Perché le persone uccidono? I moventi sono tanti e diversi e provare a comprendere le ragioni che risiedono dietro alla lucida follia degli assassini è un compito che non spetta a noi. Quello che possiamo fare, invece, è dirvi che in Italia l’11% degli omicidi commessi hanno uno sfondo passionale.
A rivelarlo sono i dati dell’ISTAT che confermano che gli uomini che uccidono le donne lo fanno soprattutto per gelosia, per possesso e per vendetta. Per un’insana passione che, troppo spesso, sfocia nel dramma. Questo, purtroppo, non ci stupisce: ogni giorno i fatti di cronaca ci ricordano, attraverso episodi di violenze, molestie, stalking e omicidi, che esistono ancora persone che trattano le donne come oggetti di proprietà.
Ed è quello che stava succedendo anche a Seregno, in Brianza, dove un uomo stava molestando per l’ennesima volta quella che ormai era diventata la sua ex compagna. A intervenire, affinché il litigio non si trasformasse in un altro dramma, è stato il padre dell’uomo che con un martello ha colpito suo figlio.
Il padre difende la nuora e colpisce il figlio
L’episodio, che sta popolando i quotidiani nazionali nelle ultime ore, si è verificato lo scorso weekend a Seregno, un comune di Monza e Brianza. È successo tutto all’improvviso quando un uomo di circa 60 anni ha visto il figlio molestare, ancora una volta, la sua ex compagna.
I tre, che vivono all’interno della stessa palazzina, sono stati i protagonisti di una violenta lite che ha visto il figlio dell’uomo, un ragazzo di 37 anni, finire in ospedale a causa di una ferita inflitta alla testa con un martello. A causarla è stata proprio suo padre che, per difendere quella che ormai era la sua ex nuora, ha impugnato l’arma e ha colpito il figlio.
Quello che è emerso, dalle prime ricostruzioni, è che il 37enne avrebbe minacciato di vendicarsi della sua ex compagna residente nel suo stesso stabile. Non era la prima volta, a detta di suo padre, che l’uomo utilizzava dei comportamenti violenti e vessatori nei confronti della sua ex da quando i due si erano lasciati.
Quel giorno, arrabbiato e deluso dalla fine della storia, l’uomo aveva impugnato un martello prima di raggiungere la casa della sua ex minacciando di voler “spaccare tutto“. È stato proprio a quel punto che suo padre, preoccupato per l’incolumità della ragazza, ed esasperato per una situazione che andava avanti ormai da tempo, ha scelto di intervenire per fermare l’ira del figlio e per scongiurare un’eventuale tragedia.
La lite
L’interferenza dell’uomo, però, ha dato adito a una lite tra padre e figlio che è poi sfociata in un episodio di violenza. Nel tentativo di fermare il figlio, il 60enne si è impossessato del martello e lo ha colpito alla testa. Ad allertare le forze dell’ordine sono stati gli inquilini della palazzina che hanno assistito alla lite.
Il 37enne è stato trasportato in ospedale ma è fuori pericolo, il colpo ha provocato solo una lieve ferita. Suo padre, al momento, non è stato indagato. Le forze dell’ordine hanno ritirato dalla sua abitazione alcune armi che, però, erano legalmente detenute.