Indice
Sintomi
La sindrome premestruale o PMS include una serie di sintomi che possono presentarsi sette-dieci giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni, proseguendo anche per due o tre giorni dopo la comparsa del ciclo. La maggior parte delle donne in età fertile accusa disturbi in questo periodo, che coincide con la fase luteale del ciclo mestruale. In questa fase, infatti, si verificano variazioni endocrine che portano a modifiche dei livelli ormonali e ipoglicemia. Durante la fase luteale si hanno fluttuazioni di progesterone, estradiolo, prolattina, melatonina, che portano al manifestarsi di svariati sintomi psicologici e somatici.
In particolare, le donne che soffrono di sindrome premestruale possono avere più fame del solito prima delle mestruazioni o nei primi giorni di ciclo, sentirsi stanche, nervose e irritabili. Durante la sindrome premestruale possono verificarsi anche disturbi dell’umore, con agitazione, ansia e depressione lieve. La sindrome premestruale può poi causare tensione e dolore al seno, gonfiore e dolore addominale, ritenzione idrica. Prima del ciclo possono anche comparire o peggiorare mal di schiena, mal di testa e dolori muscolari, anche a causa dell’aumento di prostaglandine in circolo.
L’intensità dei sintomi della sindrome premestruale è molto variabile poiché ogni donna risponde in modo diverso alle alterazioni ormonali e, inoltre, possono cambiare anche di mese in mese. Spesso si tratta di disturbi di lieve entità; quando invece i sintomi sono moderati o gravi è possibile trovare sollievo anche grazie a rimedi naturali.
Rimedi naturali
I rimedi naturali per contrastare i sintomi della sindrome premestruale possono avere azione antinfiammatoria utile ad alleviare il dolore, diuretica per combattere la ritenzione idrica oppure possono agire regolando i livelli ormonale o, ancora, migliorando l’umore. Di seguito, un elenco delle piante e degli estratti naturali più utilizzati: a tali rimedi si possono associare integratori di vitamine e minerali, in particolare vitamina E, vitamine del gruppo B e magnesio.
Agnocasto
L’agnocasto (Vitex agnuscastus) è il frutto maturo di un piccolo arbusto noto anche come falso pepe. Questo rimedio contiene flavonoidi, glicosidi iridoidi e alcaloidi ed è utilizzato per ridurre i livelli di prolattina, riducendo i sintomi della sindrome premestruale. Si assume a partire dalla settimana precedente alla data in cui è previsto l’arrivo del ciclo, sotto forma di estratto secco o liquido.
Ginkgo biloba
Le foglie di Ginkgo biloba sono utilizzate soprattutto per favorire la circolazione sanguigna e proteggere la salute del cervello, ma trovano impiego anche nel trattamento della sindrome premestruale. In particolare, il ginkgo può aiutare a ridurre la tensione e il dolore al seno, sintomi tipici dell’arrivo del ciclo.
Fitoestrogeni
I fitoestrogeni presenti nei fagioli di soia e nel trifoglio rosso sono noti soprattutto per il loro impiego nel trattamento dei disturbi della menopausa, ma sono utili anche per le donne che soffrono di sindrome premestruale, in particolare per ridurre la tensione al seno e il gonfiore.
Olio di enotera
L’olio estratto dai semi di Oenothera biennis, pianta nota come “bella di notte” è ricco di acidi grassi essenziali della serie omega-6, dall’azione antinfiammatoria. Si assume sotto forma di integratore da 2 a 4 grammi al giorno durante i pasti ed è utile per ridurre dolori al seno e ai muscoli, oltre che per prevenire la comparsa di foruncoli prima del ciclo. Altri oli ricchi di omega 6 sono l’olio estratto dai semi di ribes nero e l’olio di borraggine.
Lavanda
La lavanda è una pianta ricca di proprietà che aiuta anche in caso di sindrome premestruale. Assunta in tisana, infatti, aiuta ad alleviare agitazione e ansia e a ridurre gli spasmi uterini, che causano dolore durante i primi giorni del ciclo. L’olio essenziale è utile anche in caso di mal di schiena, dolori addominali e muscolari: è sufficiente disperderne tre gocce in un olio vegetale (di oliva, di girasole o di mandorle dolci) per effettuare massaggi sulle aree da trattare, in particolare il ventre.
Camomilla
I capolini di camomilla, così come le sommità fiorite di lavanda, possono dare sollievo in caso di dolori addominali dati dalle contrazioni dell’utero, migliorare il tono dell’umore e ridurre ansia, agitazione e irritabilità. Si possono assumere in tisana anche più volte al giorno, lasciando in infusione i fiori per circa tre minuti in una tazza di acqua calda.
Tarassaco
La radice e le foglie del tarassaco, pianta spontanea nota anche come “dente di leone”, “pisciacane” e “soffione”, hanno un’azione diuretica utile a contrastare il gonfiore dato dall’accumulo di liquidi nel periodo che precede le mestruazioni. Si assume sotto forma di tisana, anche più volte al giorno, per favorire la diuresi. In primavera è possibile anche raccogliere le foglie di tarassaco e utilizzarle in cucina: dopo averle scottate in acqua bollente è possibile ripassarle in padella o unirle agli ingredienti per preparare frittate e torte salate.