Cosa significa essere meteoropatico?

Cosa comporta e cosa significa essere meteoropatici o meteoropatiche e in che modo alleviare questa condizione stagionale

Pubblicato: 31 Marzo 2016 16:01Aggiornato: 18 Ottobre 2021 15:41

Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Meteoropatia: questione di umore

Per meteoropatia si intende una condizione collegata alle stagioni e al malessere conseguente al cambiamento climatico improvviso e alla comparsa di perturbazioni climatiche, anche conosciuta come disturbo affettivo stagionale (noto anche come Seasonal Affective Disorder – SAD).

Da meteoropatici ci si sente irritabili, spossati, nervosi e stanchi e si avverte un senso di inquietudine unito alla svogliatezza. Specie nei mesi invernali si accusa una certa tendenza alla depressione e un calo dell’energia vitale globale. Il termine deriva dall’unione di due parole greche che sono μετέωρον, metéoron, “cosa che è, che avviene in alto”, e πάθος, pàthos, “passione, malattia” e che si riferiscono a una condizione negativa che dipende da cambiamenti superiori, che derivano dal cielo. Quando si verificano perturbazioni atmosferiche come pioggia o grandine o rilevante aumento di fenomeni ventosi, ne risente l’umore in modo brusco e intenso. In sintesi, come il tempo cambia anche la persona si sente soggetta a variazioni importanti e per questo si dice “va col tempo”, ovvero segue i flussi delle perturbazioni e il loro andamento, imitandolo.

Sicuramente i soggetti maggiormente inclini a questo stato interno sono anche sensibili a forme di stress negativo e tendono a gestire male tanto i carichi lavorativi quanto le scelte sentimentali. Questa condizione li rende suscettibili al variare delle temperature, della pressione atmosferica, del presentarsi di vento, temporali, pioggia, aumento dell’umidità e cielo nuvoloso.

Diffusa anche tra bambini in fase di crescita e anziani in cui viene meno la tempra vitale, questa condizione si ritrova anche in soggetti che hanno subito qualche forma di trauma a livello osteo-articolare o muscolare e che tendono ad accusare indolenzimenti alle zone infortunate quando varia il tempo. Molto soggetti a meteoropatia sono anche gli alcolisti, i farmaco-dipendenti, le persone che hanno dovuto affrontare qualche tipo di trauma improvviso. Anche coloro che convivono con disturbi del sonno tendono a maggiore nervosismo al variare del clima, oltre alla diminuzione delle difese immunitarie.

Come alleviare la condizione meteoropatica

Il movimento fisico rappresenta un’ottima via per contrastare le emozioni negative e lo stato di sottrazione energetica date dal cambiamento meteorologico. L’allenamento fisico ci fa restare nella nostra pienezza di energia vitale e aumenta il livello degli ormoni del benessere e del piacere. Dopo l’allenamento poi costituisce un’ottima pratica quella dell’alternare i getti di acqua fredda e calda sotto la doccia, andando in questo modo a stimolare tutta la circolazione sanguigna e quella linfatica. Via libera anche a pediluvi, meglio se con qualche goccia di olio essenziale rilassante come ad esempio la lavanda.

Nella stagione invernale inoltre si potrebbe decidere di investire su un ciclo di massaggi rilassanti e drenanti che permettono di togliere pesantezza e nervosismo a tutto il corpo e stimolano il lavoro degli organi interni. Va detto che lo psichiatra Norman E. Rosenthal aveva identificato nel 1984 anche una forma di meteoropatia collegata alle stagioni calde, come una forma estiva che genera nel soggetto ansia.

Anche la scelta dell’abbigliamento influisce molto rispetto a quanto si accusa il freddo e una buona felpa o maglione possono fare molto in questo senso. Lo stesso vale per la termoregolazione: una calda tisana a base di erbe come la valeriana o il biancospino oppure una bevanda calda aiuta molto a mantenere una temperatura interna consona. Anche un buon uso degli integratori alimentari consente di mantenere i nutrienti in equilibrio andando a sostenere tutti i tessuti del corpo. A volte poi non si tratta di contrastare a tutti i costi i sintomi meno pesanti della meteoropatia ma anche solo semplicemente imparare a conviverci, cercando di non cadere nel pessimismo e nella lamentela ma anzi provando a mantenere una mente gioiosa. Avendone poi tempo e risorse, si potrebbe pensare di attenuare i disturbi facendo un viaggio nella stagione invernale avendo scelto come destinazione un posto caldo, in modo da ricaricare le energie e non vivere la stagione fredda per tutta la sua durata.

Anche “stare troppo nella testa”, muoversi per vie sempre razionali e organizzative non ci consente di uscire dalla sfera logico-razionale. Per uscire da questa condizione converrebbe riprendere contatto con la natura e con tutte le sue manifestazioni, accogliendole come molte forme del creato, ognuna con un suo specifico scopo; se non piovesse mai, non avremmo raccolti e terreni fertili, ad esempio. Altra via sta nell’avvicinarsi alla propria sfera intima e accorgersi di quanto anche il brutto tempo aumenti la predisposizione a stare dentro in ogni senso: studiare, leggere, farsi una tisana, scrivere, sentire le proprie emozioni.

Indichiamo infine che testi classici per approfondire il tema della meteoropatia sono il classico di Cesare Lombroso, Pensiero e meteore (Milano, Dumolard, 1878) e il testo di Jean-Claude Cohen e Jean Louis San Marco, Clima e salute. Come prevenire la meteoropatia. (Armando Editore, 2014).

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