EllemenTi: outfit contrasto con PVC e abiti che fanno sentire bene

Intervista a Lisa Tigano, fondatrice del marchio EllemenTi e designer che crea modelli curati nel minimo dettaglio. Ispirandosi anche alla nonna

Pubblicato: 12 Novembre 2018 13:38Aggiornato: 26 luglio 2022 15:26

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Lisa Tigano è una giovane designer, ideatrice del marchio di moda EllemenTi, che con creatività e determinazione realizza collezioni di abiti studiati nei minimi dettagli  e totalmente “made in Italy”. A noi ha raccontato come nascono i suoi modelli e ci ha dato alcuni importanti consigli di stile, anticipando anche le tendenze della prossima stagione.

Come nasce l’idea del tuo brand EllemenTi?
EllemenTi nasce dalla risoluzione di problematiche femminili (pressoché inesistenti, ma fastidiose), sia fisiche che estetiche, riscontrate in primis sul mio corpo e successivamente confrontandomi con la mia possibile clientela: la donna.
Il progetto si concentra sul concetto che la maggior parte delle persone nel momento in cui si osserva, si accorge di particolari del proprio aspetto che non rispecchiano i canoni dettati dalla massa 2.0. Di conseguenza coesistono due casi: proseguire la propria vita incuranti dei propri difetti oppure utilizzare l’abito come rifugio dove poterli nascondere. Ciò che ne consegue è che i vestiti, i quali coprono certe parti del corpo per renderle invisibili, le trasformano nelle parti del corpo in cui più si poggia lo sguardo: “portando fuori quello che c’è dentro”. Ho così deciso di riassumente questo pensiero in EllemenTi, in cui ELLE.TI sono le mie iniziali e l’inserimento della parola “mente” (= la sede in cui l’attività del pensiero ha luogo) vuole sottolineare che tutto ciò che viene creato e prodotto e’ ricercato e curato nel minimo dettaglio.

Nella tua collezione Nascondiglio trasparente ramato usi materiali particolari come il PVC, per quale motivo?
Nascondiglio trasparente ramato si sviluppa attraverso l’utilizzo di tessuti 100% naturali, concretizzando la volontà di mantenere l’idea di un tempo, in cui la composizione sintetica esisteva in dosi ridotte. Oltre che eco pelliccia e imbottitura – doppiata con cachemire e viscosa – la collezione integra il PVC. Sin da piccola mi divertivo a casa della nonna, giocando con la pellicola trasparente, direttamente sopra agli abiti che la mamma mi aveva pazientemente stirato. Questo materiale plastico, scoperto nell’ormai lontano secondo anno di università, mi ha permesso di poter realizzare degli interessanti concetti di sovrapposizione, potendo sviluppare l’idea di: “Lo metto lo stesso, anche se piove!”. Oggi è davvero difficile poter, solo minimamente immaginare, di creare qualcosa di geniale, innovativo e allo stesso tempo confortevole, utilizzando tessuti classici e sintetici. Ho, così, pensato di unire la mia infanzia con un pensiero ormai risaputo. Nascono così outfit contrasto: gonna in PVC sovrapposta ad una seconda in 100% cachemire e in combinazione con un maglione fatto a mano dalla nonna. [Uno degli outfit contrasto firmato EllemenTi è stato indossato da Martina Panagia alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia ndr.]

A cosa ti ispiri nel creare i tuoi modelli?
EllemenTi scaturisce dall’osservazione accurata del mio modo di vestire e delle diverse problematiche da me riscontrate nel fatidico momento della vestitura del mio corpo.
I miei modelli nascono da ciò che io acquisto o che ho precedentemente ideato; cercando di sviluppare al meglio la modifica da realizzare per rendere il capo più confortevole, oppure con un dettaglio che possa renderlo unico: ad esempio la copertura del bottone in foglia di rame o l’asola del nastro fatta a mano.
Vorrei inoltre aggiungere che mi lascio facilmente attrarre da tutto ciò che mi circonda, di conseguenza ritengo che i modelli che creo possano nascere dalla inconsapevole e costante ricerca fatta dai miei occhi. Insomma, posso essere ispirata dalla signora del terzo piano mentre stende la biancheria, all’ultima collezione di Jil Sander.

Chi sono i tuoi maestri di stile?
Grazie alla tesi del 2015 in IED Moda_Milano, ho avuto la possibilità di avere al mio fianco Gabriele Colangelo, il quale mi ha permesso di capire e così prendere parte ad una scuola di pensiero che è quello minimale, sofisticato e tailoring. I miei maestri di stile sono Celine, Jil Sander, Maison Martin Margela, Marni di Consuelo Castiglioni e senza ombra di dubbio la nonna. Oltre ad avermi trasmesso l’amore nel fare le cose, mi ha insegnato ad osservare e a fare qualsiasi cosa nel migliore dei modi.
Infatti ora, mentre decoriamo assieme una semplice torta, mi ripete (in dialetto brianzolo): “Non esagerare… sei diventata peggio di me!”

Nascondere i difetti del corpo attraverso la scelta degli abiti, questa è la tua filosofia: ci puoi dare qualche consiglio?
Sapere accettare il proprio corpo non è facile, viviamo un momento in cui la maggior parte delle persone vuole arrivare alla relativa perfezione. Io lotto ogni giorno, per accettare il mio corpo con i suoi pregi e i suoi difetti. Ritengo che al di là della perfetta soggettiva fisicità, la donna abbia bisogno di un abito che la faccia sentire bene, senza la necessità di esagerare. Ecco perché EllemenTi cerca di plasmare collezioni che permettano di costruire un rifugio che faccia sentire la donna a proprio agio.

Qual è l’errore più grave che una donna può commettere quando si veste?
Voglio premettere una cosa per me molto importante: ognuno di noi deve vestirsi, non per seguire la “tendenza del momento”, ma per sentirsi bene e soprattutto, esprimere la propria identità. L’errore più grave non è l’accostare il blu con il nero, ma indossare un capo – ultimamente può essere il cappotto maculato – solo perché si è visto sulle riviste. Sono contraria al detto “l’abito non fa il monaco”, considerando che viviamo in una società in cui ciò che mostriamo è strettamente legato alla nostra identità. Quest’ultima, a livello sociale, in molti casi, è di fondamentale importanza, perché ci aiuta a comprendere più di quanto noi immaginiamo, evitando, però, di lasciarsi influenzare da preconcetti. È veramente importante, quanto difficile, lasciare che la nostra personalità si sprigioni attraverso il nostro abbigliamento.

Cosa ci suggerisci per il look di Natale e Capodanno?
Mi piace far sentire la donna EllemenTi a proprio agio. Ecco perché, soprattutto per il freddo Natale immagino: un’atmosfera calda con coperte in pura lana adagiate su bianchi divani, candele al cotone in giro per casa, musica jazz in sottofondo e l’abito burgundy di EllemenTi a trapezio con fiocco, indossato con un dolcevita e delle comode platform, senza dimenticare la calza, per muoversi tranquillamente in casa.
Invece per Capodanno altre emozioni invadono la mia mente: girovagando per la fredda estera città, il profumo delle dolci e salate bancarelle, caos in sottofondo e pantalone palazzo a vita alta in cachemire, top in organza di seta e cappotto imbottito con collo in pelliccia tutto total black EllemenTi . Dimenticavo cappello con nastro e scarpe non troppo alte… Occorre essere pronte per ballare tutta la notte!

Puoi anticiparci qualche tendenza della collezione primavera/estate?
La collezione S|S 2019 si concretizza attraverso l’osservazione, in una speciale giornata di dicembre, di Costanza, ricoperta di un abito bianco in lana, palesemente sferruzzato a mano, probabilmente dalla nonna, intenta a giocare con lei. L’attenta bambina dell’età di quattro anni, mi fece fare un balzo nel passato e mi venne in mente quando in quella magica notte la mamma mi porse una grande scatola giapponese, completamente blu con all’interno: una latta di pennarelli, matite e acquerelli, un plico di fogli bianchi e un camice completamente rosso, in plastica cerata. Io, incurante delle precise direttive datemi, decisi di utilizzare quei pennarelli sulle mie nude braccia come fogli bianchi e di disegnare  numerose linee. Io, infinitamente contenta del regalo, la mamma furiosa con se stessa per la scelta fatta. È da questo singolare momento che inizia a prendere forma la “flash collection”, composta da una cartella colori che si sviluppa tra il bianco,  il panna,  il blu e il rosso. I tessuti utilizzati sono 100% naturali, integrando, però, la scelta di adottare tessuti contrasto quali il cotone spalmato  e il PVC. La lavorazione a maglia sia smacchinata che fatta a mano, con l’utilizzo di ferri, prende forma con il mix cotone BIO e lino.

Quale donna famosa vorresti vestire?
A questa domanda vorrei rispondere dicendo che non vorrei vestire una “donna famosa”, mi piacerebbe, anzi, che EllemenTi possa far sentire ogni donna famosa, nella propria quotidianità.

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