Nick, Luke, Patrick: con loro muore anche una parte di noi

Nick Kamen, Luke Perry, Patrick Swayze, con la morte dei nostri idoli giovanili se ne va anche una parte (bellissima) di noi

Pubblicato: 7 Maggio 2021 12:07

Sara Gambero

Giornalista esperta di Spettacolo e Lifestyle

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. Sempre con un occhio critico e l'altro divertito.

Premessa: questo articolo è scritto da una “ragazza” che negli anni ’80 era una teenager e nei ’90 poco più che  ventenne. Cresciuta con Beverly Hills 90210, immedesimandomi nella Brenda che incredibilmente riusciva a conquistare il più bello e tenebroso del liceo, quel Dylan irresistibile, soffiandolo alle tante Kelly ben più fighe e appariscenti. Che è stata folgorata da Dirty Dancing e dalla improvvisa consapevolezza che fosse possibile che il ballerino-animatore più bello e affascinante (Johnny Castel-Patrick Swayze dei miei sogni) potesse accorgersi della ragazza intellettuale e anonima . E che ballava sulle note di Each Time You Break My Heart, perdendosi nelle labbra carnose e negli occhi verdi di Nick Kamen. Con la sua foto nel diario e i suoi jeans nell’armadio. Io sono tutte quelle ragazze di allora.

Quella che quando Patrick Swayze è morto ha pensato che in realtà si fosse trasformato davvero nel Sam di Ghost, in grado di amare Molly, e in parte tutte noi, anche dopo la sua morte. Che quando è morto anche Luke Perry ha sperato che fosse solo un brutto scherzo di sceneggiatura. E che lui potesse ricomparire all’improvviso, con quel sorriso dolcissimo e quell’aria da perenne outsider, in qualche nuovo ruolo scritto apposta per lui. Inafferrabile e inimitabile come sempre. E che quando alla fine è arrivata  anche la notizia della morte di Nick Kamen, scomparso dalle scene da anni ma mai dimenticato dai noi ragazze degli anni ’80 e ’90, ha realizzato che qualcosa si era definitivamente spezzato.

Perché i nostri miti giovanili non dovrebbero morire mai, restare eternamente belli e uguali. Altrimenti muore con loro anche una parte di noi, quel periodo della nostra giovinezza più bello, puro e pieno di sogni ancora da realizzare. L’epoca in cui ancora tutto è possibile: diventare la Brenda scelta da Dylan, la Baby che “non viene messa in un angolo” da Johnny o la ragazza che spezza il cuore di Nick. Invece la consapevolezza che nulla è eterno ci travolge all’improvviso. La sensazione che la vecchiaia è dietro l’angolo, il tramonto dietro la siepe. Che non possiamo essere per sempre Molly, Baby o Brenda. Ed è tremendamente triste.

La vita non è che una continua scommessa, è così, ma molti credono di essere eterni, che ci sarà sempre un domani. Ma sono illusioni.” (Patrick Swayze in Ghost)

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