C’è una grande ossessione che accomuna ogni degno beauty addicted abiti il pianeta terra, e stiamo ovviamente parlando della skincare coreana: le regole sono molteplici, vi è da ammetterlo, e i prodotti altrettanti ma nessuno di questi sfugge all’attenzione di un diligente appassionato. Almeno sino all’ennesima novità.
Sì, perché di tanto in tanto la celebre routine di bellezza orientale decide di complicarci — o forse dovremmo dire migliorarci, dipende dai punti di vista — la quotidianità con uno step in più, un prodotto inedito o un metodo innovativo che promette il miracolo (e lo mantiene puntualmente). È proprio questo il caso della doppia idratazione: se la doppia detersione è da tempo diventata il pane quotidiano di tutti noi, ecco giungere da lontano l’inaspettata upgrade. Sì, parliamo banalmente di ben due round di idratazione. Ma capiamone di più.
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Tutto sulla doppia detersione giapponese, cos’è e come si fa
Proprio come noi, la pelle risente fortemente del cambio di stagione e con l’abbassamento delle temperature ecco che diviene progressivamente più disidratata, indipendentemente dalla tipologia di cui si parla.
Ognuna di queste, nessuna esclusa, ha la necessità di essere sottoposta ad una skincare ad hoc, molto più ricca, ma niente paura: puntualissima, c’è una tecnica di origine giapp0nese attualmente di tendenza su TikTok pronta a risolvere l’annosa problematica.
Stiamo parlando della doppia idratazione, meglio nota agli amanti degli anglicismi di tendenza come double moisturizing. Metterla in pratica è un gioco da ragazzi, in realtà, e tra i suoi vantaggi vi è sicuramente il non prevedere i canonici mille ed uno passaggi: il focus del trend è infatti su due soli prodotti — e altrettanti attivi — che vanno sovrapposti.
L’obiettivo? Quello di far trattenere alla pelle l’umidità di cui ha bisogno al suo interno, permettendole così di mantenersi morbida ed elastica nel corso della giornata.
In cosa consiste il primo step
La cosa ancor più apprezzabile della tendenza della doppia idratazione è che questa è adatta a tutti i tipi di pelle, e in quanto tale può essere totalmente personalizzata: l’importante è selezionare due prodotti idratanti ma con consistenze diverse: uno più leggero, a base acquosa ed impalpabile, ed uno più corposo. Vediamo come fare.
L’idea è quella di creare sul viso una sorta di “effetto sandwich”: il prodotto più fluido deve penetrare in profondità e rimpolpare, mentre quello più denso deve trattenere dentro l’umidità, evitando in questo modo l’indesiderata disidratazione.
Si inizia come di rito con una detersione delicata, proprio come la tradizione giapponese insegna, per mezzo di un detergente a pH neutro che purifichi. Una volta asciugato il viso, poi, si procede con la prima fase di idratazione: è bene scegliere una crema o lozione soft, e dunque a base di acido ialuronico, aloe, acqua di riso o estratti di alghe.
Cosa prevede il secondo step
Si sigilla in seguito il tutto con una seconda idratazione: in questo caso il prodotto da preferire dovrà essere una crema ricca, preferibilmente formulata con ceramidi, squalano e/o oli naturali, in modo tale da sigillare l’acqua appena introdotta negli strati più profondi della pelle e mantenerla lì per ore (e ore). Facoltativamente, si può inserire persino un siero tra i due momenti. Et voilà, nemmeno il gelo artico non sarà più un problema così grande.