Amicizia: come aiutare i bambini a relazionarsi con gli altri

Quando i nostri figli sono timidi, possiamo aiutarli a fare amicizia ma senza sostituirci a loro. Come fare? Ecco tutti i consigli, per età ed i 5 libri per i più piccoli.

Pubblicato: 29 Luglio 2024 09:28

Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

L’amicizia fra bambini è un legame speciale, più spontaneo, genuino e privo di pregiudizi, rispetto ad ogni altra relazione che si avrà in futuro, ma può capitare che i nostri figli e le nostre figlie abbiamo bisogno di un piccolo aiuto, da parte nostra, per creare nuove relazioni sociali.

Il 30 Luglio è la giornata mondiale dell’amicizia, istituita per promuovere quel legame speciale che è l’amicizia.  Essa nasce per sensibilizzare i popoli all’importanza di creare una relazione positiva, di pace, nonostante le diversità fra civiltà.

Ma se noi adulti abbiamo bisogno di ricordarci del valore positivo delle relazione fra pari, se dobbiamo combattere contro i pregiudizi che si sono insidiati nella nostra vita, come gocce sulla pietra, di tutto questo i bambini non hanno necessità. Quello di cui possono avere bisogno è invece un incoraggiamento, da parte nostra, in forma diversa anche a seconda dell’età, quando per carattere, timidezza, paura, fossero frenati nel creare nuove amicizie.

In questo articolo cercheremo di offrirvi dei consigli per aiutare i bambini a fare amicizia in base all’età, ed i 5 libri che affrontano il grande valore dell’amicizia (come anche i primi confitti) quando i figli sono ancora molto piccoli.

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I consigli per aiutare i bambini a fare amicizia

Come aiutare i bambini a fare amicizia: da 0 a 5 anni

L’estate è un grande campo adatto a fare nuove esperienze, anche dal punto di vista dell’amicizia e delle nuove conoscenze. Pensiamo alle vacanza al mare, ai vicini di ombrellone, solo per fare un esempio ed a come l’atmosfera ed il contesto aiutino noi adulti ed i bambini a fare amicizia.

Eppure, nonostante i bambini siano istintivi, spontanei fra pari e non solo, può non scattare quell’impulso a fare amicizia, ad avvicinarsi agli altri bambini. Certamente, quando si è molto piccoli, tutto passa dalla relazione che si ha con i genitori e dalla relazione fra questi ultimi ed il mondo esterno, per tale motivo siamo partiti già dalla primissima infanzia per capire come i genitori possono aiutare i figli a fare amicizia.

3 Consigli:

I bambini apprendono osservando i propri genitori, prima di tutto. Genitori gentili, cordiali, aperti alle relazioni, con il proprio esempio, insegnano ai propri bambini a non avere paura degli altri, ad essere aperti al mondo, offrendo un esempio sano di relazioni sociali.

L’amicizia richiede condivisione, e sono sempre troppi i bambini e le bambine che, a qualunque età, fanno fatica a condividere qualcosa di loro. Dal pallone alla bambola, all’altalena al parco.  Ora non ci soffermeremo sulle ragioni che sottendono questi comportamenti né su come il genitore deve o non deve intervenire in tali casi, ma su altro. Ci soffermeremo sull’importanza di organizzare giochi ed attività che necessitino di collaborazione, di condivisione, per far capire ai bambini, attraverso un nuovo modo positivo e costruttivo di porci con gli altri bambini, quanto sia importante fare le cose insieme, aiutandosi, includendo.

Infine, è importante anche prendere l’iniziativa: durante l’anno invitare altri bambini ed altre bambine  a giocare a casa può aiutare a consolidare le piccole e prime relazioni sociali, alcune delle quali potranno anche diventare importanti e durature nel tempo.. Se nostro figlio o nostra figlia fossero molto timidi, ad esempio, se avessero una sorta di timore nelle relazioni nuove, familiarizzare tra pari all’interno di un ambiente familiare e controllato, favorirebbe la relazione.

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I consigli per aiutare i bambini a fare amicizia

Come aiutare i bambini a fare amicizia: da 5 a 10 anni

Abbiamo preso in considerazione una fascia così ampia di età, tutti i bambini in età scolare in quanto, sebbene ci siano delle differenze al suo interno, la loro relazione con i genitori è molto simile a differenza di quanto accada in età preadolescenziale ed adolescenziale. Il rapporto che i bambini hanno con i genitori, in tale periodo, è ancora basato sull’ascolto e molto meno con il conflitto.

I genitori possono ancora fare molto per aiutare i figli a fare amicizia ma senza essere invadenti, in quanto i figli di tale fascia di età cominciano a risentirne, essendo più consapevoli

Dalla scuola dell’infanzia alla primaria, i bambini e le bambine hanno uno sviluppo eccezionale da ogni punto di vista ed anche il modo di relazionarsi con gli altri cambia rapidamente anno dopo anno. Ci saranno i primi migliori amici, le prime competizioni, i primi litigi. La loro vita sarà tutto un grande lavoro di preparazione al mondo adulto, per questo è importante osservali, sostenerli, senza mai sostituirci e, se necessario, aiutarli nelle amicizie che faticano a crearsi, che entrano in piccole crisi, che si raffreddano.

4 Consigli:

Lo sport, l’arte, gli interessi di ogni genere aiutano i bambini e le bambine (ma anche noi adulti) a fare nuove amicizie, ad avere nuove relazioni sociali, consolidando anche i rapporti antecedenti.  Scoprire di condividere una passione con un pari può fare nascere grandi amicizie. Per questo il nostro compito sarà quello di incoraggiare i nostri figli e le nostre figlie a trovare un campo di proprio interesse, anche più di uno, per diventarne parte attiva. Parallelamente, sarà necessario creare un dialogo, che potrà evolversi ma auspicabilmente mai cessare, sull’importanza del rispetto di se stessi e degli altri.

Dicevamo che, in questa fascia di età, possiamo ancora fare la differenza nelle relazioni, in quanto la nostra relazione genitori – figli è più semplice, rispetto a quanto avverrà in adolescenza. Ma osservare, sostenere, non vuol dire sostituirsi ai propri bambini, quando ci saranno conflitti. È sempre spiacevole assistere a mamme e papà che intervengono al parco, ad esempio, quando ci sono incomprensioni, liti fra bambini. In tal modo non solo il conflitto evolverà, diventando qualcosa di più grave, ma soprattutto l’autostima del bambino avrà una battuta di arresto, ricevendo il segnale che, da solo, non può farcela.

Infine, per fortuna, in questa fascia di età, i libri possono essere molto incisi, possono far riflettere, offrono enormi spunti, anche sulla risoluzione dei conflitti. Sarà compito nostro fare una selezione di quelli più adatti ai figli/figlie, in base alla fase che stanno attraversando.

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I consigli per aiutare i bambini a fare amicizia

Come aiutare i figli a fare amicizia: gli adolescenti

Infine, parliamo di figli adolescenti, senza dimenticare che il lavoro sui nostri figli e le nostre figlie, da ogni punto di vista, va fatto gradualmente, anno dopo anno. Responsabilizzare gli adolescenti, come del resto renderli sicuri, equilibrati, non sono cose che si improvvisano ma sono frutto di quell’importante relazione (e dialogo) genitori – figli che non deve mai finire.

In adolescenza i ragazzi e le ragazze hanno già sperimentato prime delusioni amicali, le prime difficoltà fra pari e questo può creare altre problematiche nel fare amicizia. Inoltre i nostri figli, in quel periodo, vivono anche una grande rivoluzione fisica, i primi complessi circa la differenza fra loro ed i modelli imposti dalla società. Insomma, non mancano i fattori che possono creare difficoltà nel fare nuove amicizie.

Come possiamo aiutarli?

5 consigli:

Un ragazzo/ragazza sicuro/a del proprio valore, consapevole dei propri punti di forza, avrà più facilità ad avvicinarsi agli altri e cercare nuove amicizie.

Determinante anche che i nostri figli/figlie siano attivi, partecipino alla società: sport, volontariato, solo per fare gli esempi più comuni, non solo arricchiscono le loro vite ma favoriscono nuove possibilità di incontro.

Essere genitori vuol dire anche sensibilizzare i propri ragazzi ad essere inclusivi, a non cadere nel bullismo, sia come parte attiva che passiva, fornendo strategie per gestire tali situazioni.

Infine il dialogo, la comunicazione non possono essere accessori. Importante è che i nostri figli e figlie sappiano che siamo lì ad ascoltarli, a supportarli, ogni volta ne abbiano bisogno. Senza giudizio, ma in ascolto prima di tutto.

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I libri sull’amicizia da leggere ai più piccoli

I 5 libri che parlano di amicizia

Concludiamo con alcuni consigli di lettura, in quanto sappiamo che tanto possono insegnare favole, fiabe, racconti, soprattutto nei bambini più piccoli.

Leggere ai bambini può essere una bella routine della buona notte, trasmettendo, fra coccole e rassicurazioni, valori che rimarranno in loro per sempre. Sono davvero moltissimi i libri dedicati alla gentilezza, al rispetto, all’amore, all’amicizia. Le biblioteche scolastiche, spesso, ne sono piene. Qui ve ne consigliamo 5 dedicati ai piccolini di casa.

“La scatola” di Isabella Paglia

Una scatola misteriosa viene ritrovata in un bosco, essa contiene un cucciolo che non vuole uscire. Gli altri animali la osservano e, scoperto il dolce contenuto, fanno di tutto per accoglierlo.

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“Dov’è Otto?” di Polly Dunbar

Otto è un elefantino alle prese con un problemino: non riesce a nascondersi! Gli amici andranno in suo soccorso, in modo che il gioco diventi più divertente.

“Io non c’entro” di Oliver Jeffers

Gli Ughi sono delle buffe creature che insegneranno ai bambini cosa succede quando si creano i primi conflitti: fare pace e mantenere le amicizie è sempre possibile.

“Che magnifica giornata” di Philip Waechter

La storia di cinque amici che trascorrono una giornata insieme, aiutandosi a vicenda, comprendendo il valore della solidarietà.

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“Romeo e Giulietta” di Mario Ramos

La storia tra un elefante timido e una topolina che, nonostante indiscutibili differenze, creano una bellissima amicizia.

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