Margherita Peluso: “Marta Abba, la musa di Pirandello troppo a lungo dimenticata”

L'attrice Margherita Peluso ci racconta di "Finding Marta", il film che riporta in luce la straordinaria storia di Marta Abba, la musa di Luigi Pirandello

Pubblicato: 4 Dicembre 2024 12:57

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Margherita Peluso è l’attrice protagonista del film Finding Marta, dedicato alla figura di Marta Abba, grande musa di Luigi Pirandello e pioniera del teatro italiano. Un progetto che porta alla luce una storia affascinante e troppo a lungo dimenticata.

Partiamo subito con il tuo ultimo lavoro: chi era Marta Abba e cosa la rende una figura così straordinaria?
Marta Abba è stata una delle grandi attrici italiane del Novecento, una pioniera del teatro. Si è formata alla scuola dei Filodrammatici di Milano e, molto giovane, ha iniziato la sua carriera entrando nella compagnia stabile di Roma diretta da Luigi Pirandello. Tra Marta e Pirandello è nato un rapporto unico, fatto di collaborazione artistica e di intensa corrispondenza epistolare durata dieci anni. Lei è stata la sua musa, e molte delle ultime commedie di Pirandello sono state scritte pensando a lei. Marta era l’incarnazione del teatro pirandelliano, un’artista autentica e coraggiosa, capace di affrontare critiche e ostacoli per inseguire la sua vocazione.

Fonte: Ufficio stampa Margherita Peluso
Margherita Peluso al Teatro Pirandello di Agrigento

Perché un film su di lei oggi?
Perché Marta Abba è caduta nell’oblio, nonostante la sua importanza nel teatro italiano del Novecento. È stata un’interprete eccezionale, fondatrice di una compagnia teatrale, un’artista innovativa, ma la sua figura è rimasta nell’ombra, probabilmente a causa della sua posizione accanto a Pirandello e del fatto che fosse una donna in un mondo dominato dagli uomini. Dare voce a Marta significa riconoscere il suo contributo e la sua forza in un’epoca in cui essere una donna artista era ancora più complicato.

Fonte: Ufficio stampa Margherita Peluso
Locandina del film “Finding Marta”

Secondo te, quanto ha influito la sua figura nelle opere di Pirandello?
Tantissimo. Ad esempio, nell’opera incompiuta I giganti della montagna, Marta è presente nella figura dell’attrice protagonista. Anche in altre opere come Trovarsi o Come tu mi vuoi, si può vedere l’influenza di Marta: donne complesse, piene di contraddizioni, riflesso delle lettere e dei pensieri che si scambiavano. Marta non era solo una musa, ma una vera e propria ispiratrice per i personaggi femminili pirandelliani.

La sua vita privata è stata altrettanto intensa, ma sembra segnata da una certa amarezza. Perché?
Sì, dopo la morte di Pirandello, Marta si sposò in America, ma il matrimonio non funzionò e divorziò. Tornata in Italia, cercò di riportare in scena le opere di Pirandello, ma venne considerata “vecchia” e superata. Questo la lasciò amareggiata. Era una donna che aveva dato tutta se stessa al teatro, e si ritrovò isolata. È una storia di grande successo artistico, ma anche di solitudine.

Cosa ci lascia oggi Marta Abba come eredità?
Marta ci lascia una grande lezione di libertà e coraggio. È un esempio di come perseguire i propri sogni e la propria verità, anche a costo di sfidare le convenzioni e le difficoltà. Era una donna avanti per i suoi tempi, che rifiutava di essere ridotta a un’icona di bellezza e cercava, invece, di rivoluzionare il teatro con la forza del suo talento e delle sue idee.

Fonte: Ufficio stampa Margherita Peluso
Margherita Peluso

Se qualcuno volesse approfondire la figura di Marta Abba, quali strumenti ha a disposizione?
Sicuramente, il film Finding Marta è un punto di partenza. Inoltre, ci sono i suoi scritti, come il libro Caro Maestro, che raccoglie le sue lettere a Pirandello, e Le lettere di Luigi Pirandello a Marta Abba. Dalle lettere viene fuori una relazione complessa, tanto sentimentalmente che dal punto di vista lavorativo. Questo carteggio è formato da circa 800 lettere. Anche le sue memorie, La mia vita d’attrice, sono un documento prezioso per capire meglio la sua personalità e il suo contributo al teatro. E, ovviamente, le opere di Pirandello, che portano tracce indelebili del loro rapporto.

Fonte: Getty Images
Marta Abba con Luigi Pirandello al centro, e Lamberto Picasso

Dove e quando possiamo vedere Finding Abba?
Il film, per la regia di Lorenzo Daniele, soggetto mio e di Alessandria Cilio, è proiettato il 4 dicembre a Milano e il 6, 7 e l’8 dicembre a Roma. Dopo il giro nei cinema stiamo lavorando per la distribuzione su altre piattaforme. Non posso ancora dire molto, ma il nostro obiettivo è portare questa storia al pubblico più vasto possibile. Spero che questo film ispiri chi lo guarda, proprio come Marta Abba continua a ispirare me.

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