I segreti di Villa Rusconi-Clerici, stile liberty e vista meravigliosa sul lago

Affacciata sul lago Maggiore, l'incantevole Villa Rusconi-Clerici è un gioiello in stile liberty con splendidi giardini dalla vista mozzafiato: ecco la sua storia

Pubblicato: 24 Luglio 2024 16:46

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

La città di Verbania, adagiata lungo le sponde del lago Maggiore, custodisce alcune splendide dimore storiche tutte da scoprire, con i loro incantevoli giardini fioriti che in primavera offrono il loro spettacolo più bello. Una di queste è Villa Rusconi-Clerici, un capolavoro architettonico in stile liberty che oggi viene principalmente utilizzato come location per eventi e cerimonie private. È un luogo meraviglioso, cinto dal verde e dotato di vista mozzafiato sul lago. Ecco la sua storia e i suoi segreti.

Dove si trova Villa Rusconi-Clerici

Affacciamoci sulle sponde del lago Maggiore, nel punto più occidentale del Golfo di Borromeo, dove il fiume Toce mescola le sue acque con quelle lacustri: è qui che sorge la città di Verbania, un luogo ricco di sorprese. Se in molti conoscono la sua splendida Villa Taranto, i cui giardini sono una vera e propria meta turistica primaverile, ci sono tanti altri edifici storici che meritano una visita. Tra gli altri, non possiamo fare a meno di citare Villa Rusconi-Clerici: si trova nella frazione di Pallanza, da dove gode di un panorama incantevole, ed è circondata da un bel parco rigoglioso.

Villa Rusconi-Clerici: la storia e i proprietari

La storia di Villa Rusconi-Clerici è strettamente legata a quella della città di Verbania e dei suoi personaggi più illustri dell’800. Tutto ebbe inizio nel 1859, all’alba dell’indipendenza dei territori del nord Italia dal dominio austriaco: in quell’epoca, il patriota ungherese e colonnello garibaldino Stefano Türr acquistò la proprietà del villino Bozzetti, che sorgeva in un luogo estremamente panoramico sul lago Maggiore. L’uomo, un colonnello austriaco disertore che decise di arruolarsi con Giuseppe Garibaldi per combattere contro i Borboni, vi stabilì permanentemente la sua residenza.

Türr iniziò subito a realizzare i giardini attorno alla sua villa, riuscendo a portarne a termine solo una parte. Particolarmente interessato alle camelie, alcuni esemplari sono ancora presenti e fanno bella mostra di sé nel parco. Sul finire dell’800, il colonnello tornò in patria e qui morì nel 1908. Il villino Bozzetti venne dunque acquistato dalla famiglia Biffi, che lo fece distruggere completamente. Ferdinando e sua moglie Cristina, i nuovi proprietari, optarono per la costruzione di un edificio molto più imponente: un palazzo in stile liberty con decori neobarocchi, il cui progetto venne affidato all’architetto milanese Giovanni Giachi.

Allo stesso periodo risale l’ampliamento dei giardini, con la realizzazione di un giardino d’inverno e la ristrutturazione del terreno affacciato sul lago Maggiore. Così, Villa Biffi e il suo parco divennero un salottino di intellettuali, artisti e illustri uomini politici, tra cui Troubetzkoy, il generale Cadorna, la famiglia Pallavicino e quella di Melzi d’Eril. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il grande salone del piano terra del palazzo venne adibito a quartier generale di un comando Gestapo, mentre la villa stessa rischiò di essere requisita dai militari. Solo dopo la fine del conflitto, la proprietà passò nelle mani della famiglia Rusconi-Clerici, appartenente alla nobiltà locale.

I conti riuscirono a mantenere intatto il fascino di quella che, nel frattempo, assunse il nome di Villa Rusconi-Clerici, sia nella sua esuberanza liberty che nelle ricche decorazioni che si possono ammirare ancora oggi nel parco. Dopo decenni di prosperità, questo incantevole edificio fa parte del patrimonio architettonico piemontese: sempre appartenente alla famiglia Rusconi-Clerici, è in parte adibita ad uso residenziale. I suoi saloni maestosi e il suo incantevole giardino, invece, ospitano eventi e cerimonie private: sono la location perfetta per un matrimonio da sogno sul lago Maggiore.

Fonte: Getty Images
La splendida Villa Rusconi-Clerici vista dal lago Maggiore

Gli interni di Villa Rusconi-Clerici

Descrivere la bellezza e la maestosità di Villa Rusconi-Clerici non è facile, soprattutto se proviamo ad immaginarla all’epoca del suo massimo splendore. Disposta su tre livelli, l’ingresso si apre lungo la strada che conduce a Pallanza: una volta varcato il cancello, appare un’imponente gradinata in pietra che porta alla hall, dove si trova il grandioso scalone in stile liberty realizzato in marmo verde e dotato di parapetto in ferro e legno battuto. La galleria del pian terreno si apre su numerose stanze, tra cui lo studio, il salone principale (decorato in stile barocco), una sala centrale e la sala da pranzo con uno splendido camino in legno.

Il primo piano ospita le camere padronali riccamente arredate, con piccoli terrazzini e un affaccio fantastico sul lago Maggiore. Il secondo piano è invece dedicato alla foresteria, con tutti i servizi e le comodità per accogliere gli ospiti. Le cucine sono situate nel seminterrato, dove trovano spazio anche la lavanderia, la dispensa, i bagni di servizio e le cantine, tutti ambienti che furono abbandonati e oggi rimessi a nuovo per funzionare proprio come un tempo – la cucina è ancora quella in cui si preparano catering e pranzi per i ricevimenti.

A rendere gli interni di Villa Rusconi-Clerici ancor più suggestivi è il fatto che gran parte degli arredi oggi visibili sono ancora quelli originali: dai divani alla boiserie e ai lampadari, molti oggetti sono simbolo di un’epoca passata, caratterizzata da lusso, eleganza e raffinatezza. Sono poi presenti alcune dependance, che nel corso degli anni sono state trasformate in appartamenti per ricevere gli ospiti: ognuno di essi segue stili, colori e ispirazioni diverse, accomunati dai nomi che richiamano la figura di Arturo Toscanini, solito trascorrere le sue vacanze sull’antistante Isolino di San Giovanni.

Fonte: Getty Images
La dimora nobiliare affacciata sul lago Maggiore

Il meraviglioso giardino sul lago

E infine i meravigliosi spazi aperti di Villa Rusconi-Clerici, con l’incantevole giardino che si affaccia sul lago. Il parco, che digrada dolcemente verso l’acqua, ospita diverse zone interessanti: è il caso della limonaia, dove da due secoli sono ospitati agrumi di varie specie. Accanto ad essa, le camelie inondano il prato con i loro colori e profumi inebrianti. Un’area è invece dedicata ai rododendri e ad una splendida magnolia a forma di globo, mentre lungo tutto il giardino si trovano aiuole decorate con numerose essenze tipiche dell’800 – tra cui la lavanda, l’abelia e la yucca.

Scendendo verso il lago, lungo un viale cinto da rose, incontriamo un piccolo pontile in legno e la darsena: qui spuntano oleandri, ginestre e ligustri. Al centro del giardino, infine, spicca un bellissimo padiglione in ferro dalle forme estremamente eleganti, oggi utilizzato per i ricevimenti all’aperto – può ospitare dalle 50 alle 400 persone. Immergersi in Villa Rusconi-Clerici e nel suo parco rigoglioso, da dove si gode di una splendida vista sul lago Maggiore e sulle isole Borromee, resta un’esperienza incredibile e unica al mondo.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963