Meravigliose crucifere!

Una grande famiglia, tante proprietà benefiche per la salute. Dalla prevenzione dei tumori alla cura delle ossa

Pubblicato: 31 Gennaio 2020 08:00

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Broccoli, cavolfiore, cavolo romano, rape, cime di rapa, rucola, cavolo verza, cavolo rapa, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, ravanelli. Ma quante sono le crucifere? Veramente tantissime e anche dal punto di vista cromatico esiste una buona la varietà: c’è il cavolo nero, il cavolfiore viola o bianco, il broccolo verde, viola o addirittura rosa o arancione. La scelta è davvero ampia, così come ampia è la ricchezza di vitamine, minerali e antiossidanti che questa preziosa famiglia di verdure invernali ci offre. Conosciamo nel dettaglio quali azioni benefiche possono svolgere per la nostra salute.

 

Stimolatori del sistema immunitario

Merito della ricchezza in vitamina C e dei carotenoidi, due dei più potenti antiossidanti che esistano in natura, in grado di proteggerci dalle infiammazioni che sono all’origine di diversi tipi di patologie. Funzionano quindi come potenziatori del sistema immunitario. Secondo alcuni, pare che i broccoli contengono addirittura il doppio di vitamina C rispetto all’arancia. A patto che vengano cotti nel modo giusto: se, da un lato, infatti, un minimo processo di cottura permette l’attivazione dei carotenoidi, bisogna tener presente che la vitamina C, invece, si deteriora facilmente con il calore. Il modo migliore di consumarli, dunque, è sia crudi sia cotti, ma in poca acqua di cottura (meglio al vapore).

 

Fondamentali nel processo di coagulazione del sangue

Questo grazie alla vitamina K, presente in tutte le crucifere, che inoltre interviene positivamente nella funzionalità delle proteine che formano e mantengono in forma le ossa.

 

Amiche dell’umore

Le crucifere sono anche ricche di acido folico (o Vitamina B9), che ha un ruolo nella produzione dei neurotrasmettitori regolatori dell’umore. Un consumo elevato di folati pare, inoltre, essere associato inoltre a un minor rischio di depressione. Un’azione potenziata anche dalla presenza nelle crucifere di triptofano, un aminoacido essenziale nella sintesi di serotonina, conosciuta anche come “ormone della felicità”.

 

Un’arma contro i tumori

Questo mix di carotenoidi, polifenoli, vitamina C e folati, inoltre,  potrebbe avere un’azione protettiva nei confronti di diversi tumori. Per comprendere meglio il ruolo delle crucifere, alcuni ricercatori dell’Istituto Mario Negri – coordinati da Carlo La Vecchia, capo del dipartimento di epidemiologia – hanno analizzato i dati di una serie di studi condotti in Italia e in Svizzera. Da evidenziare anche le elevate dosi di glucosinolati, i cui principali prodotti di degradazione (indoli e Isotiocianati) hanno proprietà anticancerogene, in particolare sui tumori del tratto digerente, fegato, polmone, mammella.


Alleati contro artrite e artrosi

Mangiare broccoli potrebbe rivelarsi un’efficace arma per la prevenzione e forse anche la cura di artrite e artrosi. A dirlo, uno studio dell’Università dell’East Anglia pubblicato sulla rivista ‘Arthritis & Rheumatism’.

 

Un’unica famiglia di vegetali, quindi, ma con tante proprietà diverse. Inoltre, il cavolfiore si è rivelato sedativo per il contenuto in bromo, quindi utile nell’insonnia, e diuretico; broccoli e broccoletti, grazie al loro contenuto in iodio, possono contribuire a stimolare il metabolismo; cavolo verza e cavolo cappuccio sono utilissimi nella stitichezza se non troppo cotti, per la loro ricchezza in fibre; rucola e ravanelli, infine, fluidificano la bile e stimolano il metabolismo.

Un’ultima nota va al sulforafano, un composto fitochimico ampiamente presente nelle crucifere e responsabile del loro caratteristico odore, che agisce nella prevenzione dei tumori, specialmente in quelli dell’apparato digerente. Sembra, inoltre, che aiuti nella gestione del dolore neuropatico persistente e possa potenziare l’azione analgesica della morfina. Infine, alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che questa sostanza può eliminare il batterio Helicobacter pylori in modo drastico (100 mg al giorno). Tutti buoni motivi per approfittare della stagione invernale e mangiare più spesso questi straordinari alimenti.

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