Yoga per bambini: perché è importante e quali sono i benefici

Sempre più bambini praticano lo yoga a scuola, in quanto importante ausilio dell’educazione. Scopriamone di più con un’insegnante.

Pubblicato: 18 Ottobre 2021 10:30

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Lo yoga per bambini, come disciplina a loro dedicata, è sempre più diffusa anche nella scuola dell’infanzia. Negli ultimi tempi, c’è stato un grosso interesse sulla materia, e si sono moltiplicati i corsi per diventare insegnante qualificata.

Tutti conosciamo i benefici dello yoga, noi donne, spesso, cominciamo a praticarlo durante la gravidanza, e, in alcuni casi, lo continuiamo con il bebè in fascia, essendoci tanti corsi dedicati allo yoga prenatale e mamma – neonato. Ma quali sono le differenze fra lo yoga per gli adulti e quello per i bambini?

Per scoprirne i benefici, gli esercizi e la storia, abbiamo domandato ad un’esperta, Maria Rosaria Dibenedetto, insegnante di yoga, di scuola pubblica e formatrice.

Origine di una disciplina che va di moda ma che moda non è

Come anticipato, lo yoga è un’attività sempre più diffusa, da Nord a Sud, e, soprattutto in grandi città, come Milano, Roma, passando anche dalla provincia, la sua pratica nei bambini è conosciuta ed apprezzata. Ma quali sono le sue origini?

“Lo yoga per bambini nacque intorno agli anni 50, quando il maestro indiano Satyananda Paramahansa ideò un metodo dinamico e giocoso indicato proprio per i bambini, senza però tralasciare tutto il bagaglio valoriale che deriva dallo yoga classico.

Solo a fine anni 90 questa disciplina è entrata a pieno titolo anche nella scuola italiana, quando è stato firmato il primo protocollo d’intesa tra la Confederazione Italiana Yoga e il Ministero dell’Istruzione.

Oggi è molto diffuso sia nella scuola pubblica che in palestre e/o associazioni yoga. Potrebbe sembrare una moda ma non lo è.

Oggi, più che mai, i bambini hanno bisogno di percorsi educativi improntati allo yoga. Utilizzando strumenti sottili e creativi di ascolto, ci si rende conto che esiste, in ogni bambino, un mondo interiore ricco di talenti, infinita creatività e risorse, non confinabili in nessuna valutazione quantitativa. I piccoli, però, hanno bisogno di essere guidati a riconoscere, e a saper gestire, le proprie emozioni, vanno condotti per mano nella graduale conoscenza di sé, per scoprire quali sono le loro infinite potenzialità e per metterle a frutto, per il proprio bene e per quello dell’umanità”.

Perché far praticare lo yoga ai bambini

Ammettiamolo, lo yoga è l’ultima attività che, un tempo, avremmo pensato adatta ai nostri bambini. Eppure, è crescente il suo accostamento ai piccoli, così come i libri ad esso dedicati. Ecco il perché.

“Citando Satyananda Paramahansa, Yoga è l’arte e la scienza di vivere. È connesso all’evoluzione della mente e del corpo umano, perciò incorpora un sistema di discipline che favoriscono e integrano lo sviluppo di ogni aspetto dell’essere umano.

Tutto il sistema di discipline che rappresenta lo yoga pone l’attenzione sulla persona nella sua totalità, oggi diventata funzionale a un sistema produttivo che segue logiche lontane dai valori umani, universalmente riconosciuti. La cultura in cui viviamo, e i processi educativi da essa derivanti, non permettono uno sguardo consapevole sulla realtà, non sollecitano a porsi domande e a cercare risposte diverse, alternative. Ne deriva una crisi dell’uomo e della società che chiama direttamente in causa il sistema educativo. Esso incontra difficoltà ad assolvere il proprio compito di formare il giovane nel modo migliore, con gli strumenti quasi del tutto tecnologici che ha a disposizione.

Di qui l’esigenza di avvalersi della millenaria disciplina dello yoga. Lo yoga si propone come ausilio all’azione educativa, affinché il bambino possa vivere gli anni della propria infanzia da protagonista, focalizzando l’attenzione su di sé, sulle proprie potenzialità ma anche sull’altro, sul gruppo, sul mondo che lo circonda. Possa cioè scoprire, e fare suoi, tutti quei valori umani che sono la nostra ricchezza, ma che a poco a poco ci stanno sfuggendo di mano, senza che ce ne rendiamo conto”.

Yoga per bambini: i benefici

“Educare significa portare il bambino alla conoscenza di sé stesso, delle proprie  emozioni e sensazioni, significa insegnargli a interagire e armonizzare l’interiore con l’esteriore. Educare vuol dire renderlo capace di costruire le fondamenta per un modo di vivere equilibrato, creativo, pratico e spirituale e, perché questo accada, diventa importante far crescere il bambino in un ambiente ottimale, in cui il delicato processo di apprendimento possa espandersi in modo naturale”.

Lo yoga, dunque, entra nel sistema educativo, nel senso più ampio del termine, come strumento di valori, di armonia, di equilibrio. Un modo per garantire al bambino di conoscersi meglio, imparando anche l’importanza del rispetto verso gli altri. Questo, già di per sé, rappresenta un grande beneficio della pratica dello yoga nei bambini.  Eppure, i benefici non sono finiti.

“Attraverso la pratica costante dello yoga, il bambino impara ad entrare in contatto con la propria forza interiore, impara a mantenere una mente vigile e attenta, a concentrarsi sulle attività svolte. Grazie allo yoga il bambino impara a respirare correttamente, a percepire il flusso del respiro come atto vitale; migliora la propria forza e resistenza fisica; coordina i movimenti e le attività; sviluppa agilità e flessibilità fisica e mentale; rilassa il corpo e la mente; apprezza la lentezza e le pause; ascolta la tranquillità del proprio mondo interiore e lo accetta.

Lo yoga insegna al bambino l’autocontrollo, lo aiuta a percepire quale gioia e soddisfazione derivino dal saper dirigere, nel giusto modo, gli istinti e gli impulsi, in modo da trasformarli in azioni costruttive e altruistiche, grazie alle quali aumenta anche il senso di appartenenza al gruppo.

Il bambino che pratica yoga quotidianamente si mantiene eretto senza sforzo, respira tranquillamente. Assumendo le varie posizioni col corpo, interpreta il mondo animale, vegetale, minerale; si apre alla scoperta con fiducia e curiosità. Il bambino che pratica lo yoga chiede solo di continuare a imparare con naturalezza, utilizzando tutto il corpo, in un processo creativo-cognitivo, che potrà proficuamente utilizzare in ogni momento della sua vita”.

Yoga e bambini: concentrazione ma anche divertimento

C’è da ammetterlo, le parole della Dibenedetto allargano gli orizzonti dello yoga fino a dove, la maggioranza di noi, non avrebbe mai pensato di porli. Un dubbio, molti di noi che combattiamo quotidianamente con bambini estremamente vivaci e chiassosi, ce lo poniamo. Possibile che lo yoga, con le sue posizioni così statiche e silenziose, si confà con la natura dei bambini?

“Si, in effetti, lo yoga, come lo pratichiamo noi adulti, è proprio agli antipodi rispetto alla naturale vivacità dei bambini, che non va assolutamente inibita ma assecondata. Tutte le posizioni della pratica yoga, dette asana, sono giunte a noi come posizioni statiche che portano all’interiorizzazione. Ai bambini, invece, dette posizioni vengono fatte eseguire in maniera dinamica e giocosa. Ogni sessione del metodo Yogandoimparo inizia con dei momenti di scarica delle energie superflue, attraverso giochi di gruppo, dopo si passa agli asana, sempre giocosi, attraverso il racconto di una storia col corpo che vede protagonisti animali e/o elementi della natura, che riflettono le posizioni dello yoga. Dopo la storia, ci sono momenti di ascolto e di riflessione; i racconti perseguono sempre fini etici e valoriali. Infine, si passa a giochi di concentrazione e di rilassamento che i bambini, dopo essersi scaricati, apprezzano molto.

Dopo la sessione ci sono momenti in cui i piccoli esprimono tutta la loro creatività, attraverso la scrittura libera, il disegno, l’invenzione di poesie o la creazione di manufatti.

A quel punto, anche la creatività dell’insegnante che conduce può sbizzarrirsi”.

Lo yoga è adatto a tutti i bambini?

Ci si potrebbe chiedere se questa disciplina sia proprio adatta a tutti i bambini o meno. Se ci siano dei pro e contro a seconda del carattere dei piccoli.

“I bambini sono una felice combinazione di mente e vitalità. Se c’è eccesso di energia mentale e scarsa energia vitale, il bambino penserà, fantasticherà, progetterà, ma non avrà il dinamismo necessario per realizzare i propri progetti. Se, al contrario, c’è un eccesso di energia vitale e bassa energia mentale, allora il bambino sarà turbolento e creerà continuamente problemi a compagni, insegnanti e genitori.

Per portare equilibrio tra queste due energie naturali e facilitare lo sviluppo di una personalità armonica nel bambino, lo yoga ha dimostrato di essere una via tra le più efficaci e pratiche. Si evince, pertanto, che lo yoga fa bene ad ogni bambino, come fa bene ad ogni adulto perché mette in armonia ogni aspetto della personalità umana”.

Per i bambini è facile praticare yoga?

“Per i bambini è un’attività molto semplice, non solo perché sono più elastici di noi adulti a livello fisico, ma soprattutto perché sono più aperti e ricettivi.

Nell’apprendimento, un fattore importante è costituito dallo stato mentale di chi apprende.

La mente adulta può essere paragonata ad un carciofo, in cui prima di arrivare alla parte più tenera e pura, che si trova al centro, c’è bisogno di eliminare le foglie dure che, per la nostra mente, sono rappresentate dai condizionamenti, dalle sovrastrutture. Questo il motivo per cui noi adulti, di fronte ad una nuova disciplina e non solo, opponiamo resistenza.

Insegnare ai bambini a inspirare profondamente e a lasciarsi andare espirando (pratiche basilari dello yoga insieme agli asana), evita in loro il formarsi dell’energia stagnante, elimina il formarsi delle ‘foglie dure’ e consente di mantenere una mente pura e libera.

Ecco perché per i bambini è tutto più semplice e naturale. Ed ecco anche perché prima si inizia e meglio è”.

Dopo queste riflessioni ed importanti parole della Dibenedetto, verrebbe da esclamare un informale wow, poco elegante ma molto esplicativo. Perché, grazie a lei, abbiamo appreso molte informazioni sullo yoga per i bambini. Ne abbiamo sviscerato il significato, le radici, i molteplici benefici. Abbiamo capito le differenze, di attività innanzitutto, rispetto a quello praticato da noi adulti ed il perché è importante che la pratica cominci il prima possibile.

Sono sicura che molte di noi si metteranno al più presto  alla ricerca di un corso di yoga per i bambini! Esso, infatti, insieme ad altri sport dedicati ai piccoli, rappresenta un momento di crescita che avrà impatto positivo sul loro futuro.

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