Paolo Villaggio, attore: biografia e curiosità

Paolo Villaggio è stato uno degli artisti più famosi del panorama cinematografico italiano: la sua carriera e la vita privata

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Ha saputo portare sullo schermo personaggi talmente sfaccettati da riuscire a renderne la lettura tridimensionale: potevano far ridere, di primo acchito, riflettere e – poi – ridere ancora.

Paolo Villaggio è stato un grande rappresentate del cinema italiano, capace di intrattenere, di far pensare e di restituire ai telespettatori uno sguardo disincantano sulla società. Troppo complesso ridurne la portata artistica e intellettuale a poche righe, troppo facile ridurne la capacità attoriale alle parti comiche, perché Villaggio è stato – ed è ancora – molto di più.

Nato a Genova il 30 dicembre del 1932, morto il 3 luglio del 2017 nel corso della sua lunga carriera è stato un attore, uno scrittore, uno sceneggiatore. Con i suoi personaggi e la sua arte è riuscito a raccontare la società e a entrare a far parte della cultura: quindi non stupisce che alcune battute dei suoi film vengano ancora oggi citate a memoria e usate nei discorsi quotidiani.

Oltre a saper leggere il mondo intorno a sé è riuscito a cambiarne alcuni connotati linguistici e lo ha fatto sia con le parti più comiche, che con quelle più drammatiche. Senza dimenticare tutta il suo lavoro in altri ambiti, come la scrittura.

Paolo Villaggio, la carriera

È il 30 dicembre del 1932 quando Paolo Villaggio nasce a Genova, con il fratello gemello Piero, che successivamente sarebbe divenuto un docente universitario dell’Università di Pisa e della Scuola Normale.

Studi classici, poi l’scrizione a Giurisprudenza e, infine, l’interesse per altri progetti. Tanti i lavori che fa prima che prenda il volo la carriera da attore, sono anche gli anni in cui fa la conoscenza di Fabrizio De André di cui diviene grande amico e con cui poi collaborerà per due brani: Il fannullone e Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers.

È negli anni Cinquanta che Paolo Villaggio entra nella compagnia goliardica Mario Baistrocchi, lì affina le sue doti e lì si mette alla prova per tantissimi anni. Fra gli scopritori del suo talento vi è Maurizio Costanzo che gli suggerisce di provare a esibirsi in un cabaret di Roma e, negli stessi anni, frequenta anche un locale di Milano. Inizia a conoscere artisti che poi sarebbero diventati iconici, proprio come lui. Sono anche gli anni in cui debutta in radio (nel 1967) e in televisione (1968).

Da quel momento iniziano a prendere vita i suoi personaggi celebri come il Professor Kranz, Giandomenico Fracchia e il ragionier Fantozzi.

Nel 1969, poi approda sul grande schermo con alcuni film come Eat it! e Il terribile ispettore. Inoltre, vengono pubblicati i racconti dei suoi monologhi, dando sempre più tridimensionalità al personaggio di Fantozzi e ai personaggi che gli ruotano attorno. E poi il tutto viene trasformato in un libro, Fantozzi, seguito pochi anni più tardi da Il secondo tragico libro di Fantozzi. Nel mezzo, invece, c’è stato Come farsi una cultura mostruosa e, per finire, Le lettere di Fantozzi.

Del 1970 è Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli con, tra gli altri, Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Gigi Proietti. E poi tantissimi film che lo vedono lavorare con grandi interpreti e registri del mondo del cinema. Nel 1974, poi, Villaggio porta sul grande schermo il personaggio di Fantozzi. Nell’autunno del 1975 torna in tv con una miniserie dedicata a Fracchia. E poi è un susseguirsi di grandi successi che lo portano a lavorare in televisione e al cinema in tantissimi progetti differenti. Tra i tanti, vale la pena citare La voce della luna di Federico Fellini in cui recita con Roberto Benigni, ma si tratta solo di uno dei tantissimi film a cui lavora nel corso della carriera.

Al cinema, come detto, ha affiancato la scrittura. Anche quella di stampo giornalistico collaborando con tantissime testate giornalistiche. Nella vita ha fatto tantissimo, vengono di seguito riportati i progetti cinematografici e televisivi.

I lavori di Paolo Villaggio

Attore – Cinema

Televisione

Programmi televisivi

Paolo Villaggio, altezza e segno zodiacale

Paolo Villaggio era alto 1,65. Essendo nato il 30 dicembre era del segno del Capricorno, si ritiene che chi subisce l’influsso di questo segno zodiacale sia una persona determinata, riflessiva e pragmatica. Inoltre, i Capricorno sono lavoratori e molto decisi.

La vita privata di Paolo Villaggio

Una lunga storia d’amore è quella che Paolo Villaggio ha vissuto con la moglie Maura Albites conosciuta bel 1954 al Lido di Genova e sposata nel 1958. I due si sono conosciuti giovanissimi e il loro matrimonio è durato per tutta la vita. Come racconta un articolo su Vanity Fair, una sua dichiarazione in merito alla felicità più grande era stata: “L’odore di mia moglie, a quindici anni. Se avessi potuto, l’avrei conservato in una boccetta sigillata. Io, con un bicchiere di lucciole, che le illumino il viso e scopro che aveva tante piccole efelidi. In quel momento mi sono detto: ‘Non sono mai stato così felice’”.

Dal loro lunghissimo legame sono nati due figli: Elisabetta scrittrice, regista, autrice e docente e nata nel 1959. Nel 1962 – invece – è nato Pierfrancesco attore e fotografo.

Paolo Villaggio, i riconoscimenti

Nel corso della carriera Paolo Villaggio ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Tra questi si possono ricordare il David di Donatello per il miglior attore protagonista per La voce della luna, il Nastro d’argento al migliore attore protagonista per Il segreto del bosco vecchio, il David alla carriera e il Premio Flaiano per la satira. Si tratta solo di alcuni dei tanti riconoscimenti per un artista immenso e la cui eredità culturale resterà per sempre.

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