazioni come una scelta consapevole e non come una necessità. Coltivare interessi personali, mantenere legami sociali al di fuori della relazione di coppia e dedicare tempo al proprio benessere sono tutte strategie efficaci per prevenire la ricaduta nella dipendenza affettiva.

Inoltre, è utile imparare a riconoscere i segnali di una relazione potenzialmente disfunzionale fin dalle prime fasi. Essere consapevoli delle proprie vulnerabilità emotive e cercare di affrontarle proattivamente, magari con l’aiuto di un professionista, può fare la differenza tra vivere un amore sano e scivolare nuovamente in dinamiche di dipendenza.

Fonti

Özal, Z.; Mancini, G.; De Fino, G.; Ambrosini, F.; Biolcati, R.; Truzoli, R. “I Can’t Do without You”: Treatment Perspectives for Affective Dependence: A Scoping Review. J. Clin. Med. 2023

Nolen-Hoeksema S. Emotion regulation and psychopathology: the role of gender. Annu Rev Clin Psychol. 2012

Hazan, C., & Shaver, P. (1987). *Romantic love conceptualized as an attachment process*. Journal of Personality and Social Psychology

Mikulincer, M., & Shaver, P. R. (2007). Attachment in adulthood: Structure, dynamics, and change. The Guilford Press

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