Meglio vivere da sole o con dei coinquilini? I pro e i contro di entrambe le opzioni per capire quale scelta è davvero la migliore per voi

Vivere da sole o con dei coinquilini? Scopriamo i vantaggi e le difficoltà di entrambe le opzioni: dalla libertà e indipendenza della vita in solitaria, alle opportunità di condivisione e supporto offerte dalla convivenza con altri

Pubblicato: 13 Settembre 2024 15:56

Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Iniziare l’università, trovare il primo lavoro o semplicemente voler staccarsi dal nido familiare rappresenta senza dubbio una fase cruciale della vita. È un momento di grande crescita personale, ricco di nuove sfide e responsabilità. Ma, proprio in questo periodo, emerge un interrogativo che accomuna tutte coloro che stanno per fare questo importante passo: meglio vivere da sole o cercare dei coinquilini?

Quando ci si trasferisce per la prima volta, la domanda su quale sia la scelta migliore può sembrare schiacciante. Da una parte c’è l’idea romantica dell’indipendenza assoluta: niente più dover rendere conto a nessuno, la libertà di gestire i propri spazi e i propri tempi senza interferenze esterne. Dall’altra, però, c’è la realtà di una vita solitaria, in cui tutte le responsabilità, dalle bollette alle pulizie, ricadono su di noi. E poi c’è la questione economica, spesso determinante per chi è alle prese con le spese universitarie o sta muovendo i primi passi nel mondo del lavoro.

D’altra parte, vivere con dei coinquilini può sembrare una scelta naturale e conveniente, soprattutto se si condividono interessi e abitudini. In molti casi, può offrire una rete di supporto che rende la transizione alla vita adulta meno faticosa. Ma non è tutto oro ciò che luccica: anche la convivenza può nascondere delle insidie, come discussioni sulle faccende domestiche, abitudini contrastanti, privacy ridotta.

Se in questo momento della tua vita ti trovi a un bivio e non sai se scegliere la via della solitudine domestica o la convivenza, questo articolo ti guiderà attraverso i principali pro e contro di entrambe le opzioni. Alla fine, solo tu potrai decidere cosa si adatta meglio al tuo stile di vita e alle tue esigenze.

Vivere da sole: gli aspetti positivi

Vivere da sole rappresenta un’opportunità incredibile di crescita personale e indipendenza. Sei tu e soltanto tu a decidere come organizzare la tua casa, i tuoi spazi e i tuoi orari. Puoi arredare ogni stanza come meglio credi, cucinare i tuoi piatti preferiti quando vuoi e, soprattutto, gestire il tuo tempo senza compromessi. Non dovrai preoccuparti di aspettare che il bagno si liberi la mattina o di trovare la cucina occupata quando hai fame. Ogni cosa è sotto il tuo controllo.

Inoltre, vivere da sole ti permette di sviluppare competenze di gestione che, sebbene possano sembrare noiose, sono fondamentali per la vita adulta. Bollette, spese, pulizie e manutenzione diventano compiti quotidiani che, col tempo, ti faranno sentire più sicura e competente. Gestire tutto questo da sola può sembrare impegnativo all’inizio, ma alla lunga ti fornirà una grande sensazione di realizzazione e indipendenza.

Un altro aspetto positivo è la pace e la tranquillità che derivano dall’avere uno spazio tutto tuo. Non dovrai mai fare i conti con la confusione altrui, potrai goderti il silenzio quando ne hai bisogno e invitare amici o ospiti solo quando lo desideri, senza dover chiedere il permesso o coordinarti con altri.

Vivere da sole: gli aspetti negativi

Per quanto affascinante possa sembrare, vivere da sole non è privo di sfide. Il primo ostacolo è spesso quello economico. Affittare un appartamento tutto per te può risultare molto più costoso rispetto alla divisione delle spese con dei coinquilini. Le bollette, l’affitto, la spesa settimanale: tutto ricade sulle tue spalle, senza possibilità di condivisione.

La solitudine è un altro fattore da considerare. Se all’inizio l’idea di avere uno spazio tutto tuo può sembrare allettante, col tempo potresti sentire la mancanza di qualcuno con cui parlare alla fine di una lunga giornata. Nei momenti di stress o difficoltà, non avere una persona accanto con cui confrontarti o anche solo condividere un pasto può risultare pesante. Inoltre, affrontare i problemi domestici da sola – dalla lampadina bruciata alla caldaia che non funziona – può rivelarsi frustrante e fonte di stress.

Un’altra difficoltà può essere la mancanza di supporto immediato. Vivere da sole significa doversi assumere la piena responsabilità di ogni decisione, il che può diventare opprimente quando si accumulano le piccole difficoltà quotidiane.

Avere coinquilini: gli aspetti positivi

Condividere casa con dei coinquilini può essere un’esperienza arricchente, sia dal punto di vista economico che sociale. Il primo grande vantaggio è, senza dubbio, il risparmio. Dividere l’affitto, le bollette e altre spese ti permette di vivere in una casa più grande o in una zona migliore, risparmiando rispetto a un appartamento per una sola persona. Inoltre, la gestione delle faccende domestiche può risultare meno pesante se condivisa: una pulizia settimanale a turno è decisamente più sostenibile che farla da sola ogni giorno.

Dal punto di vista sociale, avere dei coinquilini può aiutarti a combattere la solitudine. Soprattutto se vivi lontano dalla famiglia e dagli amici, sapere di avere qualcuno con cui condividere un pasto o scambiare due chiacchiere può farti sentire meno isolata. In più, i coinquilini possono diventare delle figure di supporto nei momenti di difficoltà, aiutandoti a gestire lo stress quotidiano e offrendo consigli o anche solo una spalla su cui appoggiarti.

Un altro aspetto positivo è la possibilità di stringere nuove amicizie o rafforzare legami già esistenti. Condividere lo spazio con altre persone ti porta inevitabilmente a conoscerle meglio, e questo può arricchire la tua vita sociale e personale.

Avere coinquilini: gli aspetti negativi

Nonostante i numerosi vantaggi, vivere con dei coinquilini può presentare delle difficoltà. Prima di tutto, condividere spazi limitati può diventare una fonte di stress. Differenze nelle abitudini, nei ritmi di vita o nelle preferenze personali possono portare a scontri. Magari tu ami andare a dormire presto, mentre il tuo coinquilino è un nottambulo. O forse sei una persona ordinata, mentre l’altro tende a lasciare disordine in giro. Questi piccoli dettagli possono, nel lungo termine, compromettere l’armonia della casa.

Un altro aspetto delicato è la gestione delle faccende domestiche. Anche se in teoria la divisione dei compiti dovrebbe essere equa, non sempre è così facile. Spesso sorgono discussioni su chi ha fatto cosa e quando, e non tutti hanno la stessa idea di pulizia e ordine.

Inoltre, vivere con coinquilini comporta inevitabilmente una perdita di privacy. Non potrai sempre disporre degli spazi come desideri, dovrai fare compromessi e non potrai decidere da sola quando avere ospiti o quando goderti un po’ di tranquillità.

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