Come si realizza la ricostruzione unghie con l’acrilico

Fra le tecniche di ricostruzione unghie una delle più famose è quella in acrilico ed è perfetta per i design particolari

Pubblicato: 29 Maggio 2024 09:00

DiLei

Redazione

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Fra le tecniche di ricostruzione unghie una delle più conosciuta è quella in acrilico. Si tratta di un metodo molto particolare, diverso dal gel per quanto riguarda sia la realizzazione che i materiali utilizzati. La ricostruzione unghie in acrilico è nata negli Stati Uniti fra gli anni Quaranta e Cinquanta, e sin dall’inizio ha riscosso un grande successo. Nonostante ciò la tecnica si è diffusa in Europa e nello specifico in Italia, con un notevole ritardo, e anche oggi non è tra le più utilizzate poiché richiede una grande manualità e un’alta preparazione.

Cos’è la ricostruzione unghie in acrilico

La ricostruzione unghie in acrilico si realizza unendo un polimero (una polvere acrilica) e un monomero (un liquido specifico). Queste due sostanze quando si mescolano provocano una reazione chimica che consente di ottenere un composto altamente compatto e modellabile, che viene applicato direttamente sulla superficie dell’unghia naturale per creare uno stato resistente e solido che vada a coprirla e/o allungarla, grazie anche all’ausilio di nails form con cui realizzare forme diverse a seconda delle esigenze.

Si differenzia dalla ricostruzione in gel perché il prodotto che viene utilizzato è molto più resistente ai traumi e agli urti, per questo è l’ideale per chi vuole avere delle unghie curate sempre a prova di tutto, quindi per esempio chi per lavoro è a contatto quotidianamente con acqua, detersivi e prodotti chimici, e anche indossando i guanti stressano le loro mani.

Inoltre, l’acrilico è molto versatile: si può lavorare con maggiore facilità rispetto agli altri metodi e permette di realizzare dei veri e propri capolavori artistici, con forme scultoree e lunghezze extra. Non ha poi bisogno della polimerizzazione: si tratta di una sostanza in polvere che viene fatta reagire con un liquido, ciò significa che non è necessario il passaggio sotto una lampada UV o led. Si solidifica e si asciuga solamente a contatto con l’aria.

Ricostruzione unghie in acrilico: per chi è indicata e perché farla

La ricostruzione unghie viene spesso utilizzata per combattere i problemi di chi si mangia le unghie: essendo resistente rende difficile staccarne pezzi con i denti e inoltre permette la loro ricrescita, anche in casi estremi. Infatti, è l’ideale anche per chi ha necessità di ricostruire il letto ungueale a causa dell’onicofagia grave oppure di traumi che impediscono la crescita uniforme e normale dell’unghia, con solchi e avvallamenti.

Viene considerata la tecnica migliore anche per chi ha unghie refrattarie a tutti i materiali artificiali: nella maggior parte dei casi l’acrilico è in grado di esercitare un’azione correttiva sulle unghie, migliorandone la crescita. Un altro vantaggio da non sottovalutare è dato dal fatto che consente di ottenere un effetto naturale, nonostante le unghie siano state ricostruite artificialmente: la libertà di stile che concede è assoluta.

Ricostruzione unghie in acrilico: come funziona

La ricostruzione unghie in acrilico Viene realizzata, come abbiamo già spiegato, tramite una resina ottenuta mescolando una polvere e un liquido: per crearla si usa un pennello che pennello viene immerso prima nel polimero e in seguito nel monomero. In pochi secondi si forma un materiale molto facile da lavorare, che viene applicato sull’unghia e modellato in base a ciò che si vuole realizzare.

La resina viene modellata direttamente sull’unghia, dopo che quest’ultima è ovviamente stata preparata. Una volta creato uno strato dello spessore desiderato si fa asciugare all’aria, senza l’uso della lampada UV. Uno dei grandi vantaggi di questa tecnica è il fatto che il prodotto non cola, ciò significa che è possibile realizzare anche decorazioni tridimensionali e molto più particolari.

L’unico difetto è rappresentato dall’odore pungente dell’acrilico, ma con una mascherina e un locale ben areato la situazione si può affrontare molto tranquillamente e senza problemi. La difficoltà è rappresentata più che altro dalla necessità di combinare la giusta quantità di polimero e monomero: in caso il prodotto sia troppo secco sarà difficile da modellare e risulterà molto più fragile. In caso, invece, sia troppo liquida potrebbe causare dei sollevamenti, con la formazione di muffe e micosi. Per questo motivo è sempre necessario rivolgersi a un professionista del settore qualificato, che abbia seguito con successo corsi specifici e che possa offrire garanzie di sicurezza e professionalità, ma soprattutto abbia alle spalle una lunga esperienza, per poter creare ciò che desiderate.

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