Ainett Stephens, ospite di Verissimo, racconta la tragedia che ha cambiato la sua vita e un dolore con cui convive da ben 17 anni. La showgirl e modella ha svelato a Silvia Toffanin la scomparsa della madre e della sorella, sparite nel nulla nel 2004. Da allora Ainett non si è più data pace e ha tentato in tutti i modi di scoprire cosa sia accaduto alle due donne.
Secondo le autorità di Trinidad, luogo in cui erano dirette prima di scomparire, la madre e la sorella della Stephens sarebbero state uccise. La modella, arrivata al successo grazie al ruolo della Gatta nera nel programma Il mercante in fiera, non ha mai perso la speranza di riabbracciare i suoi cari. “Loro facevano import export di prodotti per i capelli – ha spiegato a Silvia Toffanin -. Erano partite per andare in Trinidad, dovevano rientrare in Italia a Natale, ma sono sparite nel nulla. Dicono che le abbiano uccise, forse bruciate, ma noi non abbiamo seppellito nessuno. Quando sparisci in questo modo, in quei paesi lì, è difficile che arrivi il lieto fine – ha aggiunto -. Noi abbiamo fatto di tutto per ritrovarle. Credo molto in Dio e sono quasi certa che le rincontrerò. Non penso sia un addio definitivo”.
Donna forte e coraggiosa, Ainett ha parlato anche di suo figlio Christopher a cui è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico quando aveva solo due anni. “Mio figlio all’età di due anni ha smesso improvvisamente di parlare – ha svelato -. Dopo un controllo, abbiamo ricevuto la diagnosi: disturbo dello spettro autistico. È stato un momento molto difficile, nessun genitore si aspetta di ricevere una notizia del genere”. Una diagnosi che ha gettato nella disperazione la Stephens che però, dopo le difficoltà iniziali, ha scelto di non arrendersi. “Questa esperienza mi ha cambiato la vita – ha confessato nello studio di Verissimo -. I primi mesi sono stata molto male, ma dopo, grazie anche alla preghiera, ho deciso di andare avanti. Mio figlio aveva bisogno di una madre forte e coraggiosa. Mi auguro di vederlo crescere e di riuscire a sviluppare al meglio, insieme a lui, le sue capacità”.