Mai come durante il periodo invernale è importante fare attenzione a ciò che mangiamo: il cibo è infatti un ottimo modo per rafforzare le nostre difese immunitarie e per darci una sferzata d’energia. E, naturalmente, questo è il momento migliore per iniziare a rimettersi in forma, in vista della prova costume.
Per dimagrire non c’è niente di più efficace che abbinare un po’ di attività fisica ad una dieta salutare. Da tanti anni ormai, gli esperti sono concentrati sull’analisi del tessuto adiposo per individuare i fattori che portano all’obesità e per trovare nuove strategie di dimagrimento. Come spiega il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e Medicina Preventiva ad Arezzo e docente presso l’Università di Bologna, quello che delinea la nostra figura allo specchio è il White Adipose Tissue – ovvero quel tessuto formato da adipociti bianchi.
Ma il grasso non è composto unicamente da questo tipo di adipociti: vi sono anche quelli bruni e quelli beige, che al contrario hanno un ruolo attivo nell’aiutarci a perdere peso. Sempre più frequentemente gli scienziati stanno studiando il tessuto adiposo beige, il cosiddetto “grasso sano”. Il prof. Rossi ne ha spiegato il motivo: “Avere una maggiore presenza di adipociti beige contribuisce a svuotare dagli adipociti bianchi il grasso stoccato al loro interno e quindi a dimagrire”.
Come aumentare la quantità di tessuto adiposo beige? I ricercatori della Harvard Medical School hanno evidenziato l’importanza dell’irisina, un ormone che promuove la trasformazione delle cellule adipose bianche in cellule adipose beige. Per stimolare la sua produzione, è bene fare attenzione a non assumere troppi acidi omega-6 e acido arachidonico, prediligendo invece i carotenoidi.
L’alimentazione tuttavia non ha un ruolo fondamentale solo nel perdere peso, bensì anche nella prevenzione dell’invecchiamento. In quest’ottica, gli attori principali sono gli antiossidanti: catturando i radicali liberi, proteggono le cellule dal danno ossidativo causato proprio dall’invecchiamento. Gli esperti hanno così individuato l’indice ORAC (Oxygen Radicals Absorbance Capacity), che indica la capacità di ogni alimento di assorbire i radicali liberi. Diventa molto più facile, finalmente, scoprire quali sono i veri cibi anti age.
La professoressa Pucci Romano, presidente Skineco e autrice del libro Un’amica per la pelle (Giunti), ha spiegato quali alimenti dobbiamo portare a tavola per fare il pieno di antiossidanti: spiccano naturalmente le verdure, ma anche la frutta ben matura, i legumi e i cereali integrali. Nel nostro approfondimento, abbiamo stilato un elenco di cibi ideali per assumere unità ORAC sufficienti a garantirci il massimo nella lotta contro l’invecchiamento.
Anche se siamo a dieta, ogni tanto è giusto fare uno strappo alla regola. A San Valentino, ad esempio, possiamo volerci concedere qualche coccola extra anche a tavola. Ebbene, è possibile farlo senza rinunciare ad alcune piccole accortezze che renderanno il pasto più leggero e salutare. La dott.ssa Chiara Manzi – esperta nutrizionista e ideatrice di Cucina Evolution, il metodo per servire piatti golosi con più antiossidanti e meno calorie – ha stilato il perfetto menù di San Valentino che combina bontà e leggerezza, con un occhio di riguardo ai cibi afrodisiaci per eccellenza.