Perché e come riutilizzare l’acqua di cottura della pasta

Quali sono i motivi (e i metodi) per cui riutilizzare l'acqua della pasta è un'ottima idea: utile per sostenere il pianeta e per fare scelte consapevoli

Pubblicato: 16 Aprile 2022 16:27

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Si sa, in cucina non si butta via niente, a maggior ragione in un momento storico in cui l’acqua è sempre più preziosa e non va assolutamente sprecata. Per questo è interessante scoprire come e perché riutilizzare l’acqua di cottura della pasta, che scoprirete essere una valida alleata per tante delle nostre attività quotidiane.

Siamo sempre state abituate a scolare la pasta dopo la cattura, e dunque a gettare via l’acqua di cottura. Ma è la soluzione migliore? Per chi ama risparmiare e riciclare, in realtà può tornare utile in tantissime circostanze, riutilizzandola in moltissimi modi, sia dentro che fuori dalla nostra cucina, anche come alleata di bellezza. Sfruttarla nel migliore dei modi è possibile: vedrete che dopo aver letto questi suggerimenti non potrete più farne a meno.

Perché riutilizzare l’acqua della pasta

Pur volendoci tenere lontani dai classici luoghi comuni, siamo italiani e una buona parte di noi è abituata a mangiare spesso la pasta, anche quotidianamente. C’è infatti chi non ci rinuncia una volta al giorno, c’è chi magari la sceglie come pasto libero mentre è a dieta: insomma, a un piatto di pasta non sappiamo dire di no.

E siccome la cucina è il luogo sacro in cui non si butta via niente, non possiamo proprio ignorare i vantaggi che ci offre l’acqua di cottura: non buttiamola, perché – e già ce lo insegnavano le nostre nonne – è ricca di amido, e quest’ultimo è una sostanza che può essere impiegata in tantissimi modi. Senza considerare che riutilizzando l’acqua della pasta possiamo sostenere il pianeta e contrastare l’inquinamento, in un momento in cui è fondamentale non sprecarne le risorse e riciclare il più possibile, anche con piccoli gesti quotidiani.

Lavare i piatti con l’acqua di cottura della pasta

L’acqua di cottura della pasta può essere una valida alleata nella pulizia quotidiana dei piatti: l’amido contenuto in essa infatti è perfetto per pulire i piatti sporchi, perché ci permette di utilizzare pochissimo sapone e ottenere stoviglie perfettamente sgrassate e luccicanti.

Basterà scolare la pasta in una bacinella o direttamente nel lavandino, ovviamente dopo aver messo il tappo: lasciate in ammollo piatti, posate, bicchieri e padelle per qualche minuto, poi sarà sufficiente passare una spugna e pochissimo sapone e risciacquare il tutto per avere stoviglie brillanti: il risultato vi stupirà!

L’acqua di cottura: i consigli per la bellezza e l’estetica

L’acqua di cottura di pasta e riso può diventare la nostra più potente alleata per avere dei capelli da favola. Sì, perché la pasta e il riso contengono amido, oltre che sali minerali. E l’amido è estremamente emolliente, adatto per ammorbidire i capelli e renderli ancor più belli. Possiamo semplicemente riutilizzare l’acqua di bollitura della pasta con olio di oliva e miele facendo un impacco alla chioma per venti minuti e poi procedere con il lavaggio: il risultato sarà strabiliante.

Oltre che per i capelli, possiamo anche farne uso per un pediluvio rigenerante, con aggiunta di gocce di oli essenziali, soprattutto in caso di gambe gonfie e pesanti. L’acqua di cottura diventa poi uno degli ingredienti migliori per una maschera di bellezza per il viso: una volta raffreddata, possiamo aggiungere acqua di avena e una goccia di olio essenziale. Grazie a questo mix, possiamo ottenere una pelle molto più morbida e setosa: provare per credere!

Utilissima per la nostra beauty routine anche l’acqua di cottura del riso (soprattutto quello bianco): ricca di nutrienti come antiossidanti, acido folico, vitamine e minerali, può essere riutilizzata per un bagno nutriente oppure come detergente lenitivo per il viso, soprattutto in caso delle pelli più sensibili.

Utile nella preparazione del pane e dei lievitati

Magari abbiamo mangiato la pasta a pranzo e per il giorno successivo vorremmo preparare una bella pizza, o magari il pane, una focaccia o una torta salata. A tal proposito non dimentichiamo di conservare l’acqua di cottura, perché possiamo benissimo riutilizzarla durante l’impasto. L’unico dettaglio a cui prestare attenzione è il sale: dosiamolo bene, perché è già presente nell’acqua di cottura della pasta e il rischio è di ottenere un impasto immangiabile. Sarà sufficiente infatti qualche piccola accortezza: se è troppo salata basterà diluirla!

Come utilizzare l’acqua di cottura della pasta in cucina

In cucina non si butta mai via niente, e questo ce lo hanno insegnato proprio le nostre nonne. I loro consigli preziosi tornano tutt’oggi ancora utili: l’amido è uno degli ingredienti segreti migliori per rendere alcuni cibi più morbidi e cremosi. Di conseguenza, è ideale da aggiungere come base al brodo, ma anche alle zuppe, o ancora per cucinare le verdure o i minestroni. Anche in questo caso però fate attenzione al dosaggio del sale, perché l’acqua della pasta risulterà già salata.

Un altro modo per riutilizzarla è per mantecare la pasta: un trucchetto conosciuto da molti (ma non da tutti) per ottenere un piatto cremoso e con gli ingredienti ben amalgamati è quello di aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta, che legherà perfettamente tutti gli elementi.

Un ultimo suggerimento in cucina? Quello di usare l’acqua di cottura della pasta per mettere a mollo lenticchie, fagioli e ceci. Prima di cuocerli infatti, i legumi hanno sempre bisogno della fase dell’ammollo, per poi essere risciacquati. Non utilizzatela però per la cottura! L’acqua della pasta va bene per l’ammollo e non per la preparazione: il quantitativo di amido risulterebbe troppo abbondante per le vostre zuppe di legumi.

Riutilizzabile anche nelle attività di giardinaggio

Non tutti aggiungono del sale nell’acqua della pasta. E chi non lo fa può benissimo riutilizzare l’acqua di cottura per annaffiare le piante e i fiori della propria abitazione. Ovviamente anche in questo caso dobbiamo prestare attenzione a qualche piccolo dettaglio: l’acqua non deve essere in alcun modo ancora calda né tiepida, ma va lasciata raffreddare per non rovinare irrimediabilmente gli angoli di verde nelle nostre case.

Lo stesso può essere fatto con l’acqua di cottura delle verdure: ricca di vitamine e sali minerali, è un vero e proprio fertilizzante naturale per le piante del nostro giardino e dei fiori in bella vista nei nostri balconi.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963