Cosa fare quando piercing e fori delle orecchie prudono o puzzano

Può succedere che un piercing fatto di recente o da molto tempo emani cattivo odore o pruda. Ecco perché succede e cosa fare

Pubblicato: 12 Maggio 2022 16:19

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cause

Fori nell’orecchio, ma anche nel naso o altri piercing possono emanare cattivo odore o prudere. I piercing possono puzzare o prudere in vari momenti della loro esistenza ad esempio quando sono stati eseguiti di recente, entro i primi sei mesi. I fori degli orecchini possono però iniziare a emanare cattivo odore o causare prurito anche a distanza di tempo, all’improvviso, o anche quando si tolgono perché ci si è stancati di averli.

Il fenomeno, per quanto fastidioso, è molto comune e assolutamente normale. I piercing sono infatti buchi che vengono effettuati nell’epidermide o a livello del tessuto cartilagineo. All’interno del foro, a prescindere dal tipo di piercing, con il tempo si accumulano sudore, sebo, cellule morte e sporcizia.

Tutto ciò che si accumula all’interno del piercing porta alla proliferazione di batteri che decompongono il materiale, provocando quell’odore sgradevole a livello del foro. Oltre a emanare cattivo odore, i piercing possono anche prudere e all’interno del foro si può notare un accumulo di sostanza biancastra.

Sebbene si tratti di un disagio assolutamente comune e non particolarmente preoccupante non bisogna sottovalutare la puzza o il prurito del piercing, anzi: occorre intervenire per ripristinare la situazione. Ecco come.

Rimedi naturali

Il rimedio naturale contro piercing e fori dell’orecchio che prudono e puzzano è mantenere una buona e regolare igiene del foro. Per evitare che all’interno del foro si accumulino cellule morte, sebo, sudore e sporcizia occorre dunque lavare quotidianamente il piercing, come qualsiasi altra parte del corpo.

Quando si deterge la zona del piercing è importante avere sempre le mani pulite, soprattutto se il foro è stato fatto da poche settimane o pochi mesi e, di conseguenza, potrebbe non essere ancora del tutto rimarginato. Toccare i fori con le mani sporche può infatti portare a contaminazioni batteriche che possono causare infezioni.

Tra i rimedi naturali per pulire i piercing troviamo la comune acqua calda, l’acqua e sale e l’acqua e bicarbonato. Si può dunque utilizzare solo acqua, una soluzione salina oppure preparare una soluzione con una punta di cucchiaino di sale o di bicarbonato di sodio da sciogliere in mezzo bicchiere di acqua distillate. Se il piercing prude, si può aggiungere alla soluzione anche una goccia di olio essenziale di lavanda, lenitivo e antimicrobico.

Se il piercing è stato eseguito da diverso tempo, per pulirlo si può rimuovere il gioiello, lavarlo con cura e detergere tutta la zona del foro con una garza o del cotone, cercando anche di far scorrere l’acqua all’interno del foro. Per rimuovere la sostanza biancastra dal piercing si può usare il gioiello stesso, lavandolo con cura prima e dopo l’operazione.

Nel caso in cui il piercing sia stato fatto da poco, meglio non rimuovere il gioiello, ma detergere l’area intorno cercando di far scorrere l’acqua nel foro senza estrarre il piercing. Lavando i fori ogni giorno si risolverà il problema del cattivo odore, si eliminerà il prurito e si ridurrà il rischio che si sviluppino infezioni.

Quando preoccuparsi

Come abbiamo visto, può succedere che i piercing puzzino o che prudano e si tratta di un fenomeno molto comune che dipende sostanzialmente da un’igiene scorretta del foro. In alcuni casi però il cattivo odore e il prurito possono essere segni di un’infezione in corso, più o meno grave.

Se il piercing è stato fatto da poco, cioè da qualche giorno o entro sei mesi, il foro può causare prurito per via del processo di guarigione. Nel caso di un piercing recente, i tessuti potrebbero non essersi ancora rimarginati completamente e ci potrebbero essere delle piccole crosticine a livello del foro. In questa fase il piercing è maggiormente esposto al rischio di infezione dunque una buona igiene è fondamentale, così come è essenziale evitare di toccare spesso il piercing o maneggiarlo con le mani non lavate.

L’infezione del piercing può comunque verificarsi anche all’improvviso, a distanza di tempo dall’esecuzione del piercing, magari in seguito a piccoli traumi a carico dei tessuti e a una scarsa igiene. Come riconoscere i segni di un’infezione in corso? In caso di infezione l’area attorno al foro potrebbe apparire infiammata, dunque essere arrossata, gonfia e dolorante. Il prurito potrebbe essere particolarmente intenso e fastidioso, così come il cattivo odore. Ovviamente non sempre quando i piercing puzzano si è di fronte a un’infezione, ma se l’odore è molto forte e percepibile anche a distanza, è possibile che si tratti di un sintomo di infezione. In genere, infatti, quando il cattivo odore di un piercing è dato dall’accumulo di cellule morte e altre sostanze come il sebo, lo si sente solo a distanze ravvicinate o maneggiando il piercing.

Cosa fare dunque se si sospetta un’infezione del piercing? A seconda dei sintomi si può chiedere consiglio al farmacista o rivolgersi al medico. Generalmente l’infezione si risolve in pochi giorni con il giusto trattamento, ma molto dipende dalla tempestività di intervento. Se si attende troppo, infatti, potrebbe anche essere necessario rimuovere il piercing e in alcuni casi attendere che si rimarginino per poi effettuare un nuovo foro.

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