Ginger Rogers, c’era una volta una diva eterna

Un’icona intramontabile che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema, diventando una delle stelle più luminose di Hollywood

Pubblicato: 3 Dicembre 2023 14:28

Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

Il suo nome evoca immagini di grazia, bellezza e ribellione. Ginger Rogers ha rivoluzionato il concetto di star femminile a Hollywood, aprendo la strada a tutte le donne che sarebbero venute dopo di lei.

Non era solo una ballerina eccezionale o un’attrice straordinaria. Era un’icona, una figura che incarnava leggiadria e sensualità con un’eleganza unica. La sua sinergia con Fred Astaire è rimasta una delle più celebri collaborazioni nella storia del cinema. Ma Ginger non si è mai accontentata di essere solo metà di una coppia.

Ha lottato per affermarsi come artista indipendente, sfidando le convenzioni e reclamando il proprio posto sotto i riflettori. Ma soprattutto, ha vissuto la sua vita con coraggio, all’insegna della libertà.

Icona di talento ed eleganza

Virginia Katherine McMath, nome d’arte Ginger Rogers, nasce il 16 luglio 1911 ad Independence, Missouri. La sua vita è il simbolo del sogno americano.

Figlia unica di William McMath e Lela Emogene Owens, affronta un’infanzia difficile, segnata da una famiglia in frantumi e una serie di sfide che avrebbero potuto spezzare lo spirito di molti. Ma lei aveva un dono, un talento innato per la danza e una passione sconfinata per il mondo dello spettacolo, che le servirono da carburante per ottenere il successo nell’industria dell’intrattenimento.

Si trasferisce a Fort Worth, Texas, con sua madre, dopo la separazione dei suoi genitori. Nonostante le difficoltà economiche da affrontare, Ginger coltiva il sogno di calcare le scene di Broadway e di illuminare i set di Hollywood.

È proprio questa ambizione che la spinge, a soli 14 anni, a vincere un concorso di danza. Questo successo segna l’inizio di una carriera straordinaria, che la renderà una delle più grandi icone del cinema e della danza del XX secolo.

A soli 16 anni, si afferma come una ballerina di charleston di fama mondiale. Le sue doti innate e la sua dedizione incrollabile la conducono alla vittoria del campionato statale del Texas.

La stella più luminosa di Hollywood

Nel 1929, ottiene un ruolo di rilievo nella commedia musicale “Top Speed“, un’esibizione che irrompe come un lampo nel cielo notturno di Broadway, impossibile da ignorare. Il suo talento e la sua passione sono innegabili e catturano l’attenzione di una figura chiave dell’industria dello spettacolo: il celebre compositore George Gershwin, che vede in Ginger qualcosa di speciale, un diamante grezzo che ha bisogno solo di essere plasmato e guidato.

La sceglie, così, per il musical “Girl Crazy“, un ruolo che la proietterà ancora più in alto nel firmamento delle stelle di Hollywood. Ma le riserverà anche l’opportunità di incontrare un altro artista straordinario: Fred Astaire. La loro connessione è immediata e profonda, come se avessero danzato insieme per tutta la vita. Questo è solo l’inizio di una partnership che ridefinirà le loro carriere per sempre.

Dopo aver fatto qualche apparizione in alcuni cortometraggi, le viene offerto un contratto con la Paramount che le assegna ruoli minori, ma fondamentali, per la sua formazione artistica. Da “Gioventù di Manhattan” a “Follow the Leader“, Ginger Rogers sviluppa ulteriormente le sue capacità di interpretazione e conferma la sua presenza magnetica sul grande schermo.

Tra il 1931 e il 1932, l’attrice prende parte a diverse pellicole, ma è nel 1933 che la sua carriera compie un significativo balzo in avanti. Grazie al film “Quarantaduesima strada“, diretto da Lloyd Bacon, Ginger Rogers riesce a dimostrare al mondo intero la sua versatilità e le sue doti comiche.

La sua risata contagiosa e la sua energia travolgente conquistano il cuore degli spettatori, consacrandola come una delle attrici più amate del suo tempo. Ma si distingue anche come ballerina straordinaria. La sua grazia e abilità nella danza sono semplicemente ipnotiche e contribuiscono a rendere i suoi film indimenticabili.

Il 1933 è un anno che brilla con un’intensità particolare. Infatti, l’attrice lavora nel film “Carioca“, diretto da Thornton Freeland e, per la prima volta, condivide il set con Fred Astaire. Anche se le viene assegnato un ruolo secondario, il suo personaggio cattura l’attenzione della critica e del pubblico. Ma è l’eccezionale alchimia con Astaire a fare la differenza. L’interazione tra i due attori sullo schermo è coinvolgente, e le loro performance insieme diventano rapidamente il fulcro dell’intero film. Inizia così una collaborazione artistica che contribuirà a definire un’era d’oro del cinema musicale americano.

Ginger Rogers & Fred Astaire

Fonte: Getty Images
Ginger Rogers e Fred Astaire

Entrambi sembrano sinceramente sorpresi dall’effetto della loro collaborazione. Nonostante non siano mai stati amanti nella vita reale, la loro chimica sullo schermo era innegabile.

Nel suo libro autobiografico, intitolato “Ginger: My Story“, la protagonista racconta come lei e Fred Astaire si sono conosciuti sul set e sono diventati amici per la vita. Per oltre dieci anni, hanno danzato insieme, creando momenti magici e indimenticabili che ancora oggi rimangono vividi nell’immaginazione collettiva.

Da “Roberta” di William A. Seiter a “Cappello a cilindro” di Mark Sandrich, fino a “Follie d’inverno” di George Stevens, questi due iconici artisti hanno rivoluzionato l’arte della danza nel cinema. Le loro performance, infatti, sono un concentrato di creatività e talento che continua a sorprendere ancora oggi.

Una pioniera dei diritti delle donne

A metà degli anni Quaranta, Ginger Rogers conquista un traguardo senza precedenti nella storia di Hollywood: diventa l’attrice più pagata dell’industria cinematografica. Questo risultato è frutto del suo straordinario talento, ma anche di una determinazione incrollabile e una profonda autenticità. Un successo finanziario, simbolo potente della sua indipendenza.

Nonostante le sfide che lo showbiz presenta spesso alle donne, lei è sempre rimasta fedele a sé stessa, dimostrando una notevole forza di carattere che le ha permesso di raggiungere le vette più alte.

Successivamente, decide di prendere il comando della sua carriera in modo ancora più diretto, fondando una casa di produzione indipendente. Questa mossa audace le permette di selezionare liberamente i ruoli da interpretare, emancipandosi dalle restrizioni spesso imposte dagli studi cinematografici. Il suo gesto coraggioso dimostra che anche le donne possono avere pieno controllo sulla propria carriera, trasmettendo un messaggio importante, oggi più che mai.

Tuttavia, quello che ha davvero reso Ginger Rogers straordinaria è stata la sua volontà di mettersi alla prova. Nonostante le pressioni e le aspettative, è sempre andata oltre i limiti di ciò che le era consentito fare a Hollywood. Ha lottato per la parità salariale, per ottenere ruoli più complessi e il riconoscimento che meritava. In questo senso, non era solo un’attrice o una ballerina, ma una pioniera dei diritti delle donne.

Un ultimo ballo e un addio emozionante al cinema

Nel 1949, Ginger Rogers si concede un ultimo, memorabile ballo con il suo partner storico, Fred Astaire, nel film “I Barkleys di Broadway” di Charles Walters. È Astaire stesso a proporre il nome di Ginger quando Judy Garland dovette rinunciare al ruolo, un gesto di affetto che fa brillare il cuore dei fan in tutto il mondo.

Nel 1952, Ginger fa la sua ultima apparizione cinematografica significativa in “Il magnifico scherzo“, una commedia di Howard Hawks con Cary Grant e Marilyn Monroe. Ma il suo cuore batte per un altro amore: il teatro. A metà degli anni Sessanta, decide così di abbandonare il cinema per tornare a Broadway, e il suo ritorno è accolto trionfalmente sia dalla critica, sia dal pubblico.

Muore il 25 aprile 1995 nella sua casa di Rancho Mirage, in California, dopo essere stata colpita da due ictus.

Ginger Rogers: gli amori di una diva indimenticabile

Ginger Rogers ha vissuto una vita personale altrettanto affascinante e movimentata quanto la sua carriera cinematografica. Conosciuta per le sue abilità come ballerina e attrice, ha avuto anche una vita sentimentale intensa, sposandosi cinque volte senza mai avere figli.

Il suo cuore conosce l’amore molto presto. Il suo primo matrimonio, infatti, avviene con l’attore Jack Pepper nel marzo 1929, poco prima del suo diciottesimo compleanno. Tuttavia, questa giovane unione è destinata a durare solamente due anni, terminando con un divorzio nel 1931. Nel 1934, Ginger convola a nozze con il suo secondo marito, l’attore Lew Ayres ma, dopo sei anni, la coppia decide di separarsi.

In un curioso susseguirsi di eventi, dopo un altro matrimonio fallito con l’attore Jack Briggs, si unisce in una quarta unione con l’attore Jacques Bergerac nel 1953. Tuttavia, la loro relazione, pur piena di promesse, non dura a lungo, concludendosi nel 1957. Infine, nel 1961, Ginger sposa il regista William Marshall, ma la loro storia d’amore termina nel 1969.

Oltre ai suoi matrimoni, Ginger Rogers è conosciuta per il suo coinvolgimento politico. Infatti, è una simpatizzante del Partito Repubblicano con tendenze molto conservatrici. La sua dedizione politica si manifesta chiaramente quando contribuisce alla campagna elettorale di Richard Nixon, nel 1962, candidato come governatore della California.

Inoltre, fa parte dell’associazione patriottica Figlie della rivoluzione americana, un gruppo che celebra l’eredità e lo spirito dei primi patrioti americani.

Il suo impegno politico si estende anche all’appoggio della lista nera di Hollywood, una controversa pratica degli anni ’40 e ’50 che consisteva nell’esclusione di professionisti del cinema sospettati di avere simpatie comuniste.

La storia di Ginger Rogers è una storia di amore, passione e principi. È l’esempio di una donna che, nonostante i molteplici altri e bassi, non ha mai smesso di lottare per le sue convinzioni, restando una delle icone più indimenticabili della storia.

Fonte: Getty Images
Ginger Rogers e Fred Astaire

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