Dragoncello: cos’è, proprietà e come inserirlo nella dieta

Il dragoncello, aromatico e ricco di benefici, è il rimedio naturale perfetto per la dieta e per una pancia super piatta. Conosciamo meglio questa spezia dalle tante proprietà

Pubblicato: 10 Luglio 2023 11:04

Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Il dragoncello è una spezia perfetta per dare sapore ai tuoi piatti. Non solo, ma possiede anche moltissime proprietà terapeutiche. È digestivo, antisettico e detox, quindi un ottimo alleato della dieta, e dal sapore intenso e aromatico, perfetto per la preparazione di tantissime ricette.

Conosciuto con il nome di erba dragona, possiede piccoli fiori profumati. I suoi valori nutrizionali lo rendono ideale per chi vuole dimagrire, ma soprattutto è in grado di contrastare il gonfiore addominale. Le sue foglie poi sono ricche di sali minerali benefici come calcio, fosforo, potassio e magnesio e vitamine utili per la salute come la vitamina C e quelle del gruppo B.

Le calorie a prima vista sembrano molte, 295 ogni 100 g, ma se consideriamo la quantità che se ne usa, sono davvero poche. Però ci sono tante fibre, acqua e zero colesterolo, a fronte di moltissime proprietà nutritive. Le fibre alimentari, infatti, sono ben rappresentate e molto utili a indurre quel senso di sazietà che consente di abbassare l’introito calorico.

Scopri allora questa erba perfetta per sgonfiare la pancia e alleata per perdere peso.

Cos’è il dragoncello

Il dragoncello (conosciuto anche come estragone o erba dragona), dal nome scientifico Artemisia dracunculus (L.), è una pianta erbacea perenne che fa parte della famiglia delle Asteraceae, come finocchio, anice e assenzio. È originario dell’Asia settentrionale e in Europa è coltivato come erba aromatica, per essere utilizzato in cucina e in fitoterapia.

La parola “dragoncello” deriva dal latino dracontium, che a sua volta deriva dal greco drakon, che significa drago o serpente.

Il nome di questa pianta riecheggia quindi a un “piccolo drago” o a un serpente, forse per la forma delle radici, che ricordano un groviglio di serpenti. Mentre secondo altri, l’origine del nome sarebbe dovuta alla capacità della pianta di curare dai morsi di serpente.

Il dragoncello è caratterizzato da foglie sottili, lineari e di colore verde intenso. Ha un sapore aromatico e un profumo caratteristico.

È comunemente utilizzato come spezia in cucina, soprattutto in quella francese e ha un sapore che ricorda l’anice o la liquirizia. È spesso utilizzato per insaporire piatti a base di pesce, pollame, uova, verdure, salse e condimenti.

Inoltre, è tradizionalmente impiegato per le sue proprietà medicinali. Infatti, è noto per le sue proprietà stimolanti dell’appetito, digestive e antispasmodiche.

Benefici del dragoncello

Il dragoncello offre diversi potenziali vantaggi per la salute, questo perché le prove scientifiche sull’efficacia di questi benefici sono ancora limitate e occorrono ulteriori ricerche per confermarli.

Ecco comunque alcuni dei possibili benefici associati al consumo di dragoncello:

Dragoncello: controindicazioni

Il consumo di dragoncello è generalmente considerato sicuro quando utilizzato come spezia in cucina. Tuttavia, ci sono alcune controindicazioni e precauzioni da considerare per evitare la possibilità di effetti indesiderati.

Ad esempio è sconsigliato per le donne in gravidanza e allattamento, poiché contiene composti che potrebbero stimolare le contrazioni uterine e influenzare gli ormoni sessuali. Di conseguenza, è opportuno moderarne il consumo, anche se il suo uso occasionale come spezia alimentare è considerato sicuro.

Ci sono poi persone che potrebbero essere allergiche a questa e alle altre erbe della stessa famiglia, come l’assenzio o la camomilla. In caso di comparsa dei sintomi di allergia, come rash cutaneo, prurito, gonfiore o difficoltà respiratorie dopo aver consumato il dragoncello, è bene interromperne l’uso e consultare un medico.

Infatti, il dragoncello contiene estragolo, un composto organico presente anche nei semi del finocchio e in altre erbe aromatiche appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. Possiede proprietà tossiche, pertanto, se assunto a piccole dosi non rappresenta un problema per la salute, mentre se consumato in grande quantità può avere effetti nocivi.

Possono poi esserci interazioni farmacologiche, ad esempio il dragoncello potrebbe aumentare l’effetto dei medicinali anticoagulanti o interferire con alcuni farmaci metabolizzati dal fegato. È consigliabile quindi consultare un medico o un farmacista prima di utilizzare integratori a base di dragoncello se si sta seguendo una terapia farmacologica.

Usi in cucina

Il sapore del dragoncello, come abbiamo detto, ricorda quello dell’anice, con un retrogusto amarognolo, che ricorda un mix “menta e finocchio”, ma più delicato e aromatico. Pertanto, si può facilmente impiegare in cucina per sostituire queste spezie o associarlo ad altre erbe aromatiche per creare una sinergia di sapori.

Come consumare il dragoncello? Grazie al suo gusto intenso potete sostituirlo anche al sale, utilizzandolo per condire un’insalata di finocchi o per rendere più sfiziosa una zuppa. Assaggiatelo anche con il pollo arrosto o alla cacciatora, sul pesce, con le uova o con i ceci.

Si sposa bene, infatti, con moltissime preparazioni e può essere anche utilizzato per condire piatti di pasta e insalate o come ingrediente di salse e sughi.

È un ottimo condimento per pesce e frutti di mare e può essere utilizzato per insaporire piatti come zuppe, salse per condire il pesce, marinature per frutti di mare o semplicemente come erba aromatica da spolverare su un piatto di pesce alla griglia o al forno.

Il dragoncello è perfetto anche aggiunto alle insalate, per dare un tocco di freschezza e aroma. Si abbina particolarmente bene alle insalate a base di verdure croccanti come la lattuga, il cetriolo, i pomodori o le carote.

Si sposa bene con il pollame e per arricchire il sapore delle uova. Può essere aggiunto a frittate, omelette, uova strapazzate o in camicia per dare una certa nota aromatica.

Sono diverse poi le salse “famose” che contengono dragoncello, tra cui:

Il dragoncello può essere utilizzato sia fresco, sia secco, ma il sapore è generalmente più intenso quando è utilizzato fresco. Se si sceglie il dragoncello secco, è bene ricordarsi di usare quantità leggermente minori rispetto alla spezia fresca, perché il sapore è più concentrato.

Usi alternativi

Tra gli usi alternativi del dragoncello ci sono un ottimo liquore digestivo, tisane e decotti e perfino una crema per il corpo.

Il liquore al dragoncello è digestivo e si può facilmente produrre a casa, lasciando in infusione le foglie di dragoncello (circa 35 g) in un litro di alcol etilico, aggiungendo anche acqua e zucchero e un po’ di cannella. Il periodo migliore per realizzarlo è all’inizio dell’estate, quando le foglie sono belle verdi.

Ma anche le tisane, infusi e decotti sono un buon rimedio per depurare l’organismo, favorire la digestione e la diuresi. Inoltre, se assunte prima di coricarsi, migliorano il riposo e sarebbero utili anche per mal di pancia, cattiva digestione, stitichezza, flatulenza e meteorismo.

Infine, la crema che, applicata esternamente sulla pelle, ha azione lenitiva e antidolorifica e allevia l’infiammazione. È una crema idratante, realizzata con gli olii essenziali di dragoncello, che è in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare e conferire alla pelle un effetto tonico e lucente. L’olio essenziale, invece, facilita la rigenerazione dei tessuti per la rimarginazione delle ferite e delle bruciature.

Fonti bibliografiche:

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