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Perché restiamo nella friendzone
Se traducessimo l’espressione “Friendzone” alla lettera dovremmo parlare di “zona dell’amico” (o dell’amica); con il termine friendzone ci si riferisce fondamentalmente a un’area emotiva, una condizione della relazione, che definisce quindi lo spazio che intercorre tra due persone. Si tratta di una situazione che riguarda due persone in cui una delle due vorrebbe ambire a trasformare l’amicizia in un sentimento profondo, in una relazione amorosa. Di solito questo volere non ha immediata corrispondenza e si resta quindi leggermente “arenati” nella friendzone.
Alcune relazioni partono come amicizie e diventa difficile trasformarle in un colpo solo in relazioni romantiche. Ci dovrebbe essere la voglia da parte di entrambe le persone di coinvolgersi maggiormente ma a volte questo non accade. Eppure, invece, spesso accade che non si riesca a sviluppare un’intenzione comune e uno dei due resti nella relazione pur volendo altro dalla stessa. La condizione potrebbe causare molto dolore, specie se, in corso d’opera, la persona che vuole mantenere la sola amicizia, si accompagna a un altro individuo. I motivi per cui la relazione non si trasforma e rimane nella zona dell’amicizia potrebbero essere diversi. Vediamoli insieme:
Manca l’attrazione fisica
Ti vede come un amico o un’amica, non riesce a visualizzare nulla di fisico, impegnativo, passionale, non riesce a sentire il trasporto. Non si possono scegliere a comando le sensazioni da provare e non possiamo imporre a un’altra persona la nostra presenza in un certo modo. A volte la mente crea barriere molto forti e potrebbe darsi che questa persona non senta attrazione per blocchi interni, ma potrebbe anche darsi che la mancanza di attrazione fisica sia un dato reale e quindi si tratti di qualcosa che non si riesce a modificare e che non va forzata. Questo non deve in nessun modo inficiare il tuo amor proprio. Quel che scatta tra due persone spesso ha a che fare con l’alchimia, non con il dato estetico.
Non si ha coraggio di dichiararsi
Accade spesso che si rimanga nella friendzone se una delle due persone, quella che vorrebbe approfondire e andare oltre, non riesce a trovare la forza di dichiarare i propri sentimenti. Accade quindi che la persona viva momenti di delusione, adrenalina, paura, incertezza, gelosia, introversione e subisca cambiamenti d’umore repentini in base a quel che accade anche nella vita della persona amica. Tenere dentro un sentimento di tale portata non aiuta e non permette di sondare se dall’altra parte ci potrebbe essere un sentimento corrisposto. In altre parole, la mancanza di apertura confina inevitabilmente nella friendzone.
C’è un’altra persona
Il rapporto nasce come amicizia, una delle due vorrebbe dichiararsi e magari sta sul punto di farlo, ma ecco che compare una terza persona, un interesse verso qualcuno di esterno alla relazione d’amicizia. La condizione finisce per frenare la spinta verso la realizzazione di un rapporto che da amicizia diventi coppia e richiede, a chi vuole spingersi oltre, maggiore coraggio per esprimere i propri sentimenti.
Distanza
Tra due persone si può creare una distanza per differenza d’età, diversa nazione, religione o altri motivi. Se le due persone appartengono a generazioni e culture o nazioni diverse, ci potrebbero essere delle resistenze da parte di una delle due persone che non fanno smuovere, evolvere o sbloccare il rapporto. Sicuramente la mente potrebbe porre grandi ostacoli, ma se le due persone scoprono e sentono che il volere si corrisponde, nulla riesce a fermare l’onda dell’approfondimento.
La paura di rovinare l’amicizia
Il grande classico: uno dei due si dichiara e l’altro non se la sente di approfondire in quanto non vuole “rovinare l’amicizia”. A volte sembra una frase fatta, ma la condizione invece va giustificata; un amico ha volte ha accesso a segreti e sfere intime molto importanti e traslare il rapporto in un rapporto di coppia potrebbe spaventare, rendere nervosi. La voglia di mantenere l’amicizia potrebbe demotivare molto e distogliere dall’idea di fare una coppia.
Quando scegliere di allontanarsi
Se senti che hai bisogno di dire le cose come stanno, fallo, esci dalla Friendzone ed esprimi tutto quello che senti, con chiarezza. Vale la pena provare, senza paura di perdere l’amicizia. Non perdi niente, dichiarandoti. Se invece ti trovi nelle condizioni di chi ha spiegato cosa sente e hai detto chiaro e tondo che vorresti creare una vera e propria relazione, ma come risposta hai ottenuto un “no”, le cose si fanno leggermente delicate, ci vuole pazienza e una buona dose di auto-ascolto. Devi in quel caso scegliere se restare vicino a quella persona e che grado di vicinanza o distanza mantenere. Ce la fai a non chiamare di continuo? A non cedere alla gelosia? A non controllare, giudicare, fare domande? Tutto dipende da come ti senti.
Se diventi ossessiva e perdi il focus su te stessa, non va bene. Se ti accorgi di essere nel bisogno, se senti che stai fantasticando notte e giorno e non riesci a trattenerti dallo scrivere, mandare messaggi, guardare storie su Instagram, sbirciare Facebook, se cerchi in tutti i modi di richiamare la sua attenzione, bene, fermati e respira, torna su te stessa. Considera l’ipotesi di raccoglierti in te stessa e magari di prendere un attimo di respiro dalla relazione d’amicizia che vorresti si evolvesse in altro. Non si deve trattare di una brusca interruzione del rapporto, ma magari di un periodo di pausa che potrebbe servire a entrambi per riflettere. L’importante rimane rispettarsi sempre e comunque e cercare di farlo anche con l’altra persona.