Diana Del Bufalo: “Le favole sono il mio mondo. Frozen difficilissima. Pocahontas l’adoro”

Diana Del Bufalo è la protagonista del grande spettacolo "Tra sogni e desideri" e ci racconta l'emozione e la magia del mondo delle favole Disney

Pubblicato: 11 Novembre 2024 17:04

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Diana Del Bufalo fa rivivere la magia del musical con un grande spettacolo intitolato, Tra sogni e desideri, dove interpreta le più belle canzoni dei film Disney più amati. Lo show è sensazionale con 90 cambi d’abito, 35 orchestrali, vocal ensemble di 14 elementi, 20 performer e la voce narrante di Francesco Pannofino.

Tra sogni e desideri è diventato un tour quasi per caso, come ci racconta Diana Del Bufalo, che non ha esitato nemmeno un attimo alla proposta del regista e direttore artistico dello show, Antonio Frascadore.

L’incanto di questo spettacolo è tale che le esibizioni previste non riescono ad accontentare tutto il pubblico. Le richieste di portare lo show ovunque in Italia invadono anche il profilo Instagram di Diana, perché le storie che vengono portate in scena popolano e animano da sempre il nostro immaginario.

Le date evento sono a Napoli (7 e 8 dicembre 2024 al Teatro Palapartenope), Milano (18 dicembre 2024 al Teatro Arcimboldi), Bari (27 dicembre 2024 al Teatro Team), Roma (29 dicembre 2024 all’Auditorium Conciliazione) e Padova (6 gennaio 2024 al Gran Teatro Geox).

Fonte: Ufficio stampa Tra sogni e desideri
Diana Del Bufalo in “Tra sogni e desideri”

Ecco quello che Diana Del Bufalo ci ha raccontato di questa esperienza meravigliosa.

Come è nata l’idea del tuo spettacolo Tra sogni e desideri?
Tutto è nato dallo show di apertura al Festival di Benevento. In origine si trattava di un grande spettacolo in un’unica data, realizzato da Antonio Frascadore che ne è l’ideatore e il regista. È stato lui a chiamarmi per propormi lo spettacolo, io ho accettato subito perché adoro Disney, è il mio mondo, figurati se non andavo. Dopodiché, si è scatenata su Internet una sorta di lamentela, tanti chiedevano un mini tour perché volevano vedere lo spettacolo. Ci siamo detti: perché no? Allora la produzione L’arcobaleno 3 ha preso in mano il progetto e abbiamo definito per ora altre cinque date. Si può dire che è nato per gioco.

Anche sul tuo profilo Instagram in tanti ti chiedono di portare nella loro città lo spettacolo
Sì, è vero. Un sacco da Cosenza. Torino è un peccato non andare, perché – come a Milano – c’è la cultura del musical. Ma vedremo…

Come avete scelto le canzoni Disney che interpreti Tra sogni e desideri?
Abbiamo puntato sulle più belle e famose. Non potevamo metterne di più, perché lo spettacolo è già molto ricco e non possiamo farlo troppo lungo per i bambini. Anche se la prima volta il pubblico era tutto di adulti, tutti nostalgici [ride ndr]. Lo show dura già quasi due ore, è molto dinamico e ci sono anche dei ginnasti che portano le loro coreografie, ma non volevamo renderlo più lungo.
Le canzoni sono i grandi classici della Disney. Ci sono i brani de La Sirenetta, La Bella e la Bestia, un medley di Mary Poppins e apriamo col Cerchio della vita tratto dal Re Leone.

Fonte: Ufficio stampa Tra sogni e desideri
Diana Del Bufalo

Quale hai trovato più difficile da cantare?
Frozen, perché è difficile vocalmente, difficile di fiato, è lunga. Sicuramente è la più complessa. Sto prendendo delle lezioni con un vocal coach, Ivan, che è un genio della voce e mi sta aiutando molto.

E invece quella che è entrata subito nelle tue corde?
Pocahontas, I colori del vento, sicuramente. Anche perché Pocahontas è uno dei miei film preferiti della Disney e poi l’ho cantata talmente tante volte… Ma io spesso vado su Youtube, metto karaoke Pocahontas e attacco a cantare magari mentre cucino, ma anche così, per diletto.

Possiamo dire quindi che Pocahontas è la tua favola preferita?
In realtà ne ho un paio, Pocahontas e La Bella e la Bestia, perché hanno tutte e due un messaggio stupendo. Di Pocahontas mi piace il fatto che lei insegni a Smith, che viene dall’Inghilterra ed è il comandante di questa ciurma che vuole andare in un luogo privo di civiltà per prendere l’oro, che la ricchezza vera è la natura, gli alberi, gli animali, quello che la terra ci dà. L’oro per lei è la pannocchia. È per questo messaggio che la adoro.
La Bella e la Bestia allo stesso modo mi piace per quello che comunica. Bella si innamora della Bestia perché ne coglie la bellezza interiore che è quella che conta. Tra l’altro da piccola ci rimanevo male quando alla fine la Bestia si trasformava in principe figo. Io lo preferivo prima e questo dimostra che il film ha funzionato ed è stato capace di dare un grande messaggio.

Allora le favole della Disney hanno ancora molto da insegnarci oggi?
Sono attualissime, certo. Mio fratello fa l’antropologo e lui mi racconta che ci sono tribù che vivono ancora in foreste incontaminate e li stanno letteralmente uccidendo perché vogliono costruire resort e case nei luoghi dove vivono loro. Lo trovo assurdo e orribile. Io non posso credere che ancora oggi succedano queste cose. Ma proprio queste dinamiche orrende sono quelle raccontate da Pocahontas, quindi sì, le favole Disney hanno ancora molto da raccontare.

Qual è il ruolo di Francesco Pannofino nello spettacolo?
Lui è la voce narrante. Non è presente fisicamente sul palco, la sua voce è registrata, è una sorta di conduttore fantasma che introduce le canzoni con una breve storia per ciascuna. Per questo lo spettacolo è molto dinamico, non ci fermiamo mai, non c’è spazio per dire due parole. C’è Pannofino che dà il ritmo.

Prima hai parlato di coreografie, balli anche tu?
No, no, faccio qualche mossetta.

Oltre a questo spettacolo, stai lavorando a qualcosa d’altro?
Sì, ci sono in ballo tante cose ma nulla che posso dire. È tutto top secret. Posso solo anticipare che si tratta di cinema.

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